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Intervista a Marco Cappadonia Mastrolorenzi, a cura di “Il Mondo dello Scrittore”

Creato il 01 luglio 2014 da Andrea Leonelli @AndreaLeonelli

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Per quanto riguarda questo libro è il frutto di dieci anni di studi sulla letteratura dialettale italiana e sulla poesia di Giuseppe Gioachino Belli, considerato unanimemente dalla critica italiana come il più grande scrittore in dialetto del nostro Paese. Ho raccolto dei saggi precedentemente inseriti in riviste specializzate, tranne uno assolutamente inedito. Oltre alla ricerca letteraria mi occupo di divulgazione scientifica e giornalismo e scrivo su alcune riviste cartacee e telematiche.Che cosa ispira il tuo modo di scrivere
Il libro è scritto sia per gli addetti ai lavori sia per gli studenti che vogliono approfondire l’argomento, ma anche per gli appassionati che amano immergersi nella poesia di un grande poeta italiano. Un libro per chi vuole riscoprire o scoprire l’incanto di uno scrittore straordinario.
Parla della trama del tuo libro
Nella prima parte del testo mi sono occupato della condizione culturale del popolo di Roma nella prima metà dell’Ottocento per verificare se le condizioni di istruzione e di alfabetizzazione di quelle persone fossero davvero come il poeta ce le descrive nei suoi sonetti. 2279 poesie che rappresentano un monumento della plebe e che vogliono raccontare la capitale dello Stato Pontifico nel XIX secolo dal punto di vista del popolo. L’ottica è quella dei parlanti nelle poesie in cui, non di rado, si mescola quella del suo autore. Un grande affresco della Roma papalina. Il saggio prosegue con un articolo tecnico sulla comunicazione nei sonetti belliani e sulla ricostruzione del lettore che il poeta aveva in mente al momento della scrittura. Qual è la differenza tra “intentio auctoris”, intentio operis” e intentio lectoris”? Un capitolo a parte riguarda l’ultimo sonetto in romanesco scritto da Belli il 21 febbraio 1849 e dedicato ad una certa “Cristina”. Chi era costei? Analizzando il manoscritto conservato presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, e studiando la carta e la grafia dello scrittore, si sono potute avere delle informazioni preziosissime circa il momento in cui Belli stava scrivendo il testo.Come per un fossile ricco di dati ci ha fornito molte indicazioni. Si è notato, per esempio, che la grafia di una quartina della poesia è “tremolante” rispetto ad un altra e che la stessa scrittura è differente e molto più piccola e disturbata. Perché? Dove si trovava il poeta al momento della scrittura? Cosa stava facendo? L’ultimo scritto del libro analizza la letteratura dialettale italiana. Quando ha inizio la poesia dialettale nel nostro Paese? In quale città italiana? Cosa c’entrano il Veneto, la Sicilia, la Toscana e Roma?I tuoi personaggi prendono spunto da alcuni lati del tuo carattere
Posso parlare dei personaggi che animano le poesie di Belli. Una girandola di figure che popolano i sonetti, come tanti attori di una commedia greca ci raccontano la loro storia e quella dello Stato Pontificio e della sua capitale in un momento storico di passaggio all’età contemporanea. Pochi anni dopo, con l’avvento di papa Pio IX, tutto cambia e quella Roma (con il suo popolo) sarà spazzata via per sempre, come la voce dei protagonisti del “Commedione belliano” e del suo artefice. Belli e il suo popolo si perderanno per sempre. La Roma di Pascarella e di Trilussa, per esempio, non sarà più come quella belliana.Prediligi un genere specifico oppure la tua scrittura spazia in altri campi
Scrivo saggi di critica letteraria e articoli di divulgazione scientifica. Mi occupo anche di “misteri” e “paranormale” dal punto di vista scientifico. Sono socio del CICAP, il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni pseudoscientifiche. Preferisco cercare di capire come stanno effettivamente le cose ed eseguire uno studio particolareggiato su basi scientifiche, piuttosto che limitarmi a credere senza effettuare le verifiche del caso per dimostrare il mio assunto. No prove, no party, in sostanza. Non ho ancora tentato di scrivere un romanzo, ma chissà che un giorno non proverò a farlo? Hai visto mai?Quali sono i tuoi progetti per il futuro
La scrittura giornalistica mi occupa molto tempo, oltre all’insegnamento di Letteratura Italiana nelle scuole superiori. Ho molti progetti di ricerca sia in campo letterario sia in campo scientifico e divulgativo. Vediamo.Cosa consiglieresti a un autore esordiente
Questo è il mio primo libro, la mia prima pubblicazione in volume. Sono anch’io un esordiente in questo senso. Voi che mi consigliate?

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