Ed ecco a voi mammasorriso conosciuta grazie al suo blog il sorriso dei miei bambini!
Lavori in ospedale eppure non ti manca mai il sorriso, fai un lavoro che non c’entra poi molto con tutti i lavoretti che fai, ma sei tanto creativa che all’inizio pensavo fossi una pedagogista o un’insegnante.
Sì, devo ammettere che in ospedale vivo situazioni che mi colpiscono profondamente e mi danno parecchio da pensare eppure il sorriso non lo perdo quasi mai, fa parte di me. Molti pazienti che vengono a fare un esame si sentono subito a loro agio e mi ringraziano della maniera in cui sono accolti…un viso sorridente aiuta a rilassarsi e a distrarsi un pochino dai propri timori.
Mi lusinga essere scambiata per una Pedagogista o un insegnante. Sono sempre stata creativa, fin da bambina. Mentre osservavo mia mamma cucire, imparavo senza volerlo il piacere di creare qualcosa da sé. Mi mettevo sotto il tavolo e tagliavo, incollavo, coloravo, creavo dei giochi con semplici materiali di recupero.
Ma credo di aver ereditato questa passione da mio papà, un vero tuttofare. Non c’è nulla, o quasi, che lui non sappia fare o aggiustare. Ed io mi divertivo ad osservarlo mentre usava gli attrezzi più strani e poi prendevo i materiali che lui scartava e costruivo.
Ora che sono diventata mamma ho riscoperto il piacere della creatività…creare per e con loro mi rilassa.
Non nascondi di avere un bambino molto attivo e che la cosa ti stanca hai qualche consiglio da dare alle mamme che hanno il tuo stesso “problema”? L’ho messo tra virgolette perché è chiaro che i veri problemi sono altri.
Come ho scritto in uno dei miei primi Post, ho iniziato a navigare nel Web in cerca di consigli per gestire la vivacità di mio figlio. Ho trovato tanto conforto e confronto, perché mi sono resa conto che molte mamme vivono quotidianamente la mia situazione. La società è cambiata, i bambini pure, sono bersagliati da continui stimoli e non possiamo meravigliarci se hanno problemi di concentrazione ed attenzione.
Io, prima di tutto, ho cercato di accettare questa vivacità e di riconoscere che è sempre accompagnata da molti altri pregi come entusiasmo, intelligenza, velocità di apprendimento, curiosità.
Poi, cerco di vivere le nostre giornate più semplicemente possibile, evitando tutte quella situazioni di vita sociale che ci mettono in difficoltà, come ad esempio andare al supermercato o al ristorante con loro.
Ho cercato di coinvolgerlo nei lavoretti creativi che sapevo ci tenessero occupati con fantasia.
Ed infine fondamentale è stato poter contare sull’aiuto di mio marito che è sempre stato molto presente ed ha diviso con me i momenti di sconforto.
Ma devo essere sincera, dopo 7 anni, mi rendo conto che ogni bambino ha il suo momento di maturazione, dobbiamo portare pazienza, tanta pazienza, finché non matura naturalmente. E incomincio a notarlo ora, piccoli passi quotidiani apparentemente quasi insignificanti ma che ci fanno trascorrere le giornate in serenità.
Ti sei inventata un appuntamento mensile con le tue amiche virtuali una specie di calendario in cui raccogliete le foto più significative di ogni mese.
Un giorno al lavoro stavo osservando un calendario con una bella maschera veneziana…era così particolare…è stato in quel momento che ho immaginato di raccogliere ogni mese le immagini più significative dei momenti trascorsi con i miei bimbi, per poterle riguardare a fine anno e ricordare quante cose meravigliose abbiamo fatto insieme.
Altre mamme hanno apprezzato l’iniziativa e con mia grande gioia hanno deciso di fare lo stesso. Diciamo che è un riassunto fotografico del mese appena trascorso, con i link ai post più significativi.
Hai una rubrica cucinare con i bambini in cui fai soprattutto dolci (che io ti copio) insieme ai tuoi bambini.
Questa è una rubrica a cui tengo particolarmente. Ogni volta che incomincio a cucinare sento alle mie spalle una sedia strisciare rumorosamente verso di me e una vocina che, piena d’entusiasmo grida: “anch’io mamma!”
Mi piace pensare di trasmettere la passione per la cucina. Oltre al divertimento, cucinare offre molti altri vantaggi: il bambino esplora gli alimenti, manipola, affina la sua motricità e sperimenta come semplici singoli elementi si trasformino in qualcosa di goloso e buono da mangiare, come fosse una magia che arriva dalle loro mani.
E la mamma, chiudendo un occhio di fronte alla confusione che ne deriva, può anche tenerli occupati un bel po’.
Alcuni dei tuoi ricordano il metodo Montessori e le nozioni di homeschooling ti viene naturale oppurestudiato questi metodi.
Gli studi che ho praticato finora sono molto scientifici, non ho mai studiato nulla di Pedagogia anche se ammetto c’è stato un momento da giovane che avrei voluto intraprendere Psicologia. Poi le mie scelte hanno preso un’altra strada.
Ho letto e leggo molti libri sui vari metodi educativi, non seguo una metodica in particolare ma preferisco informarmi e cogliere da ognuna gli aspetti che mi sembrano più efficaci con i miei figli.
Mi piace pensare come aiutare i miei bambini a fare una determinata cosa ed ecco che nasce un gioco o un lavoretto che li possa coinvolgere ed istruire allo stesso tempo. Credo che il GIOCO sia il linguaggio comune tra genitori e figli.
Ci racconti un po’ dei tuoi progetti futuri?
Idee e progetti ne ho sempre molti ma purtroppo tra lavoro, bambini e casa il tempo che mi rimane è sempre poco. Molte volte qualcosa mi frulla per la testa per mesi e poi la vedo realizzata da qualcun’altro.
Pazienza, al momento mi dedico ai bambini e poi, quando la mia presenza sarà meno richiesta, potrò finalmente aprire il cassetto e fare uscire i miei sogni.