Magazine Arte
Intervista a Serenella del blog "Arte antica e dintorni"
Creato il 30 giugno 2014 da Artesplorando @artesplorandoMi chiamo Serenella, ho frequentato l'Università di Firenze, mi sono laureata in Lettere con indirizzo storico-artistico specializzandomi in arti applicate, quelle che un tempo venivano chiamate "arti minori", con una tesi sugli amuleti in tempo di peste tra il 1522 e il 1630. Il mio campo sono dunque i gioielli rinascimentali. Ho cominciato a scrivere un blog con il semplice intento di condividere la mia passione per l'arte e il mio sapere scegliendo un linguaggio semplice e comprensibile ai più, convinta che dietro ogni opera d'arte non c'è solo la tecnica ma soprattutto un sottile e pur solido filo che lega l'artista al suo tempo, al committente che ha voluto quell'opera, ai luoghi che ne hanno visto lo svolgimento, gli aneddoti, i dettagli: il ricamo di un abito, il perchè è stato raffigurato un gioiello con quella specifica pietra e non un'altra, la simbologia di un oggetto che rimanda ad un sapere antico......
Qual'è il tuo rapporto, il tuo approccio con il luogo per eccellenza che custodisce le opere d'arte, cioè il museo: sei più da "turistodromo" o preferisci piccoli musei poco frequentati e quale ti sentiresti di consigliare ai lettori di Art'esplorando.
Sono stata avviata alla bellezza fin da bambina. Entrare in un museo era ed è tutt'ora come entrare in una chiesa, un luogo che esige rispetto e che regala intense emozioni. Personalmente non ho preferenza tra i grandi e i piccoli musei, quelli meta di orde di turisti che per la maggior parte nulla sanno di quello che vedono e quelli composti di poche stanze ma che sono come il cavò di una banca. A volte basta una sola opera, una statua di epoca romana, una tela di Leonardo o di Raffaello, oppure un piccolo ambiente come la Cappella dei Magi affrescata nella seconda metà del Quattrocento da Benozzo Gozzoli in Palazzo Medici Riccardi a Firenze per essere travolta dalle emozioni, ancora di più se sai cosa c'è dietro a quei colori, a quelle forme impresse su una tela o immortalate su un muro e mi riferisco alla storia che ha dato vita a quei colori e a quelle forme.
Che rapporto hai con le mostre? oggi spesso diventano eventi mediatici molto pubblicizzati, ma alla fine di poca sostanza. Quali sono le mostre che preferisci e se vuoi fai un esempio di una in particolare che ti ha colpito.
Io mi intendo di arte antica, tutta la mia formazione ha radici classiche, poco o nulla so dell'arte contemporanea spesso a me incomprensibile e che a volte faccio fatica a definire "arte". Quindi mi oriento verso mostre e musei che danno visione al passato. Impossibile scordare l'esposizione a Firenze nell'80 dei bronzi di Riace appena restaurati dall'Opificio delle Pietre Dure.
Se fossi il ministro dei Beni Culturali e il Presidente del Consiglio ti desse carta bianca, quale sarebbe il tuo primo provvedimento?
In Italia abbiamo un patrimonio unico al mondo poco conosciuto dagli stessi italiani, non sufficientemente apprezzato, a volte del tutto ignorato. Il compito più importante che i nostri governanti dovrebbero avere è quello di investire capitali e risorse umane per questo "petrolio" che non abbiamo solo sotto i piedi ma che possiamo toccare ogni giorno camminando per le strade. Fondamentali sono il restauro, la conservazione e la divulgazione di questo immenso patrimonio che il mondo ci invidia. La scuola ha il compito fondamentale di avviare fin dalla tenera età alla conoscenza del bello.
Cosa proporresti di leggere a una persona che si avvicini per la prima volta alla storia dell'arte? un testo scolastico, un saggio, una monografia...
Il mio abbecedario sono stati i testi del Bargellini riguardanti Firenze e la sua storia artistica, una storia fatta di aneddoti per lo più e da lì ho iniziato il mio percorso di conoscenza. Credo che testi simili siano stati scritti anche da autori non fiorentini per avvicinare e sensibilizzare il pubblico alla conoscenza della propria città e potrebbero costituire un buon inizio. Comunque per chi vuole avvicinarsi al mondo dell'arte basta prendere un testo scolastico e iniziare ad avere una visione d'insieme delle epoche e dei grandi maestri, se poi vuole approfondire di grande aiuto sono le monografie e i cataloghi delle mostre.
Arriva il Diluvio Universale e tu hai la possibilità di mettere qualche opera d'arte nell'arca di Noé, quali sceglieresti?
Se tornasse il Diluvio vorrei sperare che la nuova arca sia talmente grande da poter contenere tutto quello che va sotto il nome di opera d'arte, sarebbe impossibile fare una scelta. Dal grande capolavoro al piccolo libro miniato, tutto parla dell'uomo perchè l'arte rappresenta la storia dell'umanità.
Con quale artista (anche non più tra noi!) ti sentiresti di uscire a cena o a bere qualcosa? e perchè?
Me ne vengono in mente almeno una decina....forse Caravaggio ma da lui non accetterei tanto un invito a cena ma piuttosto di posare per lui.
Oggi in TV e alla radio non c'è molta arte, e cultura in generale. Tu cosa consiglieresti di guardare (o ascoltare) al lettore di Art'esplorando. Può anche essere un programma non prettamente d'arte, ma al cui interno ci sia un'approfondimento artistico. In onda ora, ma anche nel passato(ovviamente valgono anche le web-tv).
Adoro Philippe Daverio e il suo modo di spiegare l'arte. La sua rubrica Passepartout (le cui puntate sono ritrasmesse su RAI5 ma visibili anche su YouTube) è fatta benissimo e alla portata di tutti.
In un ipotetico processo alla storia dell'arte tu sei la difesa, l'accusa è di inutilità e di inadeguatezza ai nostri tempi, uno spreco di tempo e di soldi. Fai un'arringa finale in sua difesa.
La storia come l'arte costituiscono la storia dell'umanità. Non conoscerle è come non conoscere se stessi.
Concluderei con una bella citazione sull'arte, quella che più ti rappresenta!
"La pittura è una poesia muta...." (Leonardo da Vinci)
Grazie ancora a Serenella e per tutti quelli che vogliano avvicinarsi al mondo del'arte, consiglio "Arte antica e dintorni"Alla prossima intervista!
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