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Intervista ad Andrea Demichelis: Elliot For Water e La Tecnologia Che Salva Vite

Creato il 18 gennaio 2016 da Retrò Online Magazine @retr_online

Portare acqua a chi ne ha bisogno con un clic: il progetto di Andrea

Retrò Online ha avuto l’opportunità di intervistare Andrea Demichelis, fondatore ed ideatore di Elliot For Water

Andrea Demichelis © Elliot for Water

Andrea Demichelis © Elliot for Water

Parlaci di te, del tuo background, delle tue esperienze, dei tuoi obbiettivi. Chi è Andrea Demichelis?

Sono un ragazzo di ventidue anni che è cresciuto in una piccola cittadina di mare in Liguria, Laigueglia. Finite le medie ho frequentato il liceo linguistico ad indirizzo aziendale, perché già allora pensavo che parlare diverse lingue fosse importante, e già mi vedevo come un potenziale piccolo imprenditore. Nel 2012 , a 18 anni, mi sono trasferito a Parigi per continuare i miei studi alla Paris Eslsca Business School, e qui, oltre alla finanza e all’imprenditoria, ho approfondito il discorso sullo sviluppo sostenibile e le energie rinnovabili. La concezione di business dell’Eslsca è decisamente innovativa  ed aperta, ed è proprio in questa scuola che ho cominciato a pensare in maniera differente e ad aprire la mia mente ad una nuova forma di imprenditoria non propriamente convenzionale: avere successo professionale e personale e, nello stesso tempo, aiutare concretamente a creare un futuro migliore, facendo del bene agli altri.

Parliamo del tuo progetto, Elliot For Water, che cos’è e cosa rappresenta per te? Come è possibile aiutare a realizzare impianti per l’acqua potabile semplicemente navigando su Internet?

Elliotforwater.com è un nuovo motore di ricerca che usa il 60% del profitto per realizzare progetti umanitari, e permettere quindi a tutti coloro che lo utilizzano di contribuire a salvare vite umane, o comunque migliorarne notevolmente le condizioni di vita. Tutto questo in modo completamente gratuito, senza dover devolvere donazioni o altro, semplicemente navigando sul web come si fa normalmente. Il funzionamento è molto semplice: tra i risultati del motore di ricerca appaiono dei link pubblicitari. Quando uno di questi link viene cliccato da un utente con Elliot For Water, il motore di ricerca genera automaticamente dei soldi, che verrano usati per dare accesso all’acqua potabile nei paesi in via di sviluppo. L’acqua, anche se non ci pensiamo mai, è uno dei pilastri dello sviluppo economico, sociale e culturale di ogni paese. Per questo considero fondamentale cominciare nel rendere potabile questo elemento naturale così importante.

Elliot For Water unisce la mente imprenditoriale ad un progetto umanitario che potrebbe non avere limiti alla sua espansione, nel senso che permette a chiunque di contribuire a creare opere concrete che cambieranno la vita di tante persone, senza devolvere denaro, e facendo un’azione che ormai fa parte della nostra quotidianità, senza limite di tempo, di età, di professione, di ceto, di confini, di etnia. Un movimento positivo mondiale, che gira intorno ad internet. Praticamente coniuga il bene col lavoro, il guadagno con la solidarietà, l’innovazione con l’energia sostenibile e l’imprenditoria col web. Semplice, efficace, pulito, trasparente e coinvolgente.

Come e quando è nata un’idea così innovativa? Quali enti ti hanno supportato e quali persone ti hanno aiutato nel darle vita?

Sai come succede con le grandi intuizioni? Beh, una mattina ti svegli e sai perfettamente cosa devi fare e come lo devi fare. Senti una grande energia dentro di te che ti spinge a credere nella tua intuizione e se quella diventa così forte da riuscire a superare le energie negative di chi ti dice che non ce la farai mai, più forte delle insicurezze che gli altri proiettano su di te , ecco, allora hai davvero buone possibilità che tu riesca a realizzare il tuo sogno. La cosa principale, fondamentale direi, è sapere che dobbiamo contare solo su di noi, sulla nostra forza, sulla fede che riponiamo in un progetto. Succede così, che trovi sul cammino le persone giuste , le collaborazioni giuste, le situazioni giuste al momento giusto. Ma bisogna rimboccarsi le maniche e darsi molto da fare. Il mondo non è sempre come ce lo immaginiamo, e spesso gli enti e le associazioni sono confini invalicabili o realtà diverse da come le immaginavamo. Per questo io personalmente , ho scelto di collaborare con persone che lavorano già da anni nei luoghi dove porterò gli aiuti, che non hanno intermediari e che sono piccole , positive, affidabili e concrete realtà, come l’associazione Well Found di Londra, una piccola associazione che lavora nei villaggi più poveri del Burkina Faso e della Guinea-Bissau, dove avrà luogo il nostro primo progetto. Devo dire che, per quel che riguarda il mio progetto, la mia famiglia é stata fondamentale per l’appoggio che mi ha dato, sia nel crederci che nel mettere le basi giuste a questa esperienza così importante e grande.

Che problematiche ed ostacoli hai trovato nel portare avanti questo progetto? Come li hai superati?

Comincio con il dire che una soddisfazione può cancellare cento difficoltà. Problematiche ed ostacoli ce ne sono stati tanti e tanti ce ne saranno. Lavorare a contatto con persone diverse, caratteri diversi, cambiamenti; riconoscere quando una collaborazione é giunta al termine , imparare a lasciar spazio al nuovo staccandosi da ciò che non va più bene; porte chiuse in faccia e porte che si aprono e poi difficoltà organizzative, imprevisti da affrontare. L’essenziale é non bloccarsi mai al problema, ma puntare alla soluzione. Crearsi un equilibrio interiore. Non cedere alle provocazioni. Rimanere gentili , determinati e coraggiosi. E avere fede, sempre.

Che cosa hai in mente in futuro per te ed Elliot for water? Quali sviluppi vedi per questa iniziativa?

Elliot For Water è appena nato, quindi ha ancora tanta strada da fare e credo che nei prossimi anni sarò fortemente impegnato nella realizzazione dei progetti umanitari prefissi e nello sviluppo di questo motore di ricerca su fronte mondiale, perché più viene usato e più riusciamo a migliorare le condizioni di vita di tanta gente. Soprattutto tanti ragazzi, per esempio, che come me saranno la generazione del futuro, potranno cominciare a credere che anche per loro esiste una possibilità,  e non poco alla volta riusciranno a cambiare l’abitudine e la concezione del vivere solo alla giornata. In effetti il mio progetto non si ferma all’acqua, ma si propone di creare un sistema di migliorie , come la possibilità di coltivare, di essiccare il cibo, che daranno una autonomia minima ai villaggi, in modo da sapersi autogestire senza più dipendere da aiuti esterni. A quel punto anche il tempo dedicato all’istruzione sarà maggiore e di conseguenza, ci sarà uno sviluppo globale di piccole realtà, rispettando le culture, gli usi, e l’ambiente.

 Il tuo progetto è decisamente all’avanguardia e innovativo, che consigli daresti a qualcuno che decidesse di seguire le tue orme?

L’unico consiglio che mi sento di dare é di credere un po’ più in noi stessi e nelle nostre capacità. Tutti abbiamo dei doni, tutti siamo nati per qualcosa di speciale, tutti possiamo mirare a stare bene, anche economicamente. Dobbiamo solo scoprire quali sono le nostre attitudini e per cosa siamo più portati. E poi avere coraggio, fantasia, entusiasmo ed energia positiva. Non é difficile fare del bene, e non è detto che lo si debba fare solo grazie a grandi imprese. A tutti è data la possibilità di migliorare la propria vita e anche quella degli altri. Bisogna avere voglia di farlo. Seguire il cuore. Impegnarsi, tanto.  Mettersi in gioco. Attorniarsi di persone che sono sulla tua stessa lunghezza d’onda e sintonia. E infine, avere anche un minimo di pazienza, perché la fortuna, quella, non é destinata a pochi: la fortuna è un’attitudine mentale, non un astro di passaggio.

Tags:Andrea Demichelis,Elliot for Water,internet,motore di ricerca,Paris Eslsca Business School,pozzi d'acqua,Well Found Next post

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