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Intervista a Michela Piccarozzi, curatrice di "Appuntario"
Creato il 04 agosto 2014 da Artesplorando @artesplorandoMi chiamo Michela, nata a Roma nel 1984. Ho conseguito la maturità classica; questa mi ha dato la possibilità di ampliare fortemente le passioni che nutrivo fin da piccola, in particolar modo la letteratura, la storia, ma anche l’arte. L’avventura del blog è iniziata in un periodo di cambiamenti di vita ma soprattutto interiori, dove io, ragazza alquanto schiva e timida volevo trovare un posto dove esprimermi; se non tirare fuori la mia personalità almeno i miei pensieri. “Appuntario“ è nato appunto come promemoria per me sola, poi con i primi lettori e commenti si è evoluto. Non ho una missione o un fine, ma sicuramente la voglia di instillare curiosità a chi mi legge partendo da aspetti meno noti. Curiosità, istinto mancante ai nostri giorni.
Qual è il tuo rapporto, il tuo approccio con il luogo per eccellenza che custodisce le opere d'arte, cioè il museo: sei più da "turistodromo" o preferisci piccoli musei poco frequentati e quale ti sentiresti di consigliare ai lettori di Art'esplorando
Per scelta personale consiglierei innanzitutto di riscoprire l’arte che vive nel proprio paese/città natale per valorizzare il patrimonio culturale partendo dal nostro territorio; non solo musei quindi ma palazzi, piazze, parchi storici perché se c’è visibilità c’è turismo e quindi affari, lavoro e cultura.Ho visitato il Louvre, la National Gallery, il Rijks Museum, ma sono rimasta piacevolmente sorpresa anche dal Museo Territoriale di Bolsena, per dire che per ammirare l’arte ( o fare arte ) non bisogna andare così lontano.
Che rapporto hai con le mostre? oggi spesso diventano eventi mediatici molto pubblicizzati, ma alla fine di poca sostanza. Quali sono le mostre che preferisci e se vuoi fai un esempio di una in particolare che ti ha colpito.
In Italia siamo bombardati di mostre dal nord al sud e tutto questo sarebbe ottimo se non ci fossero dietro secondi fini…anche la cultura è purtroppo diventata una macchina per far soldi. Mi è capitato proprio lo scorso mese quando sono andata a vedere la mostra a Roma dei capolavori del Museo d’Orsay. Organizzazione mal gestita, infatti in mezzo ai tranquilli visitatori si levavano i chiacchiericci isterici di ben tre scolaresche che disturbavano l’attenzione, un percorso artistico confusionario, un’opera di Renoir vicino a un Tissot e un Vuillard ( ? ) e nessun capolavoro del museo parigino, oltre ad un prezzo eccessivo per così poche opere. Uno specchietto per le allodole.Ma anche la stessa “ Notte dei Musei “ pubblicizzata a non finire attraverso l’attirante costo basso del biglietto si rivela una campagna per batter cassa, e che richiama per lo più visitatori che poi non metteranno più piede in un museo.
Se fossi il ministro dei Beni Culturali e il Presidente del Consiglio ti desse carta bianca, quale sarebbe il tuo primo provvedimento?
Il mio primo provvedimento sarebbe quello di risanare tutti quei patrimoni che oggi sono in degrado ( Pompei, la Reggia di Caserta, la Galleria Borghese, gli Uffizi... ) che rischieranno di non esserci più. E’ assurdo pensare che l’America ha organizzato una mostra su Pompei, facendo il massimo dell’incasso con milioni e milioni di turisti accorsi a vederla, e noi che abbiamo la fortuna di avere questa meraviglia in casa non sappiamo salvaguardarla.E prima ancora toglierei all’arte la politica. Mi spiego. Anni fa sono andata a visitare il Palazzo Farnese a Caprarola ( VT ), dove si può avere veramente una cristallizzazione stendhaliana ammirandone il palazzo e i giardini. Un addetto mi raccontava che l’afflusso dei turisti era numeroso ma il ricavato totale minimo, con prospettive di chiusura molto vicine.. Non capivo…poi mi ha detto che il palazzo era “una“ delle residenze del Presidente della Repubblica.Quando la politica allontanerà le mani avide dai patrimoni nazionali avremo una buona e sana arte.
Cosa proporresti di leggere a una persona che si avvicini per la prima volta alla storia dell'arte? un testo scolastico, un saggio, una monografia...
Non sono ferrata in questo campo, quindi non saprei quale testo specifico proporre per avvicinare un/a ragazzo/a all’amore per l’arte. Forse ( almeno per quello che è capitato a me ) partirei principalmente da un artista che ci è piaciuto in particolare (biografia, idee, opere ) che da una scuola o corrente. E’ molto buona e semplice ( magari un po’ riduttiva ) la collezione di “ Art Dossier “ della casa editrice Giunti o per chi ama come me l’ Impressionismo il libro di Sue Roe “ Impressionisti. Biografia di un gruppo.” Editrice Laterza.
Arriva il Diluvio Universale e tu hai la possibilità di mettere qualche opera d'arte nell'arca di Noé, quali sceglieresti?
E’ una domanda difficilissima. Di primo acchito penserei alla mia opera preferita “La Colazione sull’Erba“ di Manet, ma poi come potrei lasciare l’enorme patrimonio che abbiamo?! Non esiste un quadro o un pittore, scultore migliore di un altro…Forse le opere di Leonardo, Michelangelo, Raffaello, Tiziano, visto che sono i massimi maestri e ispiratori, ma non varrebbe lo stesso.
Con quale artista (anche non più tra noi!) ti sentiresti di uscire a cena o a bere qualcosa? e perché?
Amando la pittura impressionista, sicuramente mi sarebbe piaciuto incontrare il gruppo degli impressionisti: Monet, Renoir, Degas, Pisarro, Berthe Morisot… e ritrovarmi con loro a Bougival, Argenteuil, Chatou, Giverny, Montmartre. Per seguire da vicino la loro arte certamente, ma anche per respirare quel mondo di leggerezza e vivacità dell’epoca, e che traspare nelle loro opere.
Oggi in TV e alla radio non c'è molta arte, e cultura in generale. Tu cosa consiglieresti di guardare (o ascoltare) al lettore di Art'esplorando. Può anche essere un programma non prettamente d'arte, ma al cui interno ci sia un'approfondimento artistico. In onda ora, ma anche nel passato(ovviamente valgono anche le web-tv).
E’ vero i programmi d’arte latitano e quando ci sono qualche giorno e poi spariscono misteriosamente. E questo accade soprattutto in Italia, dove vengono travolti da quiz, reality-show, programmi discutibili, che fanno presa sul nostro popolo obeso di ignoranza e di indifferenza.C’era il programma “ Passepartout “ di Philippe Daverio, davvero ben fatto e professionale.Oggi posso contare sugli storici programmi degli Angela e la trasmissione della “Feltrinelli“ “ Laeffe”, gratuita, e quindi per tutti e interessante, una bella sfida.
In un ipotetico processo alla storia dell'arte tu sei la difesa, l'accusa è di inutilità e di inadeguatezza ai nostri tempi, uno spreco di tempo e di soldi. Fai un'arringa finale in sua difesa.
Come affermava lo scrittore americano Henry Miller, "L'arte non ci insegna nulla, salvo il significato della vita.". E noi non siamo in continua ricerca del significato della vita?Vale più del tempo e del danaro.
Concluderei con una bella citazione sull'arte, quella che più ti rappresenta!
“Tutti discutono la mia arte e affermano di comprenderla,come se fosse necessario comprendere, quando invece basterebbe amare.” E’ una citazione di Claude Monet.Si, noi non amiamo più.
Grazie a Michela per la sua disponibilità. E ora tutti a leggere "Appuntario"!!!Alla prossima intervista!
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