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intervista a stargirl.

Creato il 02 marzo 2012 da Pa1978 @peverina
Arrivo un pò tardi con l'intervista della settimana: è già venerdì sera.Ma la cosa importante è che ho questa ed almeno altre due interviste da offrirvi, tutte illustri personalità del mondo-blogger, e quanto mi fa felice questo! Come avete trascorso questa settimana? Lavorate sodo o la crisi morde alle caviglie? Che periodo strano. In tutti i sensi.Non riesco più a guardare una trasmissione che sia una di approfondimento politico/di attualità. Ci sono comunque poche buone certezze a tirarmi su il morale: non so, i racconti di Hemingway, la pasta al burro, la faccia di Jude Law.I baci.

intervista a stargirl.nomeStargirlnome del suo blogGiovaneCarina&Disoccupata
di cosa parladice l'autrice: "Serie tv, cinema, libri, di me, di altri"come l'ho conosciutomolto di recente, tramite il blog di cannibal kid!
intervista
Hai un soprannome? E se sì, ci racconti come è nato?

Si, Stargirl. Perché amo le stelle, mi piace guardarle, ammirarle in tutto il loro splendore, mi affascinano particolarmente. La prima volta che sono entrata in un planetario, mi sono commossa senza fronzoli, come una bambina. Ne ho due tatuate, una nera, una rosa (doppia). Perché prima di addormentarmi, anziché contare le pecorelle, preferisco contare le stelle. Perché il libro Stargirl di Jerry Spinelli, mi ha fatto conoscere un personaggio (Stargirl, appunto) meraviglioso: vulnerabile, delicata, fragile ma talmente speciale da riuscire a cambiare in meglio la vita delle persone che ama.
Come è iniziato il tuo blog?
All’inizio per dare voce ai miei sentimenti, alle miei passioni. Mi piace scrivere racconti, anche brevi, di personaggi più o meno di fantasia, e a volte mi piace infilarci qua e là piccoli e impercettibili spunti autobiografici. Piano piano, ho incrementato i post con alcuni miei articoli di cinema e tv pubblicati su carta stampata o su siti internet. Da lì, ho preso il via, concentrandomi sempre più su argomenti affini alle mie più grandi passioni, le serie tv americane e il cinema, alternandoli a post più “introspettivi” e personali.
Da piccolo cosa volevi diventare?
Una scrittrice (e il sogno persiste anche oggi). Ma come tutti i bambini, ho avuto il periodo “veterinario” e “sportivo” (nello specifico, una giocatrice di pallavolo). A conti fatti, forse avrei dovuto fare la psicologa, sono un’ottima ascoltatrice, e agli altri, so dare ottimi consigli.
Se potessi essere la protagonista di un film, chi saresti?
Posso sceglierne solo uno? Winona Ryder in Reality Bites. Anzi no, la Tautou ne Il Favoloso mondo di Amélie. No meglio la Hepburn in Colazione da Tiffany. No no, anzi, ci sono: Ingrid Bergman in Casablanca.
Cosa fa di un giorno come tutti gli altri un giorno di vacanza?
Crogiolarmi al sole, con un caldo venticello di primavera a scompigliarmi i capelli.
La mansione che ti piace di più svolgere al lavoro.
Scegliere l’obiettivo da perseguire e organizzare il necessario per andare dritta alla meta.
Qual è la musica che ti fa ballare?
Le hit delle regine del pop, da Gaga a Rihanna, da Britney alla Perry. La musicaccia, insomma.
Una cosa che da piccolo ti faceva tantissima paura.
I rumori improvvisi la notte.
Quello che più ti terrorizza ora che sei grande.
I ragni e gli scarafaggi.
Il libro che regaleresti al tuo migliore amico.
Due di Due, Andrea De Carlo.
Sei una nerd?
No, ma mi piacerebbe. La tendenza a esserlo, soprattutto se fossi un uomo, c’è tutta.
Qual è lo sport che ti sei rassegnata a fare per far finta di non essere una nerd?
Pur non essendo nerd, ho giocato per anni a pallavolo.
Se tu fossi un pittore, che cosa raffigurerebbero le tue tele?
Persone comuni incontrate qua e là.
Twin Peaks: quale era il tuo personaggio preferito (non per forza quello in cui identificarsi)?
Dale Cooper, talmente contorto da sembrare quasi reale.
Come sei vestita in questo momento? E, se potessi scegliere, cosa indosseresti per tutta la vita?
Jeans, t-shirt, maglioncino e converse, sui toni del grigio, con accessori rosa. Qualsiasi cosa mi faccia sentire elegante e a mio agio.
Il cibo di cui non riesci a fare proprio a meno.
La liquirizia.

Il difetto che più ti fa impazzire nella persona amata.

La spiccata introversione.
Descrivi cos è, per te, un momento di felicità perfetta.
Quando distrattamente mi fermo a riflettere e mi rendo conto di essere felice, proprio in quell’esatto momento, magari per delle piccole cose. E l’aver paura di dirlo ad alta voce, per il timore che quell’attimo “per sempre” non torni mai più.
Stai detestandomi per questa rottura di palle dell'intervista?
No, anzi, mi sto divertendo tanto. Anche se non lo dico o dimostro, nonostante la timidezza, mi piace raccontare qualcosina in più di me.
I bambini, sono di sinistra?
Non lo so, mi stanno antipatici i bambini, ci parlo poco. Preferisco non dare confidenza a quei piccoli demonietti.
  Prima di tutto una cosa.La risposta di felicità perfetta che hai dato, Stargirl, è sublime.Non avrei saputo spiegarlo meglio.Elencando le cose che abbiamo in comune, partirò come sempre dalla rassicurante preferenza per Dale Cooper (attendo con terrore la persona che mi dirà: B-O-B!).Dale è come la coperta di Linus. Mi rasserena.Da piccola anche io sono passata per la lunga fase "farò la scrittrice". Poi, mai dire mai.Due di Due è un libro che in effetti io pure ho regalato, in passato.Anche le mie tele raffigurerebbero prevalentemente persone.E per finire, vesti come me, la maggior parte dei giorni.PS. è una certezza matematica: se giocavi a pallavolo NON SEI NERD.Puoi tirare un sospiro di sollievo, fidati.  Buona serata fanciulla, lettori tutti. Pizza, cinema, tutti e due, divano...?

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