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I Pipers si formano nel 2007 a Napoli e attraverso una serie di cambiamenti nel suono e nella line up hanno sviluppato il proprio sound partendo da una base elettrica e assestandosi poi su un alternative folk pop più maturo e stratificato che ha saputo catturare nel tempo l’attenzione di importanti band inglesi.
LILLY: Dopo questa presentazione rigorosa, cosa aggiungeresti? Chi sono in realtà i PIPERS?
STEFANO: Siamo una band senza fronzoli, scriviamo canzoni in cui la gente possa trovare assonanza con le proprie emozioni, le portiamo in giro e ci auto promuoviamo. Siamo il prodotto del lavoro di noi stessi su noi stessi.
L.: Sappiamo che a fine gennaio è uscito un album per la Pippola Music e Flake Records. Raccontaci.
S.: È stato registrato in Inghilterra, precisamente a Wolverhampton, con Gavin Monaghan che è un produttore in gamba legato a nomi come Editors e Ocean Colour Scene. Ci abbiamo messo 18 mesi a pubblicarlo perchè ci troviamo in un momento di grossa ridefinizione delle dinamiche discografiche. Il disco contiene 10 canzoni che sono state selezionate dal materiale degli ultimi 4 anni, non per forza le migliori in assoluto ma le più adatte a rappresentare un discorso unitario; anche la tracklist è stata costruita secondo questo criterio. Dentro c’è il pop, il folk, la forma canzone e qualche accenno alla musica indie contemporanea.
L.: Per concludere la nostra chiacchierata volevo chiederti quali sono i progetti futuri a cui state lavorando.
S.: Stiamo girando parecchio il nostro paese, stiamo toccando le principali città italiane e anche quelle minori. Ci aspettiamo di fare qualche festival in estate e, perché no, sarebbe una cosa molto stimolante poter arrivare anche in Portogallo: chi vuole intendere intenda!
L.: [rido] Io ho inteso, spero che intendano anche “chi di dovere”. In attesa di un vostro concerto qui, spero che questa intervista incuriosisca i miei lettori e chissà possa far nascere qualche bella opportunità.
Il video, realizzato da Giacomo Triglia, si guadagna la la finale al PIVI 2012 nella categoria miglior montaggio e la vetrina sul sito dell’importante magazine inglese NME.
Vi lascio sulle note di SAFE
Foto concesse dalla band.