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In questa intervista con l'eroico John Loftus, ritorniamo sui soggetti della Banca Vaticana e sul coinvolgimento del Vaticano con il fascismo. Dopo aver discusso di un vertice tra i membri della comunità di intelligence e i membri del grande pubblico per discutere sulla guerra al terrorismo, che John sta aiutando ad organizzare, il programma si concentra su Unholy Trinity, il libro di riferimento di John, e sull'azione legale che egli ha contribuito a presentare contro la Banca Vaticana per il saccheggio della ricchezza delle vittime dell'Olocausto, per aver aiutato la fuga dei criminali di guerra nazisti e per aver utilizzato il denaro rubato e i fuggiaschi al fine di condurre operazioni segrete durante la Guerra Fredda. In Unholy Trinity, John (e il suo coautore Mark Aarons) documentano una lunga storia di collusione tra il Vaticano e la Germania nazista, che risale al periodo immediatamente successivo alla prima guerra mondiale. Dopo aver investito milioni di dollari nell'industria tedesca (in seguito nazista), il Vaticano collaborò con gli interessi aziendali statunitensi al fine di salvaguardare il tesoro nazista, ravvivando la ricchezza fuori dall'Europa dopo la guerra. Questo capitale fu riciclato nuovamente in Germania negli anni cinquanta del novecento e fu utilizzato per finanziare il cosiddetto "miracolo economico tedesco", quel rilancio economico del paese. (Gli ascoltatori veterani riconosceranno questa posizione di concatenazione all'interno della costellazione del programma del volo dei capitali di Bormann.) Gran parte del programma si concentra sulle "Ratlines" vaticane, le reti di fuga che vennero istituite per aiutare i nazisti fuggitivi a sfuggire alla giustizia. Molti dei più noti criminali di guerra nazisti fuggirono con l'aiuto di questa rete, che fu operativa con la consapevolezza e la benedizione delle più alte cariche della Chiesa. I momenti salienti del programma includono: la decennale collaborazione tra il Vaticano e Sullivan & Cromwell, il potente studio legale di Wall Street, al fine di proteggere i suoi fondi comuni d'investimento nell'industria nazista; la storia degli investimenti delle società statunitensi nella Germania nazista; la partecipazione delle agenzie di intelligence Occidentali (incluso quelle Americane) nell'operazione delle Ratlines; il ruolo del dittatore argentino Juan Peron nell'esodo del capitale nazista e nella fuga dei criminali di guerra dall'Europa; il ruolo della World Commerce Corporation nel trasporto della ricchezza nazista fuori dall'Europa dopo la guerra; il rifugio di alcuni dei peggiori criminali nazisti nella residenza estiva del Papa a Castelgandolfo; il continuo insabbiamento, da parte del governo argentino, del complotto per aiutare i nazisti in fuga; il continuo insabbiamento, in Italia, da parte di elementi legati al Vaticano, della reale portata della complicità della Chiesa nella fuga dei nazisti; l'incanalamento del denaro del Vaticano verso Hitler nel 1919; il ruolo dei Papi Pio XII e Paolo VI nella cospirazione Vaticano/Nazista.
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La trasmissione inizia con la discussione da parte di John di un progetto in cui è coinvolto, chiamato "Intelligence Summit". Si tratta di un incontro previsto per il weekend del Presidents' Day nel 2006 a Washington DC. Riunendo insieme gli elementi della comunità di intelligence di molti paesi, l'incontro offre l'opportunità, per i membri della stampa e per il grande pubblico, di condividere le informazioni con questi professionisti dell'intelligence, e viceversa. L'unica condizione è che i partecipanti non facenti parte dell'intelligence non possono divulgare altrove le informazioni lì apprese. -
Il centro focale del programma consiste nella discussione e nell'analisi del libro di John Unholy Trinity: The Vatican, The Nazis and the Swiss Banks (scritto insieme a Mark Aarons.) Prima di discutere il libro abbiamo rilevato il ripristino di una causa legale per la quale John fu il consulente per l'intelligence. Si noti che la causa fu ripristinata da una corte d'appello americana nello stesso momento in cui il Cardinale Ratzinger venne nominato Papa. "Lunedì una corte d'appello federale è entrata nella polemica sul rapporto della Chiesa cattolica con i regimi nazisti durante la seconda guerra mondiale, reintegrando una causa portata avanti dai sopravvissuti all'Olocausto contro la Banca Vaticana, per via del presunto profitto derivante dalle proprietà saccheggiate dal governo fantoccio ustascia in Croazia..."("Court Revives Suit Against Vatican Bank" by Bob Egelko; San Francisco Chronicle ; 4/19/2005; p. A6.)
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"...Gli ustascia presero il potere in Croazia dopo l'invasione tedesca del 1941 e stabilirono campi di sterminio in cui ben 700.000 persone furono uccise, per lo più serbe, secondo un rapporto del governo statunitense citato dal giudice. Una relazione separata del Dipartimento di Stato disse che gli ustascia, dopo la guerra, trovarono rifugio in un istituto pontificio a Roma, con un tesoro di oltre 80 milioni di dollari. L'istanza sostiene che gran parte del denaro venne rubato a serbi, ebrei, zingari, ucraini e altri sotto il dominio ustascia, e venne conservato nella Banca del Vaticano, dove fu utilizzato in parte per finanziare il trasferimento dei fuggiaschi nazisti. [il corsivo è di Mr. Emory's.] I ricorrenti, che ricercano lo status di class-action a nome di tutti gli interessati, vogliono la restituzione di quello che hanno perso e di qualsiasi utile ottenuto dalla banca..."(Idem.)
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L'epicentro della connessione denaro Nazista/Vaticano/Baroni Briganti è Sullivan & Cromwell, il potente studio legale in scarpe bianche (sinonimo di WASP, ndr), i cui partner migliori erano Allen e John Foster Dulles. (Sotto il presidente Eisenhower, Allen Dulles diventò direttore della CIA, mentre John Foster divenne Segretario di Stato.) Allen Dulles gestiva gli investimenti della famiglia Bush nella Germania nazista. "I clienti americani di Sullivan & Cromwell, a loro volta, avevano qualcosa che i tedeschi volevano pesantemente: l'oro. In base al Trattato di Versailles, la Germania doveva pagare i propri risarcimenti agli alleati in lingotti d'oro. Nel 1924, Sullivan & Cromwell aprirono una breccia con l'ingegnoso piano Dawes. Nella sua forma più semplice, i clienti dei fratelli Dulles avrebbero prestato l'oro alla Germania, di modo che essa potesse rimborsare i propri risarcimenti a Francia e Gran Bretagna, le quali avrebbero in seguito riciclato l'oro americano per rimborsare i loro prestiti di guerra all'America. Fu un pazzo carosello, ma funzionò." (Ibid.; pp. 291-292.)[nota di nwo-truthresearch: Allen Dulles era un Cavaliere di Malta papale]
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"...Le corde segrete degli investimenti tedeschi erano tenute dagli avvocati americani seduti nei consigli di amministrazione delle banche e delle società tedesche. Allen Dulles, per esempio, si sedette nel consiglio della Schroder Bank, con uffici a Londra, New York e Berlino. Apparentemente di proprietà di una famiglia di banchieri tedeschi di primo piano, i controllori reali erano i clienti di Sullivan & Cromwell."(Ibid.; p. 293.)
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Successivamente, il programma mette in luce la genesi della connessione Vaticano/Nazismo del denaro, che divenne fondamentale per la realizzazione del giro di soldi Nazi/Americano. Monsignor Eugenio Pacelli (il futuro Papa Pio XII) fu il Nunzio Apostolico a Monaco di Baviera, in Germania. Egli diede i soldi del Vaticano a Hitler nel 1919 per combattere il comunismo in Germania. A seguito del Trattato Lateranense del 1929 tra il Vaticano e il governo fascista di Mussolini, la grande manna finanziaria concessa dal dittatore al Vaticano, fu investita nell'industria pesante tedesca. (Per ulteriori informazioni sul collegamento Nazi/Vaticano del denaro vedere RFA#'s 17-21 , disponibile su Spitfire.) "...I clienti di Sullivan & Cromwell non erano gli unici investitori stranieri in Germania, né erano gli unici a proteggere le loro scommesse facendo piccole donazioni al neonato partito nazista. A seguito dell'atto di transazione con Mussolini dei 26 milioni di dollari in contatati sopra le terre contese, il Vaticano investì quasi tutti i proventi nell'industria tedesca, ma almeno un piccolo investimento venne fatto pure verso i nazisti. Il seguente episodio è stato riferito da un testimone oculare, suor Pasqualina, una suora che era l'assistente personale (e ammiratrice devota) del Nunzio Apostolico a Monaco di Baviera, l'uomo che in seguito sarebbe diventato Papa Pio XII alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale:"Hitler giunse una notte alla santa dimora del Monsignor Eugenio Pacelli (poi Pio XII). A quell'ora tutti gli altri in casa dormivano, tranne [Suor] Pasqualina...Hitler disse a Pacelli che era apparso per controllare la diffusione del comunismo ateo...E per lei quindi non fu una sorpresa, alla luce dell'odio di Pacelli verso i Rossi, vedere il prelato regalare a Hitler una grossa somma di denaro della Chiesa per facilitare l'insurrezione rivoluzionaria e aiutare il suo piccolo gruppetto combattente di anticomunisti..." (Ibid.; pp. 294-295.)
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Tra i mezzi di trasporto utilizzati per il trasferimento dei capitali nazisti assistito dal Vaticano ci fu la World Commerce Corporation. Avendo come protagonisti l'ex capo dell'OSS William Donovan e l'ex capo del servizi segreti britannici in Nord America William Stephenson, questa organizzazione incarnava la sintesi di affari e spionaggio. Per sapere di più sul WCC vedere, tra gli altri programmi, FTR#'s 504 , 508 . "Come atto finale del riciclaggio di denaro, Dulles creò il World Commerce Corporation per rilanciare il commercio tra l'Argentina e la Germania Ovest. Nel suo consiglio c'erano persone del calibro di William Donovan dell'intelligence degli Stati Uniti, e William Stephenson dei servizi segreti britannici. Nel corso degli anni cinquanta, gran parte dei proventi rubati furono riciclati ritornando in Germania per la grande rinascita economica della Germania occidentale."(Idem.) [ : William Donovannota di nwo-truthresearch Ordine di San Silvestro era un Cavaliere di Malta papale; inoltre Donovan fu decorato nel 1944 da Papa Pio XII con la Gran Croce dell' , il più antico e prestigioso ordine cavalleresco pontificio. Questo premio è stato dato solo ad un centinaio di altri uomini nella storia]
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In seguito il programma si rivolge al tema delle "Ratlines", lo sforzo nel traffico clandestino Vaticano nazista condotto con la collaborazione di elementi dell'intelligence occidentale (e statunitense). Alcuni dei più importanti nazisti fuggiti attraverso la rete del Vaticano inclusero Adolph Eichmann, il supervisore dello sterminio degli ebrei. Oltre allo stesso PioXII, supervisionarno la rete il cardinale Montini (poi Papa Paolo VI), il vescovo Alois Hudal e Padre Kunoslav Draganovic. Una delle principali figure naziste nella creazione delle ratlines fu Walter Rauff, che inventò le camere a gas mobili durante la guerra. Rauff, a sua volta, lavorò con l'ufficiale delle SS Friedrich Schwendt, che curò l'Operazione Bernhard e l'Operazione Weding ("Windows"), la falsificazione di banconote della sterlina inglese al fine di distruggere l'economia di guerra britannica e finanziare le Ratline. "...Dopo il crollo del regime di Mussolini nel settembre del 1943, Rauff fu inviato nel nord Italia, dove prestò servizio con le SS nelle regioni intorno a Genova, Torino e Milano. Ancora una volta il suo compito fu quello dello sterminio della popolazione ebraica. Fu durante questo periodo che Hudal prese contatto con questo famigerato assassino di massa. La genesi dell'amicizia tra Hudal e Rauff è un mistero. Alfred Jarschel, un ex leader della gioventù nazista, sostiene che Rauff incontrò Hudal per la prima volta nella primavera del 1943, quando il vice Führer Martin Bormann lo mandò a Roma per sei mesi senza alcuna apparente missione. Questo era il momento in cui il Reich aveva disperatamente bisogno di alti ufficiali dell'esperienza e del calibro di Rauff, perché il risultato della guerra era ancora in bilico. Jarschel crede 'che i primi contatti con il Vaticano furono stabiliti in quei mesi, che avrebbero portato infine alla creazione della rete di fuga di Hudal'". (Ibid.; pp. 33-34.)
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"Il tempo si stava avvicinando più rapidamente di quanto fosse stato necessario. All'inizio del 1944, quando gli Alleati sbarcarono in Sicilia, anche Hudal poteva vedere che il 'Reich Millenario' di Hitler era condannato. Fino a quando le armate naziste stavano vincendo egli guidava con orgoglio in giro per Roma con la bandiera di una 'Grande Germania' nella sua auto; ma quando, nel giugno del 1944, gli Alleati arrivarono nella capitale italiana, Hudal 'fu il primo a cambiarla; improvvisamente la sua bandiera divenne austriaca'"(Ibid.; p. 34.)
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"Secondo la pubblicazione francese Cercle Noir, Rauff prese contatto con l'arcivescovo Siri di Genova e andò subito a lavorare per il Vaticano nella creazione di un sistema di traffico clandestino di nazisti. Oltre ai suoi elevati livelli di contatti americani e vaticani, il contributo principale di Rauff al sistema di contrabbando di Hudal potrebbe essere stato finanziario. L'uomo che fu artefice del programma di camion mobile a gas adesso era diventato un riciclatore di denaro, con l'aiuto di Frederico Schwendt, ex collega di Rauff alle SS. Schwendt è considerato tra i più grandi falsari della storia, avendo egli falsificato milioni di banconote durante la guerra, come parte di un'operazione delle SS con nome in codice Wendig."(Idem.)
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"L'intenzione originale era di indebolire e forse distruggere le economie alleate, ma, mentre la guerra volgeva al termine, Schwendt riciclava il denaro contraffatto attraverso vari istituti di credito per la prima rete di fuga. Wiesenthal sostiene che Schwendt girò i proventi verso il suo vecchio compagno, Walter Rauff."(Idem.)
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"Forse la verità sta da qualche parte nel mezzo: Rauff probabilmente usò il denaro di Siri per aumentare i proventi dall'operazione di riciclo di denaro contraffatto. Jarschel e Cercle Noir concordano entrambi che, nel corso dei successivi quattro anni, alcuni dei criminali di guerra nazisti più ricercati passarono da Rauff a Milano, al vescovo Hudal all'Anima di Roma e successivamente all'arcivescovo Siri a Genova. Qui si imbarcavano nelle navi e partivano per una nuova vita in Sud America..."(Ibid.; pp. 39-40.)
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Uno dei più efferati nazisti che fuggirono con l'aiuto del Vaticano fu Ante Pavelic, capo del brutale governo croato ustascia nella seconda guerra mondiale. Prima di fuggire in Argentina (dove divenne un collaboratore di Juan Peron), Pavelic venne effettivamente messo al riparo a Castelgandolfo, la residenza estiva del papa. "...nel maggio 1946, l'intelligence americana scoprì da una fonte molto confidenziale, che il Poglavnik viveva 'vicino a Roma in un edificio che è sotto la giurisdizione del Vaticano.' Questo avvenne subito dopo che Pavelic era arrivato a Roma dall'Austria, ed è ormai noto che Poglavnik, come Ferenc Vajta, si rifugiò effettivamente a Castelgandolfo, dove si trovava la residenza estiva del papa. Sembra che molti nazisti gravitassero a Castelgandolfo, considerato che Pavelic era ospitato con un ex ministro del governo rumeno nazista. [il corsivo è di Mr. Emory's.]" (Ibid.; p. 78.)
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Un altro dei criminali di guerra croati che trasse beneficio delle Ratline fu Srecko Rover. Negli anni novanta Rover ritornò in Croazia per diventare un consulente per il "nuovo" governo croato nelle sue atrocità commesse contro i serbi e i musulmani bosniaci. (Per ulteriori informazioni sugli ustascia croati e la loro influenza sul "nuovo" governo croato, vedere, tra gli altri programmi, FTR# 48.) Non è un caso che Srecko Rover, il luogotenente di Pavelic (il cui ruolo nelle brutali atrocità a Sarajevo e nel suo intorno, durante la seconda guerra mondiale e nelle reti terroristiche dell'intelligence britannica alla fine degli anni quaranta, è documentato al Capitolo 6 di questo libro) fornì una consulenza specialistica al governo di Tudjman su come condurre un buon massacro. Né è un caso che Rover e i suoi compagni ustascia, che furono trasportati clandestinamente dalle Ratline vaticane verso Argentina, America, Canada, Australia e Gran Bretagna, addestrarono una nuova generazione di criminali di guerra croati formati dall'Occidente, che lasciavano i loro paesi di adozione per macellare serbi e musulmani nelle guerre dei Balcani degli anni novanta."(Ibid.; p. xvi.)
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In seguito il programma si è rivolto ad un invito che John Loftus aveva ricevuto per partecipare ad un evento in Argentina, presumibilmente per aiutare a far luce sui criminali di guerra nazisti e il loro esodo verso l'Argentina. Ciò avvenne nel periodo immediatamente successivo dell'impegno di Loftus nell'aiutare la scoperta e l'estradizione del criminale di guerra nazista Eric Priebke, l'autore del massacro delle Fosse Ardeatine a Roma durante la seconda guerra mondiale. Priebke fu tra i nazisti che beneficiarono delle Ratline. "...Improvvisamente, John Loftus, uno degli autori di questo libro, ricevette un invito da parte del governo Menem, per recarsi a Buenos Aires al fine di prendere parte ad un Seminario Internazionale sull'Antisemitismo. Non ci volle molto per scoprire il perché: il governo argentino voleva che lui parlasse dei nazisti in America, per sferrare un colpo lontano dai nazisti in Argentina. Il convegno si rivelò essere uno sforzo di pubbliche relazioni per sorvolare il lato oscuro di Juan ed Evita Peron nel fornire i visti argentini al Vaticano per trasportare clandestinamente i nazisti fuori dall'Europa, che documentiamo più avanti in questo libro. Diversi oratori ridussero al minimo la presenza dei nazisti in Argentina, prendevano le difese dei Peron, ed elogiavano il presidente Menem per la sua coraggiosa decisione di aprire i file di immigrazioni in Argentina per l'ispezione." (Ibid.; p. xiii.)
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Si noti che il governo di Menem continuò a mascherare la verità circa la misura del coinvolgimento nazista con l'Argentina. Si noti, inoltre, che Priebke continuò ad essere protetto da elementi potenti che non vogliono che venga a galla la verità sulle Ratline e sulla complicità di coloro che vi parteciparono. "...Come dimostrato da questo libro, Juan ed Evita Peron accolsero alcuni dei peggiori assassini di massa nazisti della seconda guerra mondiale, tra cui Ante Pavelic, il capo dello stato 'indipendente' della Croazia. Pavelic e quasi l'intero gabinetto del suo sanguinario governo ustascia, tramite il Vaticano erano emigrati a Buenos Aires, dove Peron rese prontamente Pavelic uno dei suoi maggiori 'consiglieri per la sicurezza'. Nemmeno i fatti accuratamente presentati smossero il governo Menem. Passarono mesi e sembrava che Priebke avesse subito poco più che una custodia 'protettiva' sotto l'occhio benevolo degli argentini. Alla fine, tuttavia, dovettero consegnare Priebke sulla scia di una campagna internazionale quasi senza precedenti." (Ibid.; pp. Xiii-xiv.)
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"Come avremmo scoperto, Pribke fu effettivamente protetto dalle forze caritatevoli. Priebke sapeva troppo delle ratline del Vaticano, e non passò nemmeno il suo tempo in prigione, ma visse comodamente per molti mesi sotto gli 'arresti domiciliari' in un convento cattolico. Nel marzo 1998, il tribunale militare italiano considerò ancora il suo caso, e questa volta decise di metterlo in prigione per tutta la vita. In questo periodo Priebke venne trasferito in un ospedale situato, ironia della sorte, nel quartiere ebraico di Roma. Mentre scriviamo, nell'aprile del 1998, sembra improbabile che Priebke trascorrerà più di un paio di giorni simbolici della sua 'condanna a vita' in una prigione."(Idem.) [ nota di nwo-truthresearch : infatti "causa della sua età avanzata, sia a Priebke che ad Hass fu concessa la detenzione domiciliare."[...]"Dal 2009, godendo ancora di ottima salute, gli è concesso uscire di casa 'per fare la spesa, andare a messa, in farmacia' ed affrontare 'indispensabili esigenze di vita'. La conferma è arrivata dal suo legale Paolo Giachini. Questa concessione è stata resa nota solo nel mese di ottobre 2010. " fonte]
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Più avanti il programma commenta alcune delle informazioni circa la crociata per la libertà e la complicità dei funzionari di alto rango del GOP nel favorire la ricollocazione dei nazisti verso gli Stati Uniti. Per maggiori informazioni su ciò, si veda, tra gli altri programmi, FTR# 465.
Operazione Odessa: la Fuga dei Nazisti con l'aiuto del Vaticano
Ratlines: I Criminali Nazisti Salvati dal Vaticano