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Intervista a marco baggi, autore di “vertigine”, 0111 edizioni.

Creato il 17 luglio 2014 da Soleeluna

0111 edizioniOggi conosciamo un giovanissimo autore!
Ci scusiamo con tutti i nostri lettori per la carenza di articoli in quest’ultimo periodo, siamo davvero molto indaffarati e pensiamo di chiudere l’attività per tutto il mese di agosto, per riorganizzarci e aggiornare il Blog. Ci rivedremo a settembre con diverse  novità e tanta voglia di fare!
Benvenuto Marco nel nostro Blog, anzitutto ti dobbiamo delle scuse per l’attesa, ne approfittiamo anche per chiedere venia a tutti i nostri lettori, siamo davvero impegnati in questo periodo, ma cerchiamo comunque di ritagliare per gli esordienti scrittori parte del nostro ormai raro tempo libero.

1. Ci vuoi dare delle informazioni su di te? Frequenti l’università? Da dove vieni?

Ciao, volentieri. Originario della provincia di Bergamo, mi sono laureato in Scienze Storiche e da alcuni anni, complice la situazione generale italiana, saltello da un lavoro all’altro. Mi considero dunque un “allegro” precario, che però come tutti cerca sempre di vedere un futuro positivo. Dai tempi delle medie coltivo la passione della scrittura, dapprima incentrata sui racconti brevi, poi pian piano spostatasi sui romanzi. Oltre a questo, mi diletto a disegnare e dedicarmi a molte altre attività.

 2. “Vertigine” è il seguito de “La fuga dei vinti”. Qual è il tema principale di questi due romanzi?

 Il tema principalmente affrontato dai due testi è la Prima Guerra Mondiale, la cui drammaticità coinvolge gli animi e le esistenze dei personaggi. Le emozioni dell’uomo, in situazioni del genere, vengono talmente amplificate da sconvolgerli nel profondo. I miei romanzi hanno dunque l’intenzione di provare a comprendere l’animo umano, sfiancato dagli stenti che la vita e la guerra portano con sé.

 3. Protagonista indiscusso di entrambi i libri è il tenente Martini. Chi è? Quali sono le sue attitudini?

 Il tenente Francesco Martini è un giovane ufficiale che, suo malgrado, si ritrova catapultato nel marasma della guerra, a quale non è assolutamente preparato. Sconvolto dagli orrori che gli si parano davanti, è sempre in lotta con se stesso per non impazzire, svolgendo allo stesso tempo il difficile compito di comandante. Proviene da Venezia, una città che, come lui, viene all’improvviso raggiunta dal conflitto, poiché il nuovo fronte (dopo la disfatta di Caporetto) passa a pochissimi chilometri. Una preoccupazione in più dunque, sulle sue giovani spalle.

4. “Vertigine” ci riporta alla Prima guerra mondiale, una guerra che è stata totale, che ha coinvolto tutti e tutto. Perché hai deciso di raccontarcela? Quale punto di vista hai assunto per narrarci gli avvenimenti?

 La prima Guerra Mondiale, di cui ricorre proprio quest’anno il centenario, è stata un’immane tragedia, capace di sconvolgere gli equilibri europei per sempre. Mi ha sempre affascinato tentare di comprendere i perché di questo conflitto, se si poteva evitare o meno, e le piccole storie di tanti soldati che furono costretti a prendervi parte. Ho dunque assunto il punto di vista del tenente Martini e i suoi commilitoni descrivendo, per quanto possibile, a quali orrori potessero assistere ogni giorno. Tutti gli avvenimenti narrati s’ispirano a vicende reali, accadute proprio durante il primo conflitto mondiale, dunque il lettore può ben comprendere cosa volesse dire combattere e morire nel fango, dove il soldato non era più una persona ma un semplice numero.

5. Cosa dovremmo imparare dalla Prima guerra mondiale?

L’intera Storia dell’uomo è foriera di grandi insegnamenti. Anche dalla Prima Guerra Mondiale, le generazioni future posso trarre molti e preziosi insegnamenti. A partire dal non dimenticare cosa avvenne cent’anni fa, in modo da non ripetere ancora una volta gli stessi errori. Errori in cui, purtroppo, ricadiamo fin troppo spesso.

 6. Ci sono altri personaggi rilevanti nel tuo libro?

Sì, in “Vertigine” sono presenti molti altri personaggi, i quali interagiscono attivamente nel narrato. Il sergente Scandella figura fra i più rilevanti, fido secondo del tenente ed esperto veterano. Grande dispensatore di consigli e rimproveri, saprà aiutare il suo giovane ufficiale in diverse occasioni. Lo si riconosce subito per il suo intercalare “Che schifo di guerra!”, ogni qualvolta sia costretto a fare qualcosa di sgradito.

Il capitano Artosi, comandante della compagni a di Martini, è invece il personaggio “oscuro” della vicenda, che per ragioni personali si vede costretto a tradire il suo Paese, rischiando con le proprie azioni di far crollare l’intero fronte italiano. Diversi altri personaggi ruotano poi attorno alla vicenda, come la fidanzata del tenente, Elena, l’attendente Ferraro e il fante Cristofori. Quest’ultimo, scioccato da stenti e bombardamenti continui, è la prova di come la vita al fronte riuscisse a distruggere la psiche e la persona stessa dei combattenti.

 7. Perché hai deciso di affidarti alla 0111 edizioni?

Con la 0111 ho pubblicato il mio primo romanzo “La fuga dei vinti”, nel 2011. E’ una piccola casa editrice free, sempre attenta agli scrittori esordienti, che concede loro la possibilità di affacciarsi al mondo dell’editoria. Ho avuto una piacevole esperienza a riguardo, perciò mi sembrava giusto proseguire con essa il mio percorso di autore emergente.

 8. Credi che la tua passione verso la storia sia percepibile in questo libro? Qual è l’importanza che ricopre la storia per l’individuo?

La passione nei riguardi della Storia è molto presente nel libro, d’altronde senza di essa non avrei nemmeno iniziato a scrivere. Le note storiche al termine del narrato confermano appieno il lavoro di ricerca e documentazione svolto, mosso dalla voglia di rendere il più credibile possibile il narrato.

 9. Ho letto che il libro è presente anche in formato e-book, e non ho potuto fare a meno di notare il prezzo: 7,99 euro. Non è un po’ troppo per essere un formato digitale?

In effetti il prezzo può sembrare molto alto, ma non spetta a me obiettare tale scelta, anche perché per mia natura mi sento molto più legato al formato cartaceo. Sono però convinto che, trattandosi di una piccola casa editrice, il prezzo sia maggiore proprio per questo motivo.

 10. Se non erro il libro è appena stato pubblicato. Hai già organizzato qualche presentazione? Come pensi di promuoverlo?

Il romanzo è uscito da circa un anno, e da allora mi sto impegnando nella sua promozione. Ho già all’attivo diverse presentazioni, ma ne sto programmando di nuove per il prossimo autunno. Non manca comunque la promozione sul web, che ritengo sia molto importante e di ampio respiro. Insomma, pur senza essere invadente, ogni occasione può essere buona per raggiungere potenziali lettori.

 11. Vuoi indicarci qualche indirizzo dove possiamo seguirti?

Certo, volentieri. Su Facebook potete trovare la pagina dedicata a “Vertigine”, costantemente aggiornata con le ultime novità a riguardo. Chi fosse interessato, può contattarmi tramite essa: https://it-it.facebook.com/pages/Vertigine/480298845388796

 Ti faccio i migliori auguri per il successo del tuo libro. Buon proseguimento, Marco.

 Grazie infinite a voi per lo spazio che mi avete dedicato. A presto!


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