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Intervista agli Animal Farm Project

Da Vittorionigrelli @vittonigrelli

Intervista agli Animal Farm Project

Si chiamano Animal Farm Project e sono un gruppo alternative rock di Bologna. Lo scorso 30 novembre 2012 è uscito il loro primo singolo The earth follows us, tratto dal secondo album omonimo (in uscita a gennaio). The earth follows us è un brano interessante, non intuitivo, diverso dal classico stile rock italiano: bisognerebbe ascoltarlo più volte per capirne l’intensità e le armonie non convenzionali. Infatti, la band afferma di non fare una musica “semplice”, poiché non rispetta le strutture del tradizionale sistema musicale italiano. Gli Animal Farm Project lavorano insieme da 10 anni e hanno pubblicato nel 2009 già l’album Complicated Lines, in cui emerge soprattutto la mescolanza di diversi generi, senza identificarne uno specifico. Dopo aver perso qualche componente del gruppo e averne aggiunti di nuovi, come la cantante Barbara che scrive anche i testi dei brani, oggi la band è molto unita e pronta per farsi conoscere al grande pubblico. Intanto hanno guadagnato l’attenzione della società di management e promozione Aftersound, che le ha permesso di girare il video di The earth follows us con Stefano Poletti, il regista che ha lavorato per artisti come Baustelle e Nek. Impressionare, emozionare, farsi ricordare: questi sono gli obiettivi della band. Ma conosciamoli meglio e inquadriamo il loro ultimo lavoro:

Com’è nata The earth follows us? “La maggior parte dei nostri brani nasce da dei giri dei singoli della band , poi tutti insieme lavoriamo sulla stesura del brano . The earth follows us nasce da un riff di chitarra: il brano stava prendendo forma ma le sonorità non ci convincevamo, così abbiamo preso quel riff e l’abbiamo portato sulle tastiere. Da li in poi The earth aveva tutta un altro groove con melodie oniriche che prendono forma nonostante un tempo dispari per sfociare in distorsioni difformi”. Credete di poter colpire il grande pubblico con questo singolo e con il prossimo album in uscita? “Siamo ben consapevoli che nel nostro paese è veramente difficile farsi notare dalle masse, specialmente con un album con sonorità non proprio italiane; ma siamo altrettanto consapevoli di avere fatto un buon lavoro e proseguiamo per le nostra strada facendo anche scelte difficili: basta pensare che il nostro singolo The earth follows us è stato estrapolato dalla versione album che dura ben 6 minuti. Avendo già alle spalle un primo album, questo secondo album è più maturo?  “Sicuramente si , in questo album abbiamo curato ogni singolo aspetto , dalla stesura dei brani , ai suoni alla copertina ecc…” L’album conterrà canzoni sullo stile più melodico di The earth follow us, oppure ci saranno più pezzi rock? “L’album nel complesso risulta melodico, ma il marchio <<Animal>> è ben presente anche in questo album, mentre Complicated Lines era davvero un viaggio tra i vari generi musicali. In The earth follows us queste sfumature vengono dosate con molta più ponderatezza.” Com’è stato collaborare con Stefano Poletti? “Un solo aggettivo: impressionante. Tutti noi siamo stati catturati dalla professionalità di Stefano: più passavano le ore in sua presenza, più eravamo consapevoli che il video sarebbe stato un ottimo lavoro.” [Potete vedere il video cliccando qui] Credete che avere l’appoggio delle società Aftersound vi porterà lontano? “Non sappiamo dove ci porterà, ma siamo a conoscenza della professionalità che mette a disposizione per i propri artisti e lavora con loro in base alle loro esigenze. Senza l’Aftersound non avremmo fatto il video con Stefano, non avremmo avuto un ufficio stampa nazionale come la Ma9 Promotion e saremmo stati da soli a combattere questo sistema italiano.” Volete comunicare qualcosa con le vostre canzoni? “Vogliamo soprattutto emozionare.” Il 14 dicembre è la data zero del tour, come sarà il concerto? Cosa avete in programma dopo questa data? “Stiamo lavorando sul tour del disco, abbiamo appena accordato anche una data a teatro l’8 marzo a Bologna. Il 14 dicembre è una prova del nostro show, che porteremo in giro per l’Italia da febbraio in avanti. Effetti luce e video accompagneranno la nostra esibizione per cercare di dare al nostro pubblico non solo emozioni sonore ma anche visive. Siamo convinti che suonare bene non basta, il pubblico ha bisogno di ricordi e noi cerchiamo di lasciarglieli.”

Erica Balduini



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