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Intervista a Michelangelo, curatore di Quello di arte

Creato il 21 novembre 2015 da Artesplorando @artesplorando
Intervista a Michelangelo, curatore di Quello di arte
Oggi non intervisto Michelangelo Buonarroti o Merisi, come forse credevate. Ma conosciamo un altro Michelangelo, professore di disegno e curatore di un delizioso blog che prova, riuscendoci molto bene, a rendere l'arte accessibile ad un vasto pubblico. Ma lasciamo che sia lui stesso a parlarcene.
Vorrei che per cominciare ti presentassi, chi sei, quali studi fai o hai fatto, quando e perchè hai iniziato a scrivere il blog, e qual è lo scopo, la missione, il fine che ti sei prefissato diventando blogger.
Mi chiamo Michelangelo Mammoliti e sto per irrompere nella soglia dei quarant'anni con una certa serenità. Ho frequentato l'accademia di belle arti di Roma laureandomi in pittura è attualmente faccio professore di disegno e storia dell'arte nei licei scientifici.
Il blog é nato da un PowerPoint riassuntivo che utilizzavo a fine anno scolastico nelle classi quinte. Poi scoprendo diverse piattaforme, ho pensato a un impegno un po' diverso e ho esteso quel primo nucleo destinato agli studenti a un pubblico più ampio sopratutto per chi non se ne intende.
L'idea é quella di rendere l'arte accessibile con schemi riassuntivi, pensieri veloci e altre attività a chiunque cercando di utilizzare un linguaggio semplice ma non riduttivo. Oltre al blog  racconto l'arte a colpi di tweet su Twitter e su Facebook. Sono piccoli shot di arte ciclici che di volta in volta aumentano di numero. Allo stato attuale sono intorno ai seicento.
Qual è il tuo rapporto, il tuo approccio con il luogo per eccellenza che custodisce le opere d'arte, cioè il museo: sei più da "turistodromo" o preferisci piccoli musei poco frequentati e quale ti sentiresti di consigliare ai lettori di Artesplorando.
Credo fermamente nella didattica museale fatta di frequentazione costante del museo. Sono romano e nella mia città c'è una grande scelta, tuttavia anche nei paesi c'è sempre un museo, anche piccolo, che racconta una storia. Forse é li, nei piccoli musei che si respira ancora l'aria di una divulgazione autentica. Tra i più affascinanti c'è il museo Canoviano di Possagno in Veneto o il museo dedicato a Mattia Preti a Taverna in Calabria. Avvincente è il museo della Pilotta di Parma. Io però il cuore l'ho lasciato alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma.
Che rapporto hai con le mostre? oggi spesso diventano eventi mediatici molto pubblicizzati, ma alla fine di poca sostanza. Quali sono le mostre che preferisci e se vuoi fai un esempio di una in particolare che ti ha colpito.
Come sempre, ci sono buone mostre e mostre meno interessanti. Ormai vado a vedere quello che non ho mai visto dal vero anche se la mostra é palesemente commerciale. Può essere l'occasione per guardare qualcosa che non vedrai più nella vita.
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Se fossi il ministro dei Beni Culturali e il Presidente del Consiglio ti desse carta bianca, quale sarebbe il tuo primo provvedimento.
Finanzierei i giovani artisti, i talenti. Siamo troppo assopiti nel dire che l'Italia é il paese dell'arte ma purtroppo non la facciamo più perché da molti questo mestiere é considerato un passatempo.
Cosa proporresti di leggere a una persona che si avvicini per la prima volta alla storia dell'arte? un testo scolastico, un saggio, una monografia...
Michael Baxandal Forme dell'intenzione e Rudolph Vittkower, la scultura raccontata da Rudolph Vittkower. Due saggi straordinari che in comune affrontano la pratica è la concretezza dell'arte.
Arriva il Diluvio Universale e tu hai la possibilità di mettere qualche opera d'arte nell'arca di Noé, quali sceglieresti?
Deve essere un arca molto grande per metterci tutto. Io non sono un feticista dell'arte, più semplicemente ci metterei dentro un pennello, una tavolozza di colori e qualche tela. In fondo l'arte può scomparire, é il suo destino. L'importante é che si mantenga vivo il saper fare.

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Con quale artista (anche non più tra noi!) ti sentiresti di uscire a cena o a bere qualcosa? e perchè?
Duchamp. É stato il primo a distaccarsi da un arte fatta con materiali non convenzionali dando all'arte una svolta incredibile anche nel contemporaneo. Poi gli chiederei dove é il gabinetto.
Oggi in TV e alla radio non c'è molta arte, e cultura in generale. Tu cosa consiglieresti di guardare (o ascoltare) al lettore di Artesplorando. Può anche essere un programma non prettamente d'arte, ma al cui interno ci sia un'approfondimento artistico. In onda ora, ma anche nel passato (ovviamente valgono anche le web-tv).
Non si può prescindere da Passepartout e da Artù che per divulgazione sono perfetti. Su Rai cinque ogni tanto si vedono interventi di Strinati e di Paolucci, non sono male. Del passato ci sono i documentari di Franco Simongini "come si fa un opera d'arte", si trovano nelle teche Rai consultabili online. Infine consiglio spesso la visione di Voyager a volume basso perché Giacobbo molte chicche, sopratutto della storia egizia, le fa vedere.
In un ipotetico processo alla storia dell'arte tu sei la difesa, l'accusa è di inutilità e di inadeguatezza ai nostri tempi, uno spreco di tempo e di soldi. Fai un'arringa finale in sua difesa.

Appoggerei l'accusa. L'arte é inutile e inadeguata ma é anche lo specchio del tempo e dell'uomo che la produce. Quindi traete voi le conclusioni.
Concluderei con una bella citazione sull'arte, quella che più ti rappresenta!
Anche se non posso dirmi una persona di fede mi piace tanto "se non tornerete come bambini non otterrete il regno dei cieli"; spesso la parafraso in "se non tornerete come bambini non ci capirete mai niente di storia dell'arte.

Grazie a Michelangelo per la sua disponibilità. E ora non vi resta che leggere il suo blog che trovate all'indirizzo: quellodiarte.com
E come al solito ... alla prossima intervista!

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