Magazine Lavoro

Intervista a Soru sull'Unità

Da Brunougolini
Dal Corriere della sera
Di Fabrizio Ronconi
Dottor Renato Soru, cosa pensa dello sciopero attuato dai giornalisti de l’Unità?
«Quale sciopero, scusi?».
(Istanti di silenzio) Sta scherzando?
«Guardi, non ho alcuna voglia di scherzare. Non so nulla di questo sciopero… stanno scioperando?».
Un giorno di sciopero, sì. Lo ha annunciato il comitato di redazione.
«Dove?».
Sul giornale, con un comunicato.
«Spero non l’abbiano messo in prima pagina…».
No, il comunicato è a pagina 17. Ma davvero lei non l’ha letto?
«No, non l’ho ancora letta l’Unità… sono appena sceso dall’aereo e…».
Sono le 15.30. Lei non legge l’Unità al mattino?
«Non la seguo giorno per giorno e…».
Lei però è l’editore de l’Unità.
«Beh, sono l’azionista di maggioranza ».
È l’editore.
«Sì, va bene. E allora?».
E allora non sa che i suoi giornalisti sono in sciopero?
«No. Me lo sta dicendo lei. E comunque, senta, io non ho alcuna voglia di parlare de l’Unità. Perciò le sarei grato se potesse rivolgersi all’amministratore delegato, va bene?».
Lei non crede che…
«Forse non mi sono spiegato: la prego di rivolgersi all’amministratore delegato…».
È l’amministratore delegato Fabrizio Meli ad aver comunicato alla redazione alcune incertezze sul pagamento dello stipendio di dicembre e della tredicesima mensilità.
«Bah… Lei lo sa cosa succedeva all’Unità prima del mio arrivo? Succedeva che il giornale perdeva una montagna di soldi. Poi però ci ho messo le mani io, e la situazione economica si è, in qualche modo, regolarizzata».
Con due anni di stato di crisi, cassa integrazione, con venti giornalisti che hanno dovuto lasciare il giornale.
«Abbiamo sistemato la situazione grazie anche ai sacrifici della redazione, certo… ma le ricordo che io presi il giornale quando i suoi libri contabili stavano per finire in tribunale e… come dire? non era bello che ci finissero ».
Può essere più preciso?
«Era il 2008, ed eravamo in piena campagna elettorale. Non era il caso che il giornale fondato da Antonio Gramsci finisse la sua storia tragicamente. Così mi impegnai a fondo, investendo anchemolto nelle nuove tecnologie, nel digitale, nel web, dove ci siamo tolti e ci togliamo qualche soddisfazione. Naturalmente, come capita anche altrove, mentre il giornale in rete gode buona salute, quello su carta soffre abbastanza ».
All’inizio della scorsa estate, l’arrivo del nuovo direttore Claudio Sardo coincise anche con l’annuncio di un serio piano di rilancio della testata cartacea.
«E infatti l’abbiamo rilanciata…».
Questo non risulta ai giornalisti.
«Le dico che abbiamo proceduto come… ».
Non c’è traccia neppure del nuovo formato grafico, che avrebbe dovuto sostituire quello attuale, piccino, una miniatura de l’Unità che fu.
«Il rilancio, le ripeto, c’è stato e…».
Soru, questo mese i giornalisti rischiano di non essere pagati.
«Uff! Diciamo che adesso… beh, adesso c’è chiaramente bisogno di qualche energia economica nuova…».
Posso chiederle di essere più esplicito?
«L’Unità, per quantomi riguarda, è in vendita».
Lei sta cercando un acquirente?
«Sono due anni che lo aspetto, e che lo cerco».
Il suo tono di voce è netto: sono costretto a chiederle se è ipotizzabile addirittura una chiusura del giornale.
«No, in questo momento non è ipotizzabile ».

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