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Intervista a Rita Parisi, autrice di: “Sabbie Mobili”

Creato il 21 febbraio 2014 da Soleeluna

sabbie-mobili_davanti1)   Ciao Rita, innanzitutto ti diamo il benvenuto nel nostro blog. Vuoi presentarti al nostro pubblico? Ciao a tutti! Io sono una scrittrice emergente e una giornalista pubblicista, scrivo fin da quando ero bambina, ho vinto diversi premi letterari nazionali, da Subway Letteratura al Premio Nazionale  di Narrativa GrandHotel, da “Donne che fanno testo”, promosso dal quotidiano Il Messaggero alla Selezione per il Terzo Almanacco pubblicato dalla Casa Editrice Lettere Animate; ho pubblicato diversi racconti e poesie all’interno di varie antologie e con la Butterfly Edizioni ho recentemente pubblicato il mio romanzo di esordio, intitolato: “Sabbie mobili”.

2)   Che tipo di scrittrice sei? Metodica o istintiva? Hai rituali che segui durante la stesura del romanzo?

Sono decisamente una scrittrice istintiva, seguo sempre l’ispirazione, il momento magico durante il quale le parole scorrono da sole, persino la struttura narrativa nasce scrivendo, non ho mai steso scalette, né ideato una trama a tavolino. Tuttavia, cerco di pormi sempre dei punti fermi e di seguirli.

3)   Parliamo di Sabbie Mobili. Il tuo romanzo tratta un argomento molto delicato, ce ne parli? Da dove nasce l’idea per questa storia?

“Sabbie mobili” è incentrato sul tema della maternità, in questo caso una maternità fortemente desiderata, ma che purtroppo non arriva, determinando un dolore profondo nella vita di Chiara, la protagonista. La scelta di affrontare un argomento tanto impegnativo e delicato è legata ad una mia attenzione particolare verso la maternità, dal momento che la reputo l’esperienza più potente e totalizzante che una donna possa fare, ne consegue, dunque, che non poter diventare madre genera dolore e frustrazione, sentimenti che ho cercato di descrivere all’interno del libro e che ritrovo purtroppo spesso tra le mie coetanee che tentano disperatamente di avere un figlio. Ma il mio romanzo affronta anche il tema delle radici, che da sempre rappresenta per me un filo rosso spesso presente nei miei scritti e che nasce dalla mia profonda convinzione che il contesto familiare determini in maniera quasi compulsiva le scelte di vita di ognuno di noi. E le radici, ovviamente, richiamano ai diversi sottotemi presenti all’interno del romanzo, poiché esse influenzano i rapporti umani e sociali in maniera esclusiva e preponderante. Insomma, come dice anche Chiara, la protagonista, all’interno del romanzo: “siamo sempre il degno frutto dell’albero che ci genera”.

4)   Ci presenti la protagonista del romanzo?

 La protagonista del mio romanzo è Chiara, una donna che conduce una vita serena ed appagante fino alla scoperta di non poter avere figli, che la getta in una profonda depressione e che segna il suo rapporto con il marito Marco. Chiara, inoltre, deve anche confrontarsi con un segreto legato alla sua famiglia e al rapporto conflittuale con sua madre, che la porterà a fare i conti con il proprio passato. È sicuramente una donna molto moderna, con le sue fragilità e insicurezze, una donna nella quale è facile immedesimarsi e rispecchiarsi.

5)   Chi altri insieme a lei?

Gli altri personaggi che ruotano intorno alla vita di Chiara e ne determinano le scelte e gli stati d’animo sono sua madre, una donna dura e intransigente, ma che porta nel cuore un dolore che ha tenuto segreto per anni, e Marco, suo  marito, un uomo sinceramente innamorato di sua moglie, ma che si ritrova a dover fare i conti con un evento imprevisto e inaspettato, che mette a dura prova il suo matrimonio.

6)   Panorama editoriale italiano. Qual è la tua esperienza?

Finora ho avuto esperienza con piccole case editrici (Caracò e Buttefly), ma posso solo tesserne le lodi, poiché, in un tempo drammaticamente segnato dalla crisi economica, portano avanti con coraggio la propria attività, valorizzando il talento e le opere degli autori esordienti, cosa che non fanno, ahimè, le grandi case editrici, le quali puntano esclusivamente alla quantità e non alla qualità.

7)   Quanto si è realizzato e cosa ancora invece si deve realizzare, dei tuoi sogni alla pubblicazione di Sabbie Mobili?

La pubblicazione di “Sabbie mobili” con la Butterfly Edizioni ha rappresentato davvero il sogno di tutta una vita che si realizza e mi ha regalato tanta motivazione e caparbietà per continuare lungo la frastagliata e tormentata strada della scrittura. Non potrei rinunciarvi per niente al mondo.

8)   Cosa leggi? Quanto spazio agli emergenti dai nella tua libreria?

Leggo tanto e di tutto, dalla letteratura russa a quella contemporanea e nella mia libreria non mancano gli emergenti, alcuni dei quali mi hanno colpita ed emozionata molto più dei nomi blasonati.

9)   Progetti futuri? Dove può seguirti il pubblico?

 Ovviamente il progetto futuro è continuare a scrivere! Attualmente ho una pagina facebook attraverso la quale mi confronto con i miei lettori: https://www.facebook.com/ritaparisiscrittrice e, recentemente, è nata anche una pagina interamente dedicata a “Sabbie mobili”: https://www.facebook.com/pages/Sabbie-mobili/602072099814000.

Grazie per aver partecipato a questa intervista!

Grazie a voi per l’ospitalità!


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