È difficile coltivare un proprio sogno e trasformarlo in realtà, soprattutto se si vive in una cittadina e il lavoro di tutti i giorni ruba tempo ed energie. Per Carlotta Fornara però tutto ciò è fattibile. Nata nel 1986 e cresciuta ad Arma di Taggia, ha iniziato a scrivere nel 2007 quando è uscito il suo primo giallo, La stanza dei sospetti, vincitore del premio “Il giallo ligure”. Tre anni dopo è stata la volta di Sola, romanzo sulla pedofilia e sulla violenza, e ora è arrivato nelle librerie il nuovo giallo, Vendetta, edito dalla libreria Atene di Arma. In tutta tranquillità, con il sottofondo del mare, abbiamo chiacchierato sul mondo dell’editoria e non solo, scoprendo che è possibile avere un’idea originale grazie ad un messaggio.
Domanda d’obbligo iniziale: da dove nasce la tua passione per la scrittura?
Io ho avuto una formazione tecnica, avendo frequentato l’istituto per ragionieri. La passione per la scrittura è nata qualche tempo dopo e le idee per i miei libri sono arrivate in modo casuale. Ad esempio per il primo libro tutto è nato da uno strano sms ricevuto sul mio cellulare.
Quanto è difficile farsi conoscere nel mondo dell’editoria, soprattutto se si viene da una piccola città come Arma?
Il mondo dell’editoria è simile a quello discografico: se non hai fortuna è difficile emergere. Inoltre è complicato farsi conoscere perché ho poco tempo a disposizione per le presentazioni, dovendo seguire anche il mio lavoro qui ad Arma.
Il genere del giallo ha delle regole particolari. Hai incontrato difficoltà nell’approccio con questo genere?
Sono consapevole che esistano delle regole ma ho sempre seguito l’istinto. Amo i thriller, siano essi film o libri e soprattutto voglio scoprire il colpevole grazie agli indizi disseminati nella storia. Seguendo questa idea ho sempre improntato i miei libri così, non svelando mai all’inizio il colpevole ma facendolo capire al lettore solo alla fine.
Quali progetti ci sono per il futuro?
Ho già scritto la continuazione di Vendetta, ma devo ancora revisionare il materiale. Si tratterà ancora una volta di omicidio.
Per concludere rivelaci i tuoi romanzi preferiti.
Credo che sia utile leggere molti gialli, soprattutto per non copiare storie già scritte. I miei autori preferiti sono Faletti e Stieg Larsson.
Ringrazio Carlotta per la disponibilità.
Articolo di Alessandra Coppo