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Intervista a Mario Cobuzzi, curatore di "Kunst"
Creato il 07 luglio 2014 da Artesplorando @artesplorandoMario, vorrei che per cominciare ti presentassi: chi sei, quali studi fai o hai fatto, quando e perchè hai iniziato a scrivere il blog, e qual è lo scopo, la missione, il fine che ti sei prefissato diventando blogger (se ce né uno, ovviamente).
Sono uno studente di storia dell’arte iscritto alla Sapienza di Roma, fuoricorso e fuori sede, e sto per laurearmi alla triennale. Il mio blog, Kunst, l’ho aperto un paio di anni fa senza nessuna particolare “missione” o “scopo” da assolvere: semplicemente, il sito nasce per soddisfare la mia voglia di scrivere di storia dell’arte. Niente di più.Qual è il tuo rapporto, il tuo approccio con il luogo per eccellenza che custodisce le opere d'arte, cioè il museo: sei più da "turistodromo" o preferisci piccoli musei poco frequentati e quale ti sentiresti di consigliare ai lettori di Art'esplorando.
Non saprei, non faccio distinzioni tra grandi musei e piccoli musei. Nei cosiddetti “piccoli musei” quasi sempre sono custodite opere d’arte davvero notevoli, o più ricche collezioni tematiche di tutto rispetto: cose che hanno l’unica colpa di essere poco conosciute. D’altronde, il concetto di “grande museo” mi sembra relativo: la GNAM di Roma conserva Cézanne, Monet, Boccioni e Pollock, ma non mi sembra il museo più frequentato di Roma; lo stesso si potrebbe dire per il Museo di Palazzo Venezia.Un museo da consigliare? Ne consiglio due: il Museo Civico di Foggia, la mia città, che conserva una straordinaria serie di opere dai siti archeologici di Herdonia e Arpi; e la Galleria Nazionale della Puglia, a Bitonto, che è, coi suoi Tiziano Veronese El Greco Delacroix, una vera sorpresa.
Che rapporto hai con le mostre? oggi spesso diventano eventi mediatici molto pubblicizzati, ma alla fine di poca sostanza. Quali sono le mostre che preferisci e se vuoi fai un esempio di una in particolare che ti ha colpito.
Spesso sono le mostre piccole, modeste da un punto di vista espositivo, pubblicitario, e di sede, a essere le più gradevoli. Ci sono sicuramente state alcune mostre che mi hanno colpito positivamente, penso per esempio alla grande retrospettiva di Emilio Vedova all’indomani della sua morte, alla GNAM di Roma, o a quella, splendida quanto piccola, e dotata di un bellissimo catalogo, sulla miniatura medievale e rinascimentale in Abruzzo, tenutasi a Chieti l’anno scorso (a proposito di mostre piccole ma belle); in senso negativo, quasi tutte quelle che ho visto al Vittoriano di Roma.
Se fossi il ministro dei Beni Culturali e il Presidente del Consiglio ti desse carta bianca, quale sarebbe il tuo primo provvedimento?
Se avessi carta bianca mi dimetterei un minuto dopo averla avuta e nominerei al mio posto Salvatore Settis.
Cosa proporresti di leggere a una persona che si avvicini per la prima volta alla storia dell'arte? un testo scolastico, un saggio, una monografia...
Dipende da quale periodo della storia dell’arte gli interessa, e anche dal suo grado di istruzione: se dovessi scegliere dei manuali, per l’arte medievale quello di Angiola Maria Romanini, e per tutto ciò che viene dopo, quello di Argan – ma, ecco, ho paura che queste letture stiano diventando sempre più difficili per gli studenti: la scuola ormai li abitua a manuali quasi sempre pessimi.
Arriva il Diluvio Universale e tu hai la possibilità di mettere qualche opera d'arte nell'arca di Noé, quali sceglieresti?
Preferisco buttarmi tra le onde che essere costretto a fare una scelta del genere.
Con quale artista (anche non più tra noi!) ti sentiresti di uscire a cena o a bere qualcosa? e perchè?
Ce ne sono davvero troppi. Per non offendere nessuno opto per una bella ragazza.
Oggi in TV e alla radio non c'è molta arte, e cultura in generale. Tu cosa consiglieresti di guardare (o ascoltare) al lettore di Art'esplorando. Può anche essere un programma non prettamente d'arte, ma al cui interno ci sia un'approfondimento artistico. In onda ora, ma anche nel passato(ovviamente valgono anche le web-tv).
Non saprei cosa consigliare, perché la cosiddetta divulgazione artistica in tv è quasi sempre pseudo divulgazione di basso livello; al limite consiglierei cosa non fare: non perdere tempo coi vari Caroli e Sgarbi e Daverio e optare per un buon libro di storia dell’arte.
In un ipotetico processo alla storia dell'arte tu sei la difesa, l'accusa è di inutilità e di inadeguatezza ai nostri tempi, uno spreco di tempo e di soldi. Fai un'arringa finale in sua difesa.
Sinceramente, interessandomi pochissimo all’arte attuale, non posso proprio fare un discorso del genere – e poi temo che io mi troverei nel banco degli accusatori. Se invece parliamo della storia dell’arte in quanto disciplina, il punto, credo, non è difendere solo lei, ma la più ampia sfera - costantemente vilipesa - della cultura, di cui la storia dell’arte fa parte: dunque, in primis, l’istruzione pubblica, da cui bisogna ripartire per far comprendere alle persone il valore (etico, e civile, conoscitivo ed estetico) della storia dell’arte e del patrimonio culturale.
Concluderei con una bella citazione sull'arte, quella che più ti rappresenta!
Tra le tante scelgo una cosuccia bellissima, scritta tanto tempo fa, e che sta a noi non far diventare “vecchia”, ma tenerla sempre viva e attuale: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”. È l’articolo 9 della Costituzione.
Grazie a Mario per la disponibilità e ora tutti a leggere Kunst: http://appuntidistoriadellarte.blogspot.it/.Buona lettura e alla prossima intervista!
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