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Intervista al blogger: Il mondo visto da quaggiù

Da Martatraverso

Questo capitolo delle interviste ai blogger mi sta particolarmente a cuore, perché l'autrice di questo blog è anzitutto un'amica. Anche se non l'ho ancora conosciuta personalmente, ci lega un'amicizia molto speciale, tanto che mi ha fatto l'onore di dedicarmi uno dei suoi ultimi post.
1- Quando e perché hai scelto di aprire il tuo blog?
Sono un’inguaribile sognatrice. Ho sempre sognato di scrivere un libro, uno di quelli che passano alla storia, e il blog mi sa di anticipazione di grandi idee. Nel 2009 dopo tanti tentativi ho iniziato a smanettare…per poi accantonarlo per due anni circa. Non avevo stimoli, era diventato un luogo un po’ falsato, non lo sentivo propriamente mio. Io stavo cambiando, stavo facendo i conti con me stessa e dovevo trovare il coraggio di venir fuori. Da qualche settimana ho ripreso a scrivere. Adesso sono io al 100%, senza sconti, senza dover piacere a nessuno. Prendere o lasciare.
2- Come mai hai scelto questo titolo?
Cercavo qualcosa che parlasse di me. Io vivo in un piccolo centro e mi sento spesso piccola come una
formichina. Vedo il mondo con occhi di chi, appunto, vive in un paese di meno di 15.000 anime,
incontaminato da tante brutture, dove tutti si conoscono e sanno tutto l’uno dell’altro, dove puoi lasciare la macchina tranquillamente senza paura che te la rubino e la bicicletta resta ogni sera sotto casa, anche se non metti la catena. Il mondo visto da quaggiù, da questo angolo di cielo, porzione di universo. Insignificante se vuoi…ma è il mio e per me è importante.
3- In due parole, di cosa parla il blog?
Il blog parla sostanzialmente di come io vedo la vita, della mia vita. Parla di omoaffettività, di
alimentazione vegan, di patologie autoimmuni, perché questi argomenti mi riguardano personalmente, e poi parla delle ingiustizie sociali a cui sono allergica. Non vuole essere uno spazio ‘culturale’, ma un luogo per riflettere su temi semplici ma caldi, con dei toni che sono spesso pacati ma diretti.
4- C'è un post che ritieni particolarmente rappresentativo e vorresti condividere con noi?
Si, uno degli ultimi che ho scritto, che si intitolaCHI SONO. Perché esprime perfettamente il salto di qualità che ho fatto con la mia vita… e fa, in modo schietto, una perfetta fotografia di me e del mio blog.
5- Qual è la più grande soddisfazione che hai ottenuto da quando hai aperto il blog?
La più grande soddisfazione? Ancora non molte…ricordo però il giorno in cui ho ricevuto 192 visite…  


6- Quali sono i 5 blog che non possono mancare nel tuo blogroll?
I 5 blog? Se te ne dico 4 va bene lo stesso?
In realtà ne seguo pochissimi…sono tutti blog ‘simpatici’, di gente simpatica a cui sono più o meno legata per vari motivi:
arielveganfashion.blogspot.com è di Ariella, blogger vegan, che è stata la mia guru quando ho iniziato a muovere i primi passi nel  mondo veg. 
provetecnichedisogni.blogspot.com e non dico perché lo seguo per evitare sviolinate. 
blog.libero.it/gruppoalidaquila, blog di un gruppo di omosessuali credenti che tentano di barcamenarsi tra l’Amore di Dio e i divieti della chiesa cattolica.
blog.libero.it/parolenondette, il blog di un giovane omosessuale credente, anche lui intento in un cammino di fede farcito di tanti no e di tanto dolore.
7- Social network: a quali sei iscritto? Li vivi come una proiezione della tua identità di blogger o
come qualcosa di distinto?

A dire il vero sono una schiappa…non sono una tecnologica (so usare appena il pc e il cellulare
purché intuitivo). Sono iscritta a facebook e lo vivo come una seconda casa. Non so se definirmi drogata di Fb, di certo sono sempre on line. Gli altri non li conosco e ho paura ad addentrarmi, perché potrei farmi risucchiare in men che non si dica.
8- Sogni di trasformare la tua passione in un lavoro? In caso affermativo, secondo te è realmente
possibile oggi vivere di scrittura?

Passione in lavoro? Magari! Ho sentito di gente che lo fa. So che all’estero ci sono persone che vivono
facendo questo lavoro. In Italia c’è chi arrotonda un po’. Se capissi come si fa mi piacerebbe quanto
meno arrotondare. Vivere di scrittura in Italia? Beh…non ci credo molto. Forse tra qualche anno.
9- Hai spiegato all'inizio perché hai iniziato. Ora ti chiedo: perché stai continuando?
Perché quando scrivo sul blog mi sento una scrittrice, mi sento un po’ rivoluzionaria, mi sento libera di poter esprimere il mio pensiero. Scrivo perché vorrei che chi, anche per sbaglio, si dovesse imbattere nel mio blog, ne esca con un sorriso, una voglia nuova di fare, una speranza di
cambiamento. È presuntuoso tutto questo? Si? Fa nulla.
10- In definitiva, cosa significa per te essere blogger?
Cosa significa per me essere una blogger? Perché lo sono? Dai, in un secondo di serietà posso dirti che per me blogger significa ‘fuori dal coro’, ‘sopra le righe’, perché il mio blog è dove io posso far fluire tutti i pensieri che nella testa sono confusi, dargli forma… quando mi penso blogger mi sento artista.


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