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Intervista a ilaria cosa, autrice di “bloodhunters – i figli della luna”

Creato il 18 dicembre 2013 da Soleeluna

i figliINTERVISTA A ILARIA COSA, AUTRICE DI “BLOODHUNTERS – I FIGLI DELLA LUNA”

- Benvenuta nel Blog, Ilaria. Ti va, per prima cosa, di presentarti ai nostri lettori? Chi sei? Quanti anni hai? Come occupi il tuo tempo?

Ilaria, 22 anni. Attualmente lavoro presso la piccola impresa di famiglia. Non sono mai stata una ragazza come le altre. Sapete, come una di quelle che attende con tutta se stessa il primo bacio o il primo amore. O meglio, anch’io ho avuto un primo e vero amore. Anche passionale se vogliamo…

Sono cresciuta con pane videogame e fantasy. Mentre le ragazze a scuola iniziavano a truccarsi un po’ e a vedersi più belle io giocavo ai videogames. Devil May Cry, Metal Gear Solid, Final Fantasy, Resident Evil, WarCraft… insomma, avevo battaglie e guerre da portare a termine, non potevo tirarmi indietro e venir meno al mio dovere. Non lo nego, sono cresciuta come un maschiaccio e i miei amici erano quasi sempre ragazzi e raramente ragazze. Suonare ai citofoni e scappare via, scavalcare cancelli con cani da guardia per riprendere la palla, gare in bici a tutta velocità… con loro era tutto più adrenalinico. Solo adesso mi rendo conto di aver fatto penare mia madre davvero tanto!


- Scorrendo i dettagli del tuo libro, “Bloodhunters”, che sei qui a presentarci oggi, ho notato che la data di pubblicazione della prima edizione risale all’estate del 2012! Come mai hai voluto pubblicizzarlo nella nostra piattaforma solo oggi? Come sono andate le vendite? Hai avuto delle ristampe?

La prima distribuzione su Amazon risale all’estate del 2012, ma in precedenza avevo pubblicato il libro su altri siti come ilmiolibro.it, un portale per scrittori emergenti dove si ha la possibilità di poter distribuire il proprio libro anche presso la Feltrinelli.

Nonostante siano passati diversi anni dalla prima bozza del libro, per me è tutto nuovo e ogni giorno cerco di aggiornarmi per far conoscere al meglio Bloodhunters, ho scoperto con ritardo il ruolo importante che hanno i recensori. Ma cercherò di recuperare!

Le vendite stanno andando meglio di quanto mi aspettassi.

- Ci racconti, in breve, il contenuto di “Bloodhunters – i figli della luna?”
Sheryl è una giovane vampira mezzosangue che, con altri vampiri nomadi, risiede in un’antica dimora fra i boschi di Cedar Falls, ben lontana dalla vita brulicante di città e dai terribili e nobili vampiri Purosangue. Un giorno ad irrompere nella sua monotonia, arriva Jay, un giovane cacciatore che ha attraversato diverse dimensioni per trovare lei, la chiave, l’unica che potrebbe salvare il mondo da una terribile sorte. Sherrie cambierà radicalmente vita, addestrandosi per essere pronta ad affrontare il suo destino, accompagnata dal suo più fidato amico nonché licantropo, Ector Douglas, disposto ad ogni cosa pur di proteggerla. Nel frattempo, strane uccisioni stanno tormentando la città di Seattle, pronti a far vacillare l’equilibrio e la segretezza degli esseri sovrannaturali agli occhi degli umani.La caccia all’assassino è aperta, e forse, Sherrie, non sarà l’unica a nascondere un terribile segreto. E il countdown per la fine di ogni cosa, sarà solo l’inizio…

- Qual è il personaggio principale di “Bloodhunters”? Da cosa hai tratto spunto per delinearne il carattere, l’aspetto fisico, l’introspezione…?

Il personaggio principale è Sheryl Nox, una mezzosangue. Lei rappresenta una buona parte di tutti i personaggi che ho amato e stimato nei libri che ho letto. Ho voluto creare una ragazza semplice, senza troppe pretese o grandi canoni di bellezza una ragazza all’apparenza fredda e distaccata, ma solo perchè ha paura di affezionarsi troppo alle persone, un po’ come accade nella vita di tutti i giorni ad ognuno di noi. Lei è una di quelle persone che vorrebbero dare 100 ma riescono solo a dare 10 a causa del loro carattere un po’ aggressivo e arrabbiato con il mondo che non va come dovrebbe andare, ma le ho anche donato un amico fedele, il migliore. Quello che riesce a farti ridere anche quando cerchi di sforzarti per non farlo. Ector.


- Nel tuo libro parli di vampiri, di licantropi, di creature comunque sovrannaturali. Un po’, se posso dirlo, mi sembra che strizzi l’occhio agli appassionati di Twilight, o sbaglio?

Sono cresciuta con telefilm come Buffy, Streghe, Smallville e il fantasy mi ha totalmente presa fin da piccola. Penso che Bloodhunters strizzi l’occhio agli appassionati di Twilight ma anche a tutti gli altri amanti delle saghe urban fantasy!

- “Bloodhunters – I figli della luna” è il primo libro di una trilogia, giusto? Cosa ci riservano i sequel?
Nel primo libro non ho voluto far conoscere troppo il carattere e la storia di personaggi all’apparenza di secondo livello, ma che giocheranno un ruolo fondamentale nella storia. Il secondo romanzo sarà centrato sui bloodhunter e sul legame fra Sheryl e il cacciatore Jay insieme alle sorti del Mondo. Ci saranno nuove situazioni del tutto inaspettate e nuovi nemici da combattere. Insomma, inizierà la vera storia

- Se ora stai scrivendo, o comunque se nell’ultimo periodo ti sei dedicata alla scrittura, hai notato combiamenti rispetto a quando hai scritto ”Bloodhunters – i figli della luna”? La tua scrittura è evoluta? In che senso?
Sì, ho notato dei cambiamenti e miglioramenti significativi. La lettura è fondamentale. E’ la palestra in cui dovrebbe allenarsi ogni scrittore. Ho notato che leggendo e scrivendo sempre di più ho acquisito una certa padronanza e sicurezza dei termini e delle parole, insieme a nuove idee e situazioni da creare.

- Cosa ti hanno detto i tuoi amici quando hanno stretto tra le mani il tuo libro?
Erano entusiasti e senza parole, un po’ come me. Lo hanno letto tutti!
 
- Perché hai deciso di affidarti ad Amazon per pubblicare il libro e non hai ricercato un editore?
Ho ricercato un editore e ho inviato e-mail per circa un anno. Ho avuto molte richieste da editori a pagamento ma sono contro l’editoria a pagamento così ho deciso di non mettere da parte il mio sogno e alla fine ho scelto di distribuire Bloodhunters su Amazon che non sta deludendo!


- Hai già tenuto delle presentazioni?
Non ancora, ma spero di poterlo fare presto. A dire il vero sono anche un po’ timida e non saprei come approcciare con il pubblico. Ma ho rilasciato un articolo che parla di me e del libro sulla rivista “JAPANIMANDO” di Roma. Uscirà a Gennaio 2014.

- Ti va di dirci la soddisfazione più grande che hai ricevuto nel pubblicare il tuo primo libro?
Ho sempre scritto per divertirmi ed emozionarmi lo facevo per me, era un po’ il mio sfogo. Nel momento in cui ho iniziato ad avere lettori e seguaci della saga (cosa che non credevo possibile fino al momento della pubblicazione) mi si è aperto un mondo. La mia soddisfazione più grande è stata senz’altro aver avuto modo di incontrare e anche conoscere gente che apprezzasse e stimolasse anche il mio lavoro. In tutto questo ho anche avuto modo di poter conoscere persone fantastiche al qualche voglio molto bene oggi.

- Grazie, Ilaria, per aver partecipato a questa intervista. Credo di averti tediato abbastanza, ti do l’appuntamento alla nostra recensione, che pubblicheremo presumibilmente dopo la metà di febbraio. A presto!
Grazie a te e grazie per il tempo dedicatomi. Buone Feste!


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