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Intervista a Rujada Atzori, autrice di “The secret”, Butterfly edizioni

Creato il 27 settembre 2014 da Soleeluna

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Un articolo in cui l’intervistatrice non può fare a meno di rispondere alle risposte dell’intervistata! Gustatevela!!! 

1)   Ciao Rujada, benvenuta nel nostro blog, vuoi, come prima cosa, presentarti al nostro pubblico?

Ciao Laura, grazie a te per ospitarmi nel tuo blog :p.

Oddio, le presentazioni non sono mai state il mio forte, non so mai cosa dire! Comunque ci provo!

Mi chiamo Rujada Atzori ( sì, proprio così, Rujada! Non Rugiada, mi raccomando!) sono italiana ( me lo chiedono in molti per via del mio nome, quindi specifico), abito in Sardegna, amo leggere ( tantissimo!) e ho 24 anni.

Sono andata bene :p ?

Direi benissimo!!! Breve, concisa e…essenziale!

2)   “The secret” è il primo e-book edito dalla Butterfly. Come ci si sente a essere capostipiti di una nuova avventura?

Io all’inizio neanche sapevo che il mio The secret fosse il primo ebook della Butterfly! Ero, sono, emozionata! Credevo, infatti, di non essere l’unica e invece… Argeta mi ha fatto una sorpresa!

Eh…Argeta è un asso a fare sorprese. Riesce a lasciarti di stucco anche non volendo!

:D

3)   Raccontaci qualcosa del tuo romanzo. Che storia troveranno i lettori fra le pagine del romanzo?

Hm… The secret è un fantasy, sicuramente si sarà capito dalla copertina e dalla sinossi ( oddio, specifico che non ci sono vampiri, mostri, streghe, draghi, scope volanti, bacchette magiche, boschi fatati, fatine, elfi, lupi mannari ecc..) la storia ruota attorno a un segreto, un segreto che tutti conoscono tranne Rose, la protagonista, quel segreto riguarda proprio lei ma non solo. All’interno c’è una storia d’amore, anche se tarda a nascere c’è ( non vedevo l’ora di dirlo! *-* )

Leggendo questa risposta mi torna in mente la conversazione che abbiamo avuto in chat e mi viene da ridere! Ti stimo, collega, è bello sapere di non essere la sola ad avere problemi a parlare del proprio romanzo!

 

4)   Lo confesso, sono allergica ai libri digitali. Come convinceresti una lettrice di carta come me a fare il passo verso gli e-book?

Beh, innanzitutto, è il primo ebook della Butterfly Edizioni, quindi: perché non leggerlo?

Poi l’ho scritto io, quindi: perché non leggerlo?

ahahahah

:D
dai, scherzo, tranne per la prima frase, comunque se ti piacciono i fantasy, le storie d’amore, te lo consiglio ( avevo scritto coniglio per fortuna posso cancellare e correggere!) e poi adorerai i battibecchi tra Steward e Rose
;)

Ti ho incuriosita un pochino?

A dire la verità, se il tuo libro fosse stato cartaceo, sarebbe già nella mia libreria, perché, in quanto a curiosità, quella era nata già da tempo. Comunque mai dire mai… The secret potrebbe essere il primo e-book della mia vita!

5)   Dall’uscita il tuo libro è stato sempre in alte posizioni della classifica di Amazon, secondo te a cos’è dovuto questo successo?

Sempre no, ogni tanto scendo :p! Ma penso dipende dalle vendite dell’ebook, e da quanta pubblicità si fa, poi anche il passaparola, le recensioni, tante cose, credo… Devo ancora capire bene anch’io come funziona Amazon :p

6)   Se il tuo romanzo potesse autopromuoversi, che slogan userebbe per attirare i lettori?

“ Da secoli si raccontava che un giorno sarebbe germogliata una rosa bianca nel giardino degli inferi; ma nessuno aveva mai capito a fondo quella leggenda. Fino a quel momento”

Non è uno slogan, non sono brava a farli, ma questa frase l’adoro davvero tanto! Quindi se The secret potesse autopromuoversi lo farebbe con questa frase!

È una frase che attira, quindi penso proprio che si autopromuoverebbe benissimo!

7)   Ci lasci un passo del tuo lavoro? (Da notare che quando ho detto a Rujada che non aveva limiti di spazio…mi ha proprio presa in parola!)

Solo uno??  va bene, eccone un breve estratto:

Era una bellissima giornata soleggiata, un leggero venticello si insinuava tra i vestiti e le faceva svolazzare i capelli. Respirò l’aria a pieni polmoni e si guardò intorno, cercando di memorizzare ogni cosa, perché quella ora sarebbe diventata la sua nuova città. Una nuova vita per tagliare i ponti col passato, per dimenticare e ricominciare… chissà se era possibile.

Londra era molto caotica per via del troppo traffico che vi regnava ma a Rose era sempre piaciuta.

Era un po’ più serena quel giorno e impegnare la mente in qualcos’altro che non fosse Philip era la cosa più giusta da fare per rimettersi in gioco.

Decise di andare in un bar e prendersi un cono gelato al gusto fragola e limone.

Gustandosi il suo gelato si fermò davanti a una vetrina controllando i prezzi dei vestiti che erano esposti, finché a un tratto si ritrovò a terra.

«Ma che cavolo! Fai un po’ attenzione quando cammini.» disse Rose in tono acido, rialzandosi senza nemmeno vedere chi l’avesse fatta cadere.

«Se magari ti sposti e non stai ferma, occupando il marciapiede nessuno sbatte contro di te.» rispose a tono, sopracciglio alzato a mo’ di sfida.

Rose alzò lo sguardo e si ritrovò faccia a faccia con un ragazzo alto, moro, occhi scuri, purtroppo per lei… bellissimo.

Rimase un attimo imbambolata, spiazzata dal fascino che aveva. Se non fosse stato così bello, probabilmente avrebbe continuato il battibecco in toni non del tutto felici, invece ora era stata presa in contropiede e non sapeva cosa dire.

Il ragazzo prese dalla sua tasca un fazzoletto e iniziò a pulire delicatamente la bocca di Rose.

«Ma che fai?» chiese lei arrossendo e disincantandosi.

«Avevi un po’ di bava che ti colava.» la prese in giro.

«È gelato, razza di stupido.» disse Rose in tono aspro e guardando la fine che aveva fatto il suo gelato: per terra, spiaccicato, davanti ai suoi piedi.

«Aspetta: chi mi stava fissando con aria sognante?» Il suo sorriso divertito la mandava in bestia.

«Non ti fissavo con aria sognante. Tu ha qualche problema serio, sai.» constatò, ripulendosi dalla polvere e cercando di evitare i suoi occhi. Forse se lo ignorava, se ne sarebbe andato e l’avrebbe lasciata in pace.

«Ma se neanche mi conosci!» disse ridendo. Be’, riuscire a ignorarlo era difficile…

«E neanche mi interessa.» confidò Rose tornando sui suoi passi e continuando a camminare.

Ma venne di nuovo fermata dal ragazzo che si ripresentò davanti a lei costringendola a fermarsi. Non capiva se voleva infastidirla o farsi perdonare, in ogni caso sembrava divertirsi.

«Scusami se sono stato un po’ stronzo con te. Ma voglio farmi perdonare.» disse, allungando una mano verso di lei.

«Piacere, mi chiamo Steward. Tu invece chi sei?» continuò.

Rose attese: ci stava provando? Voleva farsi perdonare veramente? Poteva credergli?

Lo guardò studiandolo e poi allungò la mano e strinse la sua. In fondo aveva bisogno di un nuovo amico, di qualche conoscenza che la facesse sentire meno sola a Londra.

Poi però si pentì subito dell’idea avuta e tornò a essere fredda. La stretta di mano durò solo qualche secondo, anche se a lei sembrò un’eternità, subito dopo sbottò con un freddo: «Vaffanculo!» e riprese a camminare, ignorando volutamente quel ragazzo arrogante che non solo l’aveva fatta cadere a terra e presa in giro, ma le aveva fatto sporcare anche la sua maglia preferita col gelato.

Steward le corse dietro urlando: «Bel nome! Davvero originale!»

Rose si innervosì ancora di più, strinse le labbra per frenare gli altri insulti che voleva rivolgergli e strinse i pugni, cercando di non voltarsi.

«Signorina Vaffanculo! La prego, aspetti!» gridò ancora per farsi sentire. La gente si voltò a guardare, Steward voleva proprio metterla in ridicolo e ci stava riuscendo benissimo.

Dio, quanto lo odiava! Tutti la stavano guardando e qualcuno ridacchiava. Decise che doveva andarsene di lì o l’avrebbe ucciso a suon di borsettate.

Niente, io ogni volta che rileggo questa parte scoppio a ridere da sola :p è più forte di me!

Bello questo incontro…quasi quasi mi hai incuriosita ancora di più!!!

8)   Parliamo di personaggi. Com’è avvenuto il vostro incontro? Ce li presenti?

E’ stato circa tre anni fa.

Convivevo con il mio lui a Roma, mi son buttata a letto perché l’indomani mattina dovevo andare a lavoro, ho chiuso gli occhi e tac… eccoli lì, Steward, Rose e Philip che parlottavano tra di loro ( sì, detta così è da pazzi, ma la “storia” è arrivata davvero così. Non l’ho cercata io è stata lei a trovare me :p , oddio, dopo questa intervista mi rinchiudono in manicomio!!)

è stato anche inutile girarsi e rigirarsi nel letto per cercare di dormire perché non ci riuscivo, alla fine mi son alzata e ho iniziato a scrivere fino a quando non son dovuta andare a lavoro ( eheh ) è così Rose e tutta la storia ha preso vita.

Come presentarveli? Eh, bel problema… Rose è testarda, tantissimo, curiosa e innamoratissima di Philip, il suo primo amore, lui però non è ciò che lei crede…

Philip è bello e misterioso un po’ come il classico “ bello e dannato” ( era così, vero?)

E poi c’è Steward, che arriva all’improvviso nella vita di Rose, bello, un po’ stronzo, ma…

Loro sono i personaggi principali di The secret.

Ma ce ne sono altri: ci sono Emily e Mattew, genitori di Rose; Annabelle, Mark e Leonard, genitori e fratello minore di Philip, infine ci sono Emanuele e Simon.

Emanuele è il “cugino” di Steward mentre Simon… beh, dovresti leggerlo per sapere chi è :p

Questo era un modo carino per dire che Simon è un figo di personaggio e quindi devo assolutamente convertirmi agli e-book?

:D

9)   Quali sono i tre ingredienti che, a tua avviso, non dovrebbe mancare in un buon romanzo?

Beh, non dovrebbero mai mancare le descrizioni, in generale, cosa provano i personaggi, com’è il paesaggio ecc, secondo me le descrizioni servono tantissimo, poi l’ironia, un sorriso bisogna sempre strapparlo al lettore, no? E un pizzico d’amore, non da diabete però…

Ho la sensazione che tu sia bravissima a strappare sorrisi!

10)  Progetti futuri’ Dove può seguirti il pubblico?

Al momento sto scrivendo altre due “storie” ( le chiamo così perché mi fa ancora strano dire “ romanzi” o “libri”, ancora non lo sono e sì, sono due… anche se mi son promessa che prima né finisco una e poi inizio l’altra ma la seconda sta avendo la meglio sulla prima… non ci posso fare niente!) e una è in fase di valutazione, quindi incrociate le dita per me :p

Potete seguirmi sul mio profilo pubblico: Rujada Atzori e sulla pagina, che ho aperto proprio oggi, dedicata esclusivamente a The secret ( si chiama proprio come il mio libro, quindi non potete sbagliare!)

Grazie, Rujada per aver partecipato alla nostra intervista!

Grazie a te, Laura, per avermi dedicato un po’ del tuo tempo.


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