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Focus Intervista
Serena Torielli dopo un'elevata esperienza professionale nel mondo bancario in realtà come JP Morgan e Goldman Sachs, sfrutta le potenzialità del web e dei mercati conversazionali fondando Advise Only, il social network del risparmiatore. Un'intervista proiettata su più dimensioni e che ci porta ad considerare l'evoluzione - rivoluzione in corso nella nostra società con l'avvento delle nuove tecncologie. Trasmettere la "Cultura della finanza alla portata di tutti", l'Indipendenza, la trasparenza e la chiarezza rappresentano alcuni dei punti cardine su cui si fonda Advise Only. Cambiare la cultura alla finanza significa anche supportare gli istituti di credito a scrollarsi di dosso il passato e modelli di comunicazione obsoleti per adottare un approccio più digital e social. Le tecniche di content marketing e il blogging rappresentano gli strumenti ideali per favorire un processo d'interazione con gli utenti in modo semplice e diretto. Completano l'intervista qualche consiglio d'investimento e un'analisi schietta e veritiera sull'economia italiana.
1) Partiamo con un po’ di personal storytelling: chi è Serena Torielli?
Fondatore e Presidente di Advise Only, ha un passato ventennale nel mondo delle banche di investimento come JP Morgan e Goldman Sachs. Consapevole che la finanza avrebbe dovuto rinnovarsi in seguito all’avvento del web e dei social, ha deciso di sfruttare le potenzialità del web per la gestione dei risparmi online con i suoi tre soci Claudio Costamagna, altro ex Goldman Sachs; Raffaele Zenti, esperto di finanza e gestione dei rischi; e Fabio Marras, attualmente Web strategist della società.
Le sue passioni oltre ad Advise Only, sono la famiglia e gli sport aerobici come la corsa e lo sci da fondo. Se dovesse definirsi in tre aggettivi questi sarebbero: determinata, curiosa ed entusiasta.
2) Advise Only, un investor Social network, che aiuta gli utenti decidere come investire i risparmi! Com’è nata l'idea di questo progetto?
Il mondo della finanza è straordinariamente chiuso e autoreferenziale, caratterizzato da svantaggi informativi per i risparmiatori. Gli operatori istituzionali utilizzano un linguaggio gergale e complicato e prodotti finanziari complessi, spesso allo scopo di nascondere i costi. Il web, che ha rivoluzionato le dinamiche di molte industrie, può avere un impatto dirompente nel ridurre queste barriere per nel cambiare le regole del gioco. In fondo, il web e il social hanno già cambiato le abitudini delle persone, oggi è tempo che sia la finanza ad adeguarsi a questo cambiamento.
3) Qual è la mission di Advise Only?
Advise Only è un sito di finanza personale che aiuta a capire e a decidere come investire i propri risparmi. Advise Only possiede un motore proprietario di risk management e asset allocation, come quelli utilizzati dagli operatori professionali, il cui output è messo a disposizione del pubblico gratuitamente sul sito internet Advise Only, attraverso portafogli di investimento, soluzioni di asset allocation e calcolatori di rischio. La semplicità e la chiarezza sono gli elementi distintivi, così come la struttura a social network del sito, per connettersi e confrontarsi con professionisti e altri risparmiatori.
In una frase sola, la nostra mission è rendere i risparmiatori autonomi e consapevoli nella gestione dei propri risparmi, sia che se ne occupino direttamente sia che lo facciano tramite un promotore o un consulente finanziario.
4) A chi si rivolge Advise Only? Facciamo l’identikit del vostro utente tipo.
Il nostro target è molto ampio e comprende chiunque voglia capire di più dei propri risparmi e magari gestirseli da solo, soprattutto il risparmiatore medio-piccolo trascurato dalle grandi reti di private banker e “poco servito” dalle banche. In realtà sono proprio i risparmiatori più evoluti e consapevoli ad aver capito per primi il valore del nostro servizio.
5) Qual è il business model di Advise Only?
Il business model tendenziale di Advise Only è quello tipico di altri Social network verticali come LinkedIn, un modello freemium basato sulla crescita della user base fino a farne un marketplace e generare ricavi da advertising. In realtà, un modello del genere “puro” è ancora prematuro per il pubblico dei risparmiatori italiani. Abbiamo capito che per essere catalizzatori del cambiamento, avremmo dovuto lavorare insieme alle istituzioni finanziarie, che di fatto controllano il risparmio degli italiani, per aiutarle a cambiare e a essere protagoniste della rivoluzione digitale e social. Abbiamo così messo al loro servizio la nostra esperienza e la nostra tecnologia, abbracciando il B2B e fornendo servizi di consulenza alla comunicazione web.
6) Quali sono le competenze specialistiche possedute dal team di Advise Only?
Un mix di competenze finanziarie e tecnologiche, unite a quelle di specialisti della comunicazione. In generale preferiamo internalizzare le competenze chiave dell’azienda, come quelle quantitativo-finanziarie di Raffaele Zenti, un profilo di rilievo internazionale nel risk management e fare uno “smart outsourcing” in aree estranee al nostro core business dove sappiamo che esistono sul mercato dei professionisti all’avanguardia che possono servirci al meglio.
7) Nel vostro modus operandi ho individuato un fattore chiave, a mio avviso determinante negli investimenti: l'assoluta Indipendenza nel proporre soluzioni e portafogli d'investimento. Un valore aggiunto molto significativo per i vostri clienti. Quali considerazioni?
La risposta è molto semplice, la credibilità, fondamentale in questo ambito si conquista con due soli ingredienti: l’elevata professionalità e l’assenza di conflitti di interesse. Quello dei conflitti di interesse, per lo più nascosti, è un problema annoso per l’industria finanziaria in Italia (e non solo). Come posso fidarmi dei consigli di chi guadagna attraverso le commissioni sui prodotti finanziari che colloca? Andrebbero chiariti ai risparmiatori le differenze tra consulenza e collocamento di prodotti finanziari. Nel nostro caso è semplice, Advise Only vuol dire “solo consigli” non abbiamo legami economici con alcun prodotto di investimento e quindi possiamo operare davvero nell’interesse dei risparmiatori.
8) Blogging e Content Marketing sono due fattori chiave determinanti nell'era dei social media e della user experience; a mio parere Advise Only sta proponendo contenuti di qualità e a valore aggiunto per favorire "la conoscenza finanziaria alla portata di tutti". Quali considerazioni possiamo trarre da questo nuovo modo di interagire e attrarre l'utente?
L’educazione finanziaria e la capacità di capire le determinanti dell’andamento dell’economia e dei nostri risparmi sono fondamentali in un’epoca che vede i sistemi previdenziali sempre più in difficoltà. Ciascuno di noi è chiamato, nel corso della vita, a fare scelte economiche che avranno un grande impatto sulla sua serenità futura: accendere un mutuo, investire per integrare la pensione, ecc. Crediamo che i concetti di base possano essere alla portata di tutti se resi con chiarezza e attraverso un linguaggio comprensibile.
La diffusione dei contenuti del nostro blog ci ha premiato e i 35000 utenti autentici su Twitter lo confermano. L’utente sceglie contenuti di qualità che lo “arricchiscono”. La scelta di non sacrificare la profondità di analisi ma solo di mediarla attraverso una lingua alleggerita nella forma e nei toni è stata la chiave del nostro successo. Questo ci ha spinto verso una nuova linea di business, la creazione di contenuti digitali specifici per il settore finanziario proposti attraverso una web agency dedicata esclusivamente alla finanza.
9) Diamo un suggerimento ai nostri utenti che vogliono investire i loro risparmi. Quale strategia adottare? Parola d'ordine prudenza e diversificazione?
Il nostro motto è sicuramente: “non investire in qualcosa che non capisci”. Più che proporci come gestori che promettono chissà quali performance, noi ci proponiamo come portatori di un metodo basato su semplici principi di portafoglio, trasparenza e disciplina. Per esempio, ridurre i costi non necessari è il primo e più sicuro modo di guadagnare. Capire i rischi è fondamentale, così come diversificarli.
Dunque la prima domanda da porsi quando si investe non è “quanto posso guadagnare?”, ma piuttosto “quanto sono disposto a perdere?”. Un altro aspetto importante secondo noi è quello della liquidità degli investimenti: siamo gli unici ad aver introdotto, oltre a intuitive metriche di rischio e performance, anche quella della liquidità degli strumenti, fondamentale per i risparmiatori.
Ogni mese su Advise Only è disponibile un’asset allocation aggiornata e gratuita che spiega nel dettaglio le nostre opinioni sui mercati e i nostri consigli circa la composizione dei portafogli.
10) Qual è l’orientamento della bussola dell’economia italiana? Dove stiamo andando?
L’economia italiana è in una situazione critica: non cresce da anni, la disoccupazione è molto elevata, si investe poco. Sono oggi evidenti gli effetti della pluri-decennale mancanza di strategia di politica economica, per cui l’Italia ha perso competitività a livello internazionale.
Il cambiamento è reso difficile dal poco spazio di manovra a disposizione: il vasto debito pubblico ha sostenibilità incerta, e anche per via dell’austerity europea, non consente le politiche espansive che forse ci vorrebbero con le condizioni economiche attuali.
La pesante burocrazia, il carico fiscale e la resistenza della classe politica al cambiamento sono altri fattori di attrito. Ma il cambiamento è obbligatorio: non si può fare altro (noi, nel nostro piccolo, ci proviamo).
11) Advise Only è un cantiere aperto in continua evoluzione. Quali sono i vostri prossimi passi?
Stiamo lavorando a un totale restyling grafico e funzionale del sito Advise Only e del blog, che renderà, in modo più chiaro, la grande ricchezza di informazioni e strumenti fornita da Advise Only.
Stiamo lavorando moltissimo sulla usability che è di fondamentale importanza per rendere più agevole e gradevole l’approccio agli argomenti finanziari già di per sé “ostici”. Stiamo inoltre per riaffacciarci al B2C proponendo 3 serie di portafogli legati a obbiettivi concreti nella vita di tutti i risparmiatori secondo la disciplina dei cosiddetti “mental accounts”. Questi portafogli saranno proposti in abbonamento annuale a un costo molto competitivo.
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