Magazine Cultura
Ciao Tiziana, benvenuta nel mio blog. Raccontaci qualcosa di te.
Ciao e grazie per il tempo dedicatomi. Sono una giovane donna, convivo felicemente da quattordici anni e sono mamma di una bellissima bambina di nove mesi.Scrivere è una delle poche cose che ha sempre riempito le mie giornate; mi piace lo sport all’aria aperta, soprattutto correre. Quando indosso le mie scarpe di ginnastica e la mia tuta mi lascio andare, mi rilassa, è in quei momenti che salgono le idee per i miei scritti.Che dire poi, sono una scrittrice e articolista free lance per il web, attività che svolgo con orgoglio dal 2010, che completo con la gestione dei miei blog. Un diploma in ragioneria e una collaborazione con la casa editrice Libro Aperto. Da dove nasce questa tua passione per la letteratura e per la scrittura? Parlaci del tuo primo approccio a questo mondo?Sì, sono una ragioniera che ha sempre avuto un rapporto viscerale con la scrittura, unire le due cose è un mistero anche per me, considerando anche che per un certo periodo della mia vita ho lavorato presso uno studio di commercialisti.
La parola scritta però ha avuto sempre una valenza più forte sui numeri, scrivere è sempre stato l’unico modo per me possibile per rapportarmi con la vita, mettere nero su bianco le mie emozioni, i miei sentimenti e stati d’animo, mi ha sempre liberato dalle mie sofferenze, ma anche dalle mie gioie; è sempre stato così fin da quando era una ragazzina.
La collaborazione con la casa editrice e associazione Libro Aperto Edizioni è stata molto importante per me, mi ha aperto un nuovo modo di rapportarmi con la realtà editoriale, scoprire meglio e nel dettaglio quali siano tutte le difficoltà correlate a questo mondo e, come spesso dico, fare nuove esperienze è sempre costruttivo sia a livello personale ma anche professionale. Una bella esperienza di crescita in tutti i sensi la definirei.
Sei una scrittrice free lance per il web, collabori come articolista con diversi siti e redazioni on-line. Ti occupi di recensioni , di fotografia, salute, benessere e gossip. Dove trovi il tempo di scrivere?
Bella domanda da un milione di dollari.
Correlare tutte queste cose è molto difficile e devo dire che ventiquattro ore al giorno cominciano a starmi strette.
La collaborazione con le diverse redazioni on-line è una piccola realtà lavorativa che ho scoperto nel 2010, che mi permette di avere piccoli e modesti introiti mensili, ma soprattutto mi fa tanta scuola nella mia professione di scrittrice. Quando si svolge una qualsiasi attività, è l’esperienza sul campo che ti fa crescere e migliorare.
Quando decido di scrivere un romanzo, o meglio quando una storia si avvicina alla sua realizzazione, devo necessariamente accantonare qualcosa. Questo perché le mie storie prima nascono nella mia mente, crescono e maturano finché non scatta il momento di buttarle giù. Quando questo momento arriva, è esplosivo e devo dedicarmi quasi esclusivamente alla mia storia che grida nella mia mente; è vero anche che mantengo alcune collaborazioni, perché il lavoro e la professionalità richiedono anche un certo rispetto degli impegni presi.
Nel momento stesso in cui sento che un romanzo sta per nascere non prendo altre commissioni esterne e mi dedico a quelle “fisse” o quasi, per potermi dedicare meglio al mio romanzo nascente. Poi si sa che la notte è il momento migliore per scrivere: silenzio, bimba a letto e, soprattutto, riesco a trovare le ore necessarie per sviluppare i miei scritti.
Hai scritto sia racconti che poesie, quale genere prediligi tra i due e quali sono le difficoltà dal tuo punto di vista?La poesia rappresenta la mia prima esperienza con l’arte della scrittura; ho una personale raccolta di poesie scritte nell’età dell’adolescenza, fino ad oggi solo in pochi hanno letto alcune di quelle poesie, chissà, forse un giorno le pubblicherò.
I racconti, devo dire che li preferisco alle poesie, ma solo perché mi permettono un maggior raggio di azione con le parole. Le difficoltà credo stiano proprio in quello che ho appena detto nella mia esperienza personale: libertà di scrittura senza alcune determinate limitazioni.
La poesia nasce da una determinata ispirazione del momento, i versi trovano il loro spazio sulla carta bianca da soli, quando qualcosa stuzzica la tua vena creativa ti trovi lì a scrivere e senza nemmeno accorgertene hai partorito la tua poesia.
I racconti e i romanzi seguono un po’ lo stesso principio parlando d’ispirazione del momento, però, qui, a fare la differenza è la comparsa di un determinato personaggio che improvvisamente inizia a raccontarti la sua storia. Questo è quello che succede a me quando scrivo un racconto o un romanzo.
Gestisci parecchi blog e ti dedichi al montaggio di booktrailer su richiesta.Illustraci queste iniziative.Sì è vero, ho aperto il mio primo blog nel 2010 'Le ricette e i pensieri di Tatys', fui spinta da una mia amica blogger ad aprirlo; a quel tempo mi dedicavo alle ricette essendo un’amante anche della cucina creativa e soprattutto di dolci; la mia esperienza di articolista free lance nasce proprio con le collaborazioni con alcuni siti riguardanti la cucina.
Successivamente quando le mie esperienza professionali sono cresciute, ho sentito anche l’esigenza di creare altri blog. 'Voltare Pagina di Tiziana Cazziero' per esempio nasce in occasione del mio primo romanzo, porta difatti l’omonimo titolo.
Dopo la mia prima esperienza editoriale, con il tempo ho capito che potevo dedicare questo stesso blog al mondo della letteratura e, nello specifico, alla realtà degli scrittori esordienti, che purtroppo vivono costantemente numerose difficoltà. Così, prima con il blog e poi con una modesta attività di promozione e rappresentanza di alcuni autori, ho cominciato a dedicarmi a pubblicizzare autori emergenti.
Nel mio blog, infatti, intervisto e segnalo le schede dei loro libri o anche testi in prossima uscita in maniera gratuita. A questo aggiungo, per chi lo volesse, la creazione di una piccola campagna pubblicitaria composta da booktrailer come hai segnalato tu, ma anche di comunicati stampa, doppie interviste che pubblico in alcuni siti specifici e con i quali ormai collaboro da anni; oppure, per chi non fosse molto esperto, consiglio come muoversi nell’apertura di un blog e nella sua gestione e ancora quali trucchi poter attuare su come promuoversi grazie all’uso dei social network. A tal proposito ho anche scritto un piccolo manuale su come promuoversi che a breve sarà pubblicato.
La creazione dei booktrailer nasce dalla passione che ho per la fotografia per la quale ho anche aperto un blog, ma che purtroppo non aggiorno tanto spesso. Mi piace creare video, ne ho sempre fatti in passato per amici e parenti che volevano rendere particolari alcuni momenti della loro vita: ricevimenti, battesimi, compleanni. Un modesto lavoro che realizzavo in maniera affettuosa. Quando sono approdata nel mondo editoriale con il mio primo romanzo "Voltare Pagina", ho creato i primi booktrailer ed anche brevi spot trailer atti a pubblicizzare il libro in uscita.
Sebbene non sia una cosa complicata, mi rendo conto che non tutti hanno lo stesso rapporto con la fotografia e con i programmi specifici per realizzare video, poi se vuoi qualcosa di qualità e che colpisca, è meglio chiedere a chi ha più esperienza di te. Io l’ho fatta su me stessa e ho scoperto che i booktrailer hanno un discreto potere nella promozione, anche perché poi sono pubblicati su Youtube, e oggi sappiamo bene quanto sia importante questo mezzo di divulgazione nel web. Vedere un video non costa nulla e non toglie nemmeno tanto tempo, chiunque si sofferma a vedere un video di pochi minuti, poi se scegli gli ingredienti giusti, il gioco è fatto.
'Ciò che conta è non abbandonare mai la promozione e trovare sempre il modo e il tempo di far parlare di sé': consiglio spassionato.
Hai partecipato a diversi concorsi letterari, classificandoti seconda al Concorso letterario a tema "Streghe e vampiri" indetto dalla casa editrice Giovane Holden. Raccontaci di questa esperienza.Io credo che la partecipazione ai concorsi letterari sia importante; aiutano a fare pratica e a migliorarsi. Scrivere è un talento che non si può insegnare, è qualcosa che hai dentro, però è anche vero che devi avere i mezzi per poterlo fare, una buona conoscenza della lingua italiana e soprattutto devi alimentare il tuo stile scrivendo, scrivendo scrivendo…
Per me è stata un’esperienza molto importante, ho partecipato quasi per gioco al concorso che hai nominato, prima di allora non mi ero mai gettata a scrivere in questo genere: il fantasy. Ero obbligata dal tema specifico del concorso indetto dalla casa editrice, trovai l’invito a questa partecipazione nella mia casella di posta elettronica, dopo qualche minuto decisi di provare. Era un periodo in cui ero abbastanza libera da altri impegni redazionali. Non pensavo minimamente di poter arrivare tra i finalisti e di classificarmi seconda; quando scoprii l’esistenza del concorso mancava un mese alla scadenza e mi rendevo conto che avevo pochissimo tempo a disposizione per creare la mia storia. Poi però qualcosa è scattato, chiamatela anche 'ispirazione', e così è nato il mio “Patto con il Vampiro”.
Nel 2011 pubblichi il tuo primo romanzo “Voltare Pagina” che ha richiesto dieci mesi di intenso lavoro. Parlacene."Voltare Pagina" è una storia alla quale sono molto legata, è stato scritto tanti anni fa’ quando sconoscevo la realtà editoriale, ero giovane e inesperta, forse a quei tempi avrei avuto bisogno di qualcuno che potesse consigliarmi, e forse è anche per questo che oggi cerco di dare il mio sostegno agli autori che si trovano alle loro prime pubblicazioni, perché non sanno che cosa ci sia dietro e come e quanto lavoro ci sia dietro.
Quando ho terminato la prima stesura erano trascorsi quattro mesi. Poi nei mesi successivi il romanzo è stato rivisto e revisionato tante volte. A ogni rilettura trovavo sempre qualcosa da cambiare e modificare, poi mi sono ben dedicata alla creazione dei personaggi, alle location, ho fatto un po’ di compiti a casa su alcuni riferimenti storici e geografici che si trovano al suo interno e complice, ripeto, forse la mia inesperienza, prima di porre la parola 'fine' ci sono voluti altri cinque mesi.
Probabilmente se avessi continuato con la revisione non lo avrei mai portato a termine. La trama è molto intrecciata, da romantica che sono si basa su una storia d’amore, manon mancano situazioni difficili come spionaggio, violenza, segreti, incomprensioni; tutto gira attorno a un’azione criminale che vede protagonista il personaggio principale della storia: una giovane donna in carriera Janny Garin, che nel seguire i suoi valori si troverà al centro di una situazione pericolosa a tal punto da farle rischiare la stessa vita. Però se è vero che tutti i mali non vengono per nuocere, questa esperienza le permette di conoscere un aspetto della vita che aveva deciso di ignorare. Suo malgrado è costretta a rivedere tutti i suoi principi e a buttarsi nell’ignoto. Per voltare pagina nella vita ci vuole forza e coraggio e non tutti riescono a farlo.
Nel 2012 pubblichi il tuo secondo romanzo “Patto con il vampiro”, finalista al concorso indetto dalla casa editrice Giovane Holden nel 2010. Quali temi affronti in questo secondo romanzo?Il mistero è sicuramente al centro della storia. La famiglia, i valori e, a volte, anche il non voler accettare alcune verità che condizionano la nostra vita, questi gli spunti importanti di questa storia. Si tratta di un 'fantasy', è vero, però c’è qualcosa che va colto da ogni romanzo e storia. Anche nel mio "Patto con il Vampiro" c’è qualcosa d’importante da cogliere: accettare ciò che la vita ci offre, anche se spesso questo significa dolore, ma anche trovare dentro se stessi la forza e il coraggio per seguire il proprio istinto senza avere paura delle conseguenze.
Cosa troveranno i lettori al suo interno e perché dovrebbero appassionarsi?"Patto con il Vampiro” mi ha sempre regalato tante soddisfazioni, questo perché sia le recensioni e sia alcuni commenti rilasciati da alcuni lettori dimostrano entusiasmo e positività.
Sono contenta che chi ha letto il romanzo ha colto ciò che volevo;:intrigare il lettore e portarlo fino alla fine del romanzo con passione e voglia di andare avanti in questa corsa sfrenata verso la verità, che si trova celata e nascosta all’interno della mente della protagonista Sonia Imperiale.
È una piacevole lettura, chi sia interessato, lo invito a visitare il blog creato per il romanzo, dove si possono leggere alcuni commenti che spiegano perché sia così invitante e interessare.
Potrei dirvi tante cose, ma magari qualcuno potrebbe dire che non sono obiettiva, visitate il blog di Patto con il Vampirotroverete tutto ciò che volete sapere, anche poter leggere l’incipit del romanzo gratuitamente.
Qual è stato l’input per “Patto con il vampiro”?Un vero input non saprei indicarlo.
Quando ho letto il tema del concorso come ho già detto, ho sentito che forse qualcosa la potevo creare; è stata una sfida con me stessa ardirei dire; in verità è venuto fuori da solo, ho cominciato a scrivere senza sapere dove sarei finita.
Vuoi darci un assaggio dei tuoi progetti futuri?Sì, volentieri.
Sto già lavorando al seguito di "Patto con il Vampiro"; è un’esigenza che nasce direttamente dai miei stessi personaggi. Quando ho scritto il romanzo ero un po’ vincolata dal numero di parole e caratteri che non potevo superare; è come se Sonia Imperiale e Ivan il vampiro avessero qualcosa da raccontarmi, qualcosa che non è stato ancora detto.
Poi ci sono altri lavori, come accennato la pubblicazione di un manuale sulla promozione e, ancora altri due manoscritti, che attendono di essere pubblicati e che spero possano trovare la luce in questo 2013.
Grazie per aver condiviso il mio spazio. E’ stato un piacere intervistarti.Grazie a te per il tempo che mi hai dedicato e per lo spazio nel tuo blog; per chi lo volesse, se mi permetti, segnalo i miei contatti.
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