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Oggi parliamo con il signor Marco Vannini che ci racconta come sia riuscito a 53 anni a reinventarsi dal punto di vista lavorativo.
Vannini ha passato 32 anni nella stessa azienda, all’interno della quale ha svolto diversi ruoli sempre in ambito tecnico: è partito dal ruolo di disegnatore meccanico a tecnigrafo, pioniere nell’uso del CAD 3D per la progettazione, per arrivare al marketing di prodotto, alla configurazione di prodotto, fino all’ultimo ruolo di buyer nell’ufficio acquisti, dove passa dalla ricerca di nuovi fornitori alla riduzione del numero di quelli esistenti a causa della crisi. Nonostante avesse più volte dimostrato le proprie capacità di flessibilità ed adattabilità a diversi ruoli, Vannini risulta troppo costoso, ha troppa esperienza, così l’azienda decide di non servirsi più di lui e di proporgli un servizio di outplacement per ricollocarlo.
Vannini comincia allora questo corso. In parallelo agli incontri ed ai colloqui per cercare lavoro, Vannini aiuta amici e parenti con piccoli lavoretti in casa, fin tanto da rendersi conto che le proprie capacità non sono poi così scontate.
Entrato in casa di un cliente per sostituire un rubinetto, era stato infatti capace di occuparsi poi dell’impianto elettrico, di restaurare un mobile, sistemare un affresco sporco, montare mobili, imbiancare, risistemare le finestre e via dicendo.
Durante le sessioni di outplacement decide quindi, con la psicologa del lavoro, di esplorare l’ipotesi di mettersi in proprio e cominciare un lavoro autonomo. Raccoglie informazioni presso un centro CNA per capire se e come sia possibile maturare gli ultimi anni di lavoro da collegare ai precedenti, per poter andare in pensione.
Apre allora la partita IVA e si organizza con un sito Internet dedicato alla propria attività, mentre il qualcuno della CNA parla di lui con un giornalista de La Repubblica, che lo chiama ed il giorno dopo pubblica un articolo su di lui. Naturalmente questo gli fa pubblicità: capita che alcune persone leggano e si segnino il suo nome per poi chiamarlo al momento del bisogno. Tra i suoi clienti ora c’è anche un residence, che per timore di perderlo gli propone un contratto.
Una mossa di comunicazione vincente, poi, si è rivelata lo scrivere un mini curriculum formato biglietto da visita, che ha distribuito durante una fiera, tanto che un’azienda lo ha contattato per chiedergli una consulenza in qualità di project leader.
Oggi Vannini alterna il faidate al disegno industriale, con risultati economici soddisfacenti. Guadagna circa come prima ma il ricavo, dice, è per ora un problema secondario: gusta il sapore di fare quello che gli piace, senza più dover fare quello che vogliono gli altri. E’ molto meno stressato ed ha molte più soddisfazioni.
Continua inoltre ad investire sulla propria formazione: ha seguito un corso “esperto per la gestione strategica dei processi aziendali” riuscendo a superare una stretta selezione, che gli ha permesso di completare le proprie competenze. Presto avrà l’esame finale.
Vorremmo quindi fargli i nostri migliori auguri ed i nostri complimenti!
C’è davvero da prendere spunto…
Vi segnaliamo il suo SITO WEB
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