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Ciao a tutti. Vediamo cosa posso raccontare di me. Sono sposata e ho una bimba di un anno e mezzo, un angelo che sopporta questa mamma che a volte sta al pc un po' troppo tra revisioni, scrittura e promozione. Oltre a scrivere adoro leggere, guardare alcuni serial televisivi tipo "Smallville", "Beauty and the beast", "White collar", "Castle", "Once upon a time" per citare i principali, anche se il tempo è sempre tiranno. Vado matta per gli sceneggiati in costume della BBC tipo "Pride and Prejudice", "Emma", "North&South". E non mi perdo un film con i supereroi o di fantascienza al cinema. Mi diverte anche leggere oltre ai romanzi, gli shojo. Gestisco il mio blog e le mie pagine facebook. Tra casa, famiglia e tutto il resto sto meditando di acquistare la giratempo di Hermione, magari funziona.
Sei moglie e mamma, dove trovi il tempo dedicarti alla tua grande passione: la scrittura?
Diciamo che durante la gravidanza e nei primi mesi dopo la nascita di mia figlia, ho avuto modo di scrivere tantissimo, lo facevo in ogni momento ed ero in un totale stato di grazia, piena di idee e di scene da buttare giù. Ora ammetto che con l'autopubblicazione, al di là del mio ruolo in famiglia, il tempo a mia disposizione si è decisamente compresso, quindi scrivo nei ritagli di tempo, ho rallentato un po', è normale. Scrivo dopo pranzo, e se ci riesco, qualche volta, il pomeriggio o la sera sul tardi, sempre che non crolli o non mi immerga in una fantastica lettura. Per me scrivere è un po' come respirare, fa parte di me e quando non ho modo di farlo, mi sento quasi incompleta, ho idee e dialoghi che mi scorrono nella testa come un film. A quel punto solo il mio fedele taccuino può salvarmi.
Sei appassionata della letteratura inglese del XVIII e XIX secolo, in particolar modo di Jane Austen e Charlotte Brontë. Com’è nata questa tua passione e quali i romanzi di queste due grandi autrici che porterai sempre con te?
Bellissima domanda, amo parlare dell'ottocento inglese. La mia passione è nata quando avevo diciassette anni. Dovevo scrivere una tesina scolastica sul tema del suicidio nella letteratura e mi avevano dato da leggere "Le lezioni di letteratura" di Vladimir Nabokov. Invece di leggere la parte relativa a Madame Bovary, che era quella che mi serviva, mi gustai il saggio su "Mansfield Park". L'analisi attenta e puntuale dell'autore mi ha talmente affascinata, che il giorno dopo mi sono andata a comprare il romanzo. Quello è stato il mio incontro con Jane Austen, è nato un amore che non finirà mai. Da quel momento sono diventata un'avida lettrice di tutti i romanzi di Jane Austen, ma anche di altri autori del periodo, come appunto Charlotte Brontë, Charles Dickens, Elizabeth Gaskell, Oscar Wilde per citare i principali. Sono riuscita a procurarmi tutti i romanzi pubblicati in Italia di Charlotte Brontë, tre dei quali sono fuori catalogo ormai, un vero peccato perché sono dei veri gioielli, soprattutto "Shirley" che credo rimanga il mio romanzo preferito dell'autrice. Di Jane Austen amo più di tutti "Persuasione", che trovo assolutamente magnifico sotto ogni punto di vista e lo sbarazzino "Northanger Abbey", forse perché è una brillante e impietosa satira del romanzo gotico, che comunque amo.
Ma parliamo della tua seconda passione: il fantasy. Come nasce e cosa lo fa emergere su tutti gli altri generi nel tuo gusto?
Mi impacchio con queste domande, grazie per averle fatte. Ho imparato ad apprezzare il fantasy, sia young che adult, nei generi dell'urban fantasy e del paranormal romance, solo da alcuni anni. Prima ne leggevo sporadicamente, ma ho imparato a divorarli col passare del tempo perché sono romanzi di evasione, ti portano in un mondo magico, nuovo, dove tutto è possibile. La fantasia è libera di volare, di esprimersi a 360° senza comunque dover necessariamente rimetterci in profondità di scrittura, di personaggi e di storie. Ho letto ottimi fantasy, un'autrice che amo particolarmente è Cassandra Clare, per la sua maestria nel tratteggiare personalità e caratteri diversi, nel creare storie avvincenti, originali e ricche di stile. Un'altra autrice fantasy che amo e stimo per il suo lavoro è l'italianissima Amabile Giusti, che con i suoi "Cuore Nero" e "Odyssea" ha tratteggiato con pura magia personaggi incredibili, immortali. E cito anche la mia amica e collega Angela C.Ryan, davvero promettente con il suo bel parlato e le sue idee piene di inventiva, le auguro un futuro radioso e pieno di soddisfazioni. Potrei portare altri esempi, si può essere ottimi narratori anche nel mondo fantasy, un mondo non da sottovalutare.
Come nascono i tuoi romanzi?
Diciamo che tutto parte solitamente dai personaggi. Sono loro che mi "appaiono" per primi, non solo fisicamente, ma proprio caratterialmente, sono loro che mi dicono chi sono, che idee hanno, qual è la loro storia e io da umile scribacchina riporto fedelmente la loro natura. La storia quindi diventa una conseguenza di come muovo i personaggi, li lascio a briglia sciolta, seguendo un canovaccio base e poi vedo dove mi portano. Lo trovo un sistema divertente, mi sorprende sempre, mi da spunti e nuove idee e mi permette di rendere i personaggi al massimo della loro naturalezza. Secondo me, sanno sempre chi sono, in qualsiasi situazione. Quello che infatti amo molto in un personaggio ben costruito, quando leggo un romanzo, è la sua coerenza anche nelle evoluzioni.
Prendo appunti su un taccuino quando non posso scrivere al pc. Comunque scrivo il romanzo direttamente al computer.
Assieme all’autrice Angela C. Ryan, già ospite di questo blog, pubblichi due romanzi appartenenti a “The Shadows Saga”. Rispettivamente “Black Shadow”, uscito in Aprile, e “Crimson Shadow”, pubblicato in Luglio. Di cosa trattano?
"Black Shadow" e "Crimson Shadow" fanno parte di un progetto a cui Angela e io teniamo moltissimo. La saga tratta di personaggi soprannaturali che vedono intrecciarsi le loro storie e vite, creando un universo coerente in cui talvolta sono protagonisti e talvolta comparse. Ogni romanzo è autoconclusivo, anche se sfrutta spunti che verranno ripresi nei libri successivi.
"Black Shadow" narra le vicende di Alexander, un demone crudele e arrogante che deve scendere a patti con un lato di sé che non sapeva neppure di avere e con l'amore che inizia a nutrire per una strega, Denamora, una donna che cerca di convivere con il dolore di un passato che la perseguita e che troppo ha influenzato le sue scelte. È una storia d'amore potente e appassionata.
"Crimson Shadow" invece vede al centro della storia le vicende di un vampiro galantuomo e di una cacciatrice dal carattere ruvido. Due opposti in tutto, due nemici che il destino ha avvicinato. Il loro legame evolverà, diventerà intenso, forte, totalizzante e li cambierà per sempre.
Quello che abbiamo cercato di fare con Angela è stato di puntare molto sui caratteri dei personaggi, sulle loro profondità appunto e motivazioni, abbiamo cercato di reinventare in modo ironico, brillante e anche drammatico i miti di queste figure soprannaturali. Speriamo di esserci riuscite.
Questa collaborazione mi incuriosisce. Quale tecnica utilizzate nello scrivere a quattro mani? Qual è il segreto per ottenere ottimi risultati e dar continuità al testo?
Angela e io abbiamo due stili di scrittura molto diversi e proprio per rendere fluido il tutto, abbiamo trovato un escamotage: ognuna scrive dei personaggi, con il proprio carattere e background e li facciamo interagire seguendo la traccia della storia come base, in questo modo le nostre differenze di stile si esaltano nella differenza caratteriale e ci divertiamo parecchio perché non sappiamo mai come reagirà l'altro personaggio in una determinata situazione, il che rende tutto più naturale, senza forzature e sorprendente. Alla fine poi revisioniamo il testo parecchie volte, rendendolo fluido e scorrevole.
Una cosa poi che rende molto stimolante il progetto è un costante confronto, che ci fa venire sempre idee nuove, spunti nuovi. Abbiamo ancora molto da raccontare e da dire. Non vediamo l'ora di farlo.
Nel settembre 2013 pubblichi il tuo primo romanzo da solista “I protettori dell’oracolo – Buio”. Cosa troveranno i lettori al suo interno?
Due storie d'amore romantiche, intense, intrecciate, che si sviluppano in una società dalla doppia connotazione. Da una parte vanesia, effimera, governata da regole di opportunità e perbenismo, dall'altra oscura, segreta, dove nel buio della notte si nascondono dei mostri crudeli e pericolosi. I protagonisti sono quattro, ognuno con il proprio destino, con la propria storia. È un romanzo di crescita personale, i personaggi cercano il loro posto nel mondo, cercano di trovare la loro strada, ma non sempre è facile. Si commettono errori in buona fede.
Ma è anche la storia di una vera e propria guerra che si trascina da secoli tra i Protettori, cacciatori che seguono il loro testo sacro, l'Oracolo, e i Notturni, creature di cui non si sa l'origine che seminano la morte per le vie di Londra durante la notte.
Com’è nata l’idea per questo romanzo?
"I Protettori" è un romanzo che ho voluto fortemente perché sposa due generi letterali che amo, due mie grandi passioni, appunto la letteratura dell'Ottocento inglese e il fantasy. L'idea è nata così, all'improvviso, come sempre succede. Mi è apparsa la prima scena del romanzo, Benjamin Nicholls si è presentato subito a me con la sua baldanza, arroganza e simpatica canaglieria. L'ho amato subito... partendo da lui ho cominciato a visualizzare gli altri personaggi e infine la storia che li coinvolgeva tutti.
Il romanzo è ambientato in una città di cui sono innamorata, Londra. Perché questa scelta?
Ho immaginato che Londra si prestasse perfettamente al genere di romanzo che volevo scrivere. Volevo evidenziare la forza della società dell'ottocento, quanto fossero radicati certi costumi, certi atteggiamenti, inoltre Londra ha anche una forte tradizione nel genere horror, vedi "Dottor Jekyll e Mr Hyde". Le strade londinesi sono buie, oscure, perfette per nascondere dei mostri, appunto i Notturni, creature terrificanti contro cui combattono i Protettori. Londra è il luogo ideale per raccontare tutto questo.
Hai qualche progetto futuro di cui vuoi mettervi a parte?
A dicembre uscirà il terzo romanzo di "The Shadows Saga" con Angela C. Ryan. All'inizio dell'anno prossimo poi pubblicherò la parte conclusiva dei Protettori, che è già scritta e che sto editando e revisionando.
Ho un altro romanzo già finito che per ora tengo nel cassetto e, se tutto va bene, lo pubblicherò per la fine dell'anno prossimo. Infine sto lavorando a un altro romanzo ancora, un urban fantasy che potrebbe essere l'inizio di una saga se mi soddisferà. E finché avrò idee, farò in modo che trovino sempre la strada per liberarsi, per vivere e farsi raccontare.
E’ stato un piacere ospitarti nel mio blog. Ti faccio un grossissimo in bocca al lupo per il tuo lavoro.
Grazie infinite Linda. Sai, mi fa tenerezza questo lupacchiotto. A parte gli scherzi, un grazie a tutti per avermi ascoltata.
Per seguire Patrisha FANTASY WORLD OF PATRISHA MAR
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