Intervista a Valerio Scanu: l’11 ottobre canterà a Londra al “The Tabernacle”

Creato il 02 ottobre 2014 da Musicstarsblog @MusicStarStaff

Per l’utenza del nostro blog riportiamo l’intervista fatta a Valerio Scanu  e pubblicata sul Portale di musica, tv e spettacolo WeblOg.net di Graziano Cozzi.

Valerio Scanu sta sicuramente attraversando un momento di rinnovata popolarità grazie al programma televisivo Tale e Quale Show, condotto da Carlo Conti, in onda ogni venerdì su Rai 1. La rete impazza per le sue imitazioni, i video delle sue performance sono i più visualizzati e sicuramente l’occasione è buona per il cantante per spogliarsi da etichette e pregiudizi del passato. Esperienza televisiva, passioni, progetti immediati e un paio di … chissà chissà che fanno pensare…

Ciao Valerio, non è la prima intervista che facciamo, pertanto ti chiedo subito a bruciapelo: la tua partecipazione a Tale e Quale Show può essere considerata la “riscossa” di Valerio Scanu?

Scanu alla riscossa a Tale e Quale? Potrebbe essere il titolo di un film, ma non dimentichiamo che Scanu fa di mestiere il cantante. Sicuramente la mia partecipazione a Tale e Quale mi permetterà di far conoscere quel lato ironico di me che non è mai venuto fuori. Oltre al pregiudizio c’è un semplice ragazzo di 24 anni che sin da piccolo si divertiva ad imitare la bidella o i professori a scuola, poi crescendo i cantanti. Una passione innata ma risvegliata da Virginia Raffaele, la mia musa.

Il pubblico ti conosce come cantante, Amici ti ha lanciato nel 2008 e il Festival di Sanremo ti ha consacrato nel 2010, non pensi che partecipare ad un programma come Tale e Quale Show potrebbe influire sulla tua identità di cantante?

Ho deciso di partecipare a Tale e Quale per mettermi in gioco con le imitazioni. Magari il prossimo anno farò la Prova del cuoco perché mi diverte cucinare. Ho aperto Dalidà per la mia passione per le scarpe. Valerio purtroppo o per fortuna ha troppe passioni che non voglio mai smettere di coltivare. Ma la musica sempre e comunque al primo posto, anzi tutto è al servizio della mia musica.

Fin dalla prima puntata hai riscosso particolare interesse, quindi diciamo che il debutto da imitatore è avvenuto con successo, questo ti fa stare tranquillo o al contrario ti agita la responsabilità di mantenere lo standard di qualità che dimostri di possedere?

Ero emozionato nella prima puntata perché era la prima puntata, ero teso nella seconda perché Anna Oxa era una responsabilità, ero agitato nella terza perchè dopo i consensi ottenuti non volevo deludere nessuno. Insomma mi diverto tanto ma non è proprio una passeggiata Tale e Quale. E più si andrà avanti più sarà dura.

Hai già spiegato come nasce la tua passione per le imitazioni, ma dal tuo punto di vista imitatori si nasce o si diventa?

Io credo si nasca. Uno può provarci ma la sensibilità di cogliere la giusta peculiarità che caratterizza una persona quella o ce l’hai o non ce l’hai.

Ci sono dei modelli tra gli imitatori del passato o anche del presente a cui ti ispiri?

La mia musa come ho già detto è Virginia Raffaele. Ma ultimamente per studiare i miei personaggi mi sono imbattuto nel grande Alighiero Noschese e nella stessa Loretta Goggi.

In una recente intervista hai detto che grazie alla partecipazione a Tale e Quale vorresti smentire nei fatti la tua fama di rompiscatole, come nasce il pregiudizio?

Spesso la tv distorce la realtà. Ancora più spesso alcuni atteggiamenti vengono fraintesi perché magari non si conoscono i retroscena o magari non si ha il giusto spazio per potersi esprimere senza fraintendimenti. Rimane comunque il fatto che il pregiudizio va di pari passo con l’ignoranza.

Tra coach ad Amici e il Festival di Sanremo cosa sceglieresti?

A Sanremo uno ci va se ha la canzone giusta. Ad Amici è sempre un grande piacere tornarci. Chissà chissà…

Ci sono possibilità di vederti al Festival di Sanremo 2014 sotto la conduzione di Carlo Conti?

Chissà chissà…

Quando hai scoperto che fare l’interprete di canzoni scritte da altri ti stava stretto per cui sei diventato anche autore?

Ho sentito l’esigenza di poter regalare al mio pubblico qualcosa di mio, di più intimo e quindi quando ho avuto la possibilità di scegliere liberamente ho iniziato a buttare giù qualcosa.

Come figura artistica a chi ti senti più vicino per poliedricità tra i personaggi a te noti?

Cerco di prendere il meglio da tutti. Non solo i personaggi possono darti qualcosa, rubo da tutti e poi ci aggiungo del mio.

La popolarità crea più vantaggi o fastidi?

Diciamo che più sei noto più hai la possibilità di dire la tua, ma nello stesso tempo attiri anche l’attenzione di chi nella vita ha sempre e solo fallito.

Ritieni che il tuo talento sia esploso o debba ancora esplodere?

Valerio non è lo stesso di ieri e domani non sarà lo stesso di oggi. In continua evoluzione e trasformazione.

Dopo Ascona a giugno, l’11 di ottobre canterai a Londra (al The Tebernacle ndr) e poi a Pontresina St. Moritz il 20 dicembre, perché hai scelto di fare tre tappe all’estero?

Lasciami entrare è un disco dal respiro internazionale per cui la scelta di provare fuori dall’Italia. È un progetto su cui abbiamo investito tanto, in cui ci credo e che non finirà il 20 dicembre a St. Moritz. A tal proposito ringrazio NatyLoveYou e la BluServices Events che mi hanno permesso di oltrepassare i confini italiani.

Lasciami Entrare, il tuo secondo singolo che titola l’intero album che ti sei autoprodotto è stato certificato oro dalla Fimi ed è attualmente in classifica ma continua a non passare in radio. Ci hai messo una pietra sopra e te ne sei fatto una ragione oppure pensi che prima o poi si dovranno ricredere?

Non servono le radio per ascoltare della buona musica. Il pubblico non è stupido! Lasciami Entrare è stato certificato oro con oltre 20.000 copie ed incrocio le dita per il terzo singolo.

La tua più grande soddisfazione raggiunta fino adesso?

Tanti sogni realizzati. Sicuramente il più importante quello di aver trovato la serenità che mi permette di vivere sorridendo, mi godo tutto e dò importanza a chi veramente è importante per me.

[Fonte: Musica 2.0 e TV - intervista a cura di Star]


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