A tutti voi, auguro ancora una volta una buona lettura (QUI trovate il mio usuale "Talking About..." dedicato ai ragazzi di Diramazioni ) e mi auguro che l'intervista sia di vostro gradimento.
Nick: Oggi intervistiamo gli illustratori Jessica Angiulli e Lucio Mondini.
Ragazzi è un piacere avervi come ospiti, gli appassionati vi conoscono col nome collettivo di "Diramazioni". Come prima domanda Vi chiedo se andrebbe di presentarvi ai lettori di Nocturnia.
Diramazioni: Grazie, è davvero un piacere anche per noi.
Diramazioni è composta da due illustratori, Jessica e Lucio (aka Vocisconnesse e Tryfar) e nasce come collaborazione creativa più di una decina d'anni fa, può essere considerato il nostro studio di illustrazione. Viviamo e lavoriamo insieme a Milano occupandoci sia di illustrazione che di grafica in diversi settori, ma il nostro preferito è quello editoriale, in particolare nell'ambito del "fantastico".
Il nome "Diramazioni" rimanda al concetto di idee, stratificazione di pensieri, ricordi, ramificazione, crescita ed ha anche a che vedere col processo creativo (da un'idea se ne possono generare molte altre, e da un esperimento avere vari risultati, così come da un'immagine si possono trarre diverse interpretazioni) e ricorda l'integrità degli alberi, un soggetto che ci piace molto.
Jessica Angiulli e Lucio Mondini
A.k.a "Diramazioni"
Nick: Quando è nata in voi la passione per l'illustrazione (ed anche per il fantastico) e quali sono stati gli illustratori che vi hanno affascinato maggiormente e che hanno contribuito a creare il vostro immaginario e la vostra poetica grafica? Naturalmente potete citare anche scrittori, registi , musicisti e tutto quello che vi venga in mente.
Jessica: non ricordo un momento preciso, direi che c'è sempre stata. Fin da piccola mi è sempre piaciuto disegnare e tutto ciò che era illustrato, meglio ancora se "fantastico".
Siamo influenzati dall'arte simbolista (ad esempio Bosch, Böcklin, Waterhouse, Delville, Redon) ed espressionista, dall'arte fantastica e simbolica di Remedios Varo e Leonora Carrington, ma in parte anche dalla fotografia e dal cinema (per esempio Jeunet e alcuni lavori di Gilliam, Fincher, del Toro), dalle animazioni dei fratelli Quay e Svankmajer, che crediamo abbiamo influenzato uno dei nostri illustratori preferiti: Dave McKean. Tra gli artisti e illustratori contemporanei che apprezziamo ci sono anche: Stasys Eidrigevicius, Spalenka, Shaun Tan, Octavia Monaco, Toccafondo, Gipi, Stefano Ricci.
Lucio: anch' io disegno sin da piccolo, ricordo che disegnare era uno dei miei "giochi/passatempo" preferiti.
Nick: Due momenti importanti per la vostra vita professionale: il momento in cui vi siete conosciuti ed il momento in cui avete deciso di cominciare a lavorare assieme
Diramazioni: Possiamo dire che questi due momenti coincidono quasi: ci siamo conosciuti intorno al 2000/2001, frequentavamo la stessa scuola di illustrazione, in due classi diverse. Avevamo praticamente gli stessi gusti sia in fatto di arte e illustrazione che di musica, e collaborare è stata una conseguenza naturale. Lucio ha finito la scuola un anno prima ed ha cominciato a lavorare come freelancer (dovrebbe essere tra il 2001 e il 2002), l'anno successiva abbiamo iniziato a collaborare come "Diramazioni" (di conseguenza abbiamo creato la prima versione del sito), inizialmente creando lavori personali e sperimentando a quattro mani, partecipando a dei concorsi, poi su progetti commissionati.
Nick. Siete conosciuti principalmente per il vostro lavoro come realizzatori di copertine. L'attività di copertinisti è stata una scelta voluta oppure una necessità ?
Diramazioni: E' stata una scelta, è proprio quello che volevamo fare e su cui vorremmo puntare, aumentando il numero di commissioni (speriamo!). Il settore dell'illustrazione editoriale è quello che ci interessa maggiormente, e che riflette le nostre passioni, per i libri e per il fantastico in particolare. Ci piace entrare nell'essenza di un racconto o comunque di un mondo raccontato a parole e cercare il più possibile di rappresentarlo visivamente. L'illustrazione è quindi una scelta, invece il lavoro prettamente grafico è stata più una necessità, che comunque abbiamo fatto con piacere e stimolo creativo, ma è fin dall'inizio l'illustrazione il nostro principale interesse e l'attività che vorremmo portare avanti.
Nick: La prima volta che ho sentito parlare di voi è stato all'epoca delle copertine per la Edizioni XII, in particolare apprezzai molto cover come quelle per I Vermi Conquistatori di Brian Keene e per Malapunta di Danilo Arona. A distanza di tempo cosa ricordate di quel periodo e di quella casa editrice?
Diramazioni: È stato un periodo molto intenso, si lavorava molto bene, con un gruppo di persone tutte molto competenti, disponibili e oneste. Abbiamo avuto l'occasione di imparare molto e di sperimentare diverse soluzioni illustrative e l'opportunità forse unica di cimentarci come Art Director, nonchè di conoscere diversi autori con cui collaboriamo tuttora, come Gigi Musolino e Samuel Marolla e di lavorare sui testi di autori come Keene e Arona. Se tutto si fosse evoluto nel modo giusto sarebbe stato l'ideale per un illustratore.
Nick: E cosa avete provato quando la XII ha chiuso?
Diramazioni: E' stato davvero un peccato, ci è dispiaciuto molto. Ma evidentemente doveva andare così: la piccola editoria è penalizzata nel panorama italiano e fa fatica ad andare avanti con le proprie forze. XII stava raggiungendo traguardi molto interessanti, e proprio nel momento di decollo e di maggiore interesse da parte dei lettori si è trovata costretta a chiudere. Non mancavano i clienti (lettori), non mancavano gli scrittori interessati a pubblicare con loro, e l'opportunità di portare in Italia lavori molto apprezzati all'estero, ma mancavano le principali risorse, come il tempo da dedicare ad un'esperienza così impegnativa.
Il ricordo è molto positivo, in particolare ci interfacciavamo direttamente con l'editore e autore Daniele Bonfanti, che ha sicuramente dato spazio al nostro lavoro con una certa apertura mentale e con cui c'è stata un'affinità di idee (infatti siamo rimasti in contatto).
Nick: In un certo senso l'esperienza della XII è stata continuata per un certo periodo da Mezzotints edizioni. In particolare che cosa avete realizzato per Mezzotints ?
Diramazioni: XII a nostro parere aveva (anche per risorse umani disponibili) un diverso approccio, completamente rivolto alla qualità ed anche alla sperimentazione (raccolte di racconti tematici illustrati come Archetipi, Carnevale ed altre idee che non si è fatto in tempo a realizzare). L'esperienza con Mezzontints è durata molto poco, abbiamo realizzato solo la copertina per “Non Toccatemi il Sangue” di Diana Lama. Attualmente collaboriamo con Acheron Books (www.acheronbooks.com), di cui fanno parte alcuni ex-soci di Mezzotints, e per la quale ci occupiamo delle copertine della collana horror, oltre ad aver realizzato il logo della casa editrice.
Nick: Come vi approcciate ad un libro per il quale dovete realizzare un illustrazione per la copertina di un libro? Ad esempio leggete prima il libro oppure no, ricevete indicazioni o procedete con la massima libertà ?
Diramazioni: Dipende, può variare in base alla richiesta del committente. Ma in genere leggiamo almeno una parte del libro, che può essere un estratto indicato dall'autore e particolarmente significativo (a volte, se c'è il tempo, anche tutto il testo). Se ci sono indicazioni particolari ne teniamo conto, qualche autore ha voluto dare dei suggerimenti, ma spesso abbiamo la possibilità di decidere in libertà.
Nick: Il vostro stile è un misto di tecnica pittorica e tecnica fotografica, in cui poi si notano diverse influenze, dal simbolismo al surrealismo fino all'espressionismo. Però in sostanza, voi come definireste il vostro stile?
Diramazioni: Esatto! Dobbiamo dire che hai osservato bene e hai occhio da intenditore :) Non tutti captano questo tipo di influenze, e sono proprio queste. Al di là di questo preferiamo non dare una definizione precisa al nostro stile, quello di captare l'immagine è un processo più intuitivo, che difficilmente è ben descrivibile con troppe parole.
Nick: In particolare che tecniche ( o quali programmi) prediligete per il vostro lavoro? E quanto ritenete sia importante la grafica 3D oggi per un artista?
Diramazioni: Di solito usiamo tecniche miste, che vanno da quelle materiche (per esempio acrilico, inchiostro, a volte collage, qualche volta anche piccole sculture fatte a mano con pasta modellabile) a quelle digitali (principalmente photoshop e fotografia). Ci sbizzarriamo anche con il recupero di materiali vecchi da scandire, usurati, le cui rovinature diventano interessanti textures o forme da rielaborare. Sinceramente non riteniamo fondamentale la grafica 3D, preferiamo un approccio più "tradizionale", anche se usiamo molto il digitale, ci piace però mantenere un effetto materico. Ma sicuramente quello del 3D è un campo che può dare più opportunità e se ben applicato anche risultati, soprattutto nell'ambito del cinema d'animazione. In ogni caso per il momento la grafica 3D vera e propria non ci compete. Secondo noi spesso il 3D crea un effetto "artificioso/legnoso", e bisogna essere davvero molto bravi per mascherarlo e rendere le immagini più "credibili/vive".
Nick: Una delle cose più complesse nella collaborazione tra disegnatori è l'incontro e la commistione di stili, tecniche e modalità di lavoro diverse. Nel vostro caso come gestite il vostro lavoro? Vi suddividete i compiti ?
Diramazioni: Non in maniera così netta, nel senso che entrambi possiamo fare le stesse cose in linea di massima. Però per esempio Lucio è più specializzato nella parte fotografica e Jessica in quella pittorica. Non abbiamo una vera e propria separazione di ruoli, che in qualche modo vanno a sovrapporsi, però soprattutto ultimamente, Jessica si dedica un po' di più alla parte materica e Lucio a quella digitale. In ogni caso di solito ci passiamo avanti e indietro il lavoro, quindi uno interviene su quanto fatto dall'altro finchè il risultato non ci soddisfa. Qualche volta richiede più lavoro e più tempo, altre volte invece così il tutto si semplifica e si ottimizzano i tempi.
Nick: Ci descrivete una giornata tipica di Diramazioni?
Diramazioni: Ce la prendiamo con calma! E dipende anche dagli umori della nostra gatta art-director :)
In realtà è difficile dire una giornata tipo dato che il nostro lavoro è al momento un po' frammentato, data la necessità di lavorare anche come grafici siamo spesso in balia dei clienti e dei flussi dei loro lavori; sicuramente se si riuscisse a lavorare di più come illustratori, si potrebbe strutturare la giornata diversamente, dividendola tra momenti "meditativi" o di ricerca ad altri più esecutivi. Inoltre abbiamo degli e-shop, che gestiamo nei momenti liberi, dove sono disponibili stampe dei nostri lavori e altro materiale creativo.
Lunettina la (bellissima ) gatta di Diramazioni
Non somiglia tantissimo alla mia Trixie ?
Nick: Domanda singola per Lucio: parlaci del tuo lavoro nel settore musicale.
Lucio: Essendo un appassionato di musica (specialmente alcune declinazioni di Heavy Metal) creare le copertine dei dischi mi è sempre sembrata una delle cose più interessanti e gratificanti (quando si usavano ancora le cassette, ero solito illustrare manualmente le mie copie, non ce la facevo ad avere una cassetta senza copertina!). Quindi nel tempo ho sempre cercato di rimanere in contatto con questo mondo e cercare qualche opportunità per cimentarmi effettivamente. All'inizio assieme ad altri amici ho fondato una label (trazeroeuno) per la quale ho curato tutta l'immagine sia per la l'etichetta che per i gruppi, ora, dopo diverse difficoltà la cosa si è un po' ridimensionata, la label ha preso il nome Bruma (brumamusic.tumblr.com) e collaboro con la più conosciuta Avantgarde Music. Come accennato sopra attualmente stiamo anche lavorando alla copertina di un disco , un'edizione particolare super limitata, questa volta a quattro mani (come Diramazioni) .
Illustrare partendo da materiale sonoro è per me davvero interessante perché si ha la possibilità di farsi suggestionare e guidare da un'espressione che non è completamente legata all'uomo (come la parola) ma che anzi in qualche modo è sempre presente e ci precede.
Nick: Domanda singola per Jessica: parlaci del tuo lavoro di illustratrice di Tarocchi
Jessica: Quello dei Tarocchi è un soggetto che mi ha sempre affascinato. L'opportunità pratica di lavorare su questo tema è stato un concorso indetto dalla casa editrice Hermatena (ora Museo dei Tarocchi), cui partecipai parecchi anni fa e fui più volte selezionata. Mi fu proposto di realizzare un intero mazzo in piena libertà in termini di interpretazione, testo e aspetto visivo (mentre il packaging fu curato dall'editore), che la casa editrice pubblicò nel 2006/2007 ed entrata a far parte della collezione del Museo dei Tarocchi: "Tarocchi di Connessione". Nel 2011 ho creato una nuova edizione, questa volta autoprodotta, le carte sono le stesse (22 Arcani Maggiori) ma con una variazione grafica sul retro della carta e packaging personalizzato, attualmente disponibile in poche copie sul mio e-shop. Il nome enfatizza l'idea di collegare simboli, figure, significati, ricordi, eventi, archetipi, che è tipica dei Tarocchi e più in generale del linguaggio visivo ed ho cercato di creare un sistema di significati interattivi, creando un'interpretazione personale dei classici Arcani (con influenze simboliste, onirico-surreali, mitologiche e fantastiche, pagane…).
Non è escluso che prima o poi nascano in collaborazione anche i Tarocchi di "Diramazioni" visto che anche a Lucio non dispiacerebbe lavorare su questa tematica.
Nick: Nel corso degli anni avete collaborato con diverse case editrici e riviste italiane ( le già citate ed. XII; Mezzotints, Terre di Confine, La Tela Nera; la RiLL e tante altre) e scrittori come Samuel Marolla. Secondo voi qual'è lo stato dell'illustrazione in Italia e quali sono le differenze di trattamento (anche economico) rispetto ad altri paesi?
Diramazioni: Questa è una domanda difficile, sia perché con altri paesi non abbiamo ancora avuto un numero significativo di esperienze, sia perché anche in Italia le cose possono essere molto diverse, a volte poi sembra di stare sempre lì a lamentarsi del proprio paese, ma effettivamente le difficoltà ci sono.
Al momento ci pare comunque che la difficoltà maggiore qui da noi sia quella di "fare impresa", nel senso che molti hanno provato o vorrebbero provare (anche noi nel nostro piccolo) a creare qualcosa, ma se non si ha una buona base economica alle spalle si va in contro a molti rischi, ad una paura di investire per poi non riuscire a raccogliere. Parliamo di attività "fatte bene" ovviamente, attività per le quali si ha un occhio di riguardo più per i contenuti e la sostanza che per l'aspetto commerciale (soprattutto inteso come: appiattire il prodotto per renderlo appetibile ai più, affrontare tematiche in modo superficiale). All'estero poi si ha la sensazione che si abbia meno paura di rischiare, fare cose diverse, di provare soluzioni nuove e strade meno battute, mentre in Italia spesso si segue ciò che va al momento (anche in ritardo ovviamente) e raramente si pianifica qualcosa che possa durare almeno per un certo arco di tempo (in un mercato saturo di uscite poi noi non capiamo come mai ci sia sempre una fretta esagerata, un corsa a pubblicare, pubblicare, pubblicare). Poi sicuramente all'estero cercano sempre (o molto spesso) le persone più adatte ad un certo lavoro o comunque di dare spazio a molti, in Italia invece sembrerebbe molto difficile "infilarsi" in certi settori, i grandi editori paiono impenetrabili e impermeabili a tutto un sottobosco italiano (scrittori, illustratori, traduttori…) che infatti alla fine preferisce tentare all'estero. All'estero ad esempio ci imbattiamo spesso in pubblicazioni molto curate, stranissime, di autori sconosciuti, spesso al primo libro, a dimostrare che i piccoli e medi editori hanno comunque un mercato e una capacità (anche economica) superiore di pubblicare materiali particolari.
Le piccole case editrici con cui abbiamo collaborato invece fanno del loro meglio, rimanendo oneste anche se per forza di cose con un occhio al risparmio, invece ci è capitato il caso di editori ben più grandi (italiani) che tentano di sfruttarti ed in qualche caso addirittura di non pagarti. Inoltre le cosiddette "prove" realizzate per editori esteri per esempio ci sono state pagate, mentre i committenti italiani tentano sempre di farle fare gratis (anche se si tratta di progetti editoriali di un certo livello). Ma non è detto che sia sempre così (speriamo). Poi ci sono anche progetti ben strutturati come la Acheron Books (tra i cui fondatori c'è Samuel Marolla) che potrebbe emergere anche da noi, puntando però inizialmente sempre sul mercato estero. I fondatori definiscono Acheron come una realtà nata per esportare nel mondo la speculative fiction italiana, incrociando la lingua inglese e il formato ebook, credendo fortemente nella qualità degli scrittori italiani del Fantastico (fantasy, fantascienza e horror), e ritenendo che l'editoria nazionale non investa a sufficienza o nel modo corretto su tale eccellenza.
Nick: Sono molto incuriosito dal vostro lavoro su The Illustrated Edgar Allan Poe, ce ne volete parlare?
Diramazioni: E' stata un'ottima esperienza. La Quarto children's Books di Londra ci ha contattato chiedendoci di realizzare prima delle prove di copertina (pagate), poi dopo una selezione tra diversi illustratori ci ha comunicato di averci scelti, quindi abbiamo illustrato l' intero libro: illustrazione di copertina, 23 illustrazioni e 6 pop-up che accompagnano quattro racconti di Poe (La Caduta della casa Usher, il Pozzo e il Pendolo, il Cuore Rivelatore e il Barile di Amontillado). Inoltre il titolo di ogni racconto è stato arricchito da un disegno di Tom Duxbury. La Quarto si è occupata del progetto, mentre poi il libro è stato pubblicato da Thunderbay Press (UK)/ Canterbury Classics. Siamo stati molto contenti perché si trattava di un'edizione molto particolare e curata, da collezione, un pop-up per adulti, di genere horror, un progetto davvero originale. Il soggetto dei racconti di Poe ci ha dato molta ispirazione, in ogni caso non siamo stati completamente liberi nella realizzazione, la casa editrice ha voluto indicarci quali passaggi illustrare e darci per alcune immagini delle indicazioni sul soggetto da illustrare. In linea di massima comunque c'è stato molto spazio per la creatività e la personalizzazione. Inoltre per i 6 pop-up il paper-engineer aveva già predisposto le "sagome" entro cui dovevamo in linea dì massima stare, quindi abbiamo potuto dedicarci unicamente alle illustrazioni, tenendo però conto di alcuni aspetti tecnici. Abbiamo dovuto un po' correre in certi momenti, perchè nonostante fosse un lavoro molto lungo c'erano determinate scadenze. Alla fine tutti sono rimasti molto soddisfatti e anche noi, quando abbiamo ricevuto il libro vero e proprio è stato emozionante.
Nick: Tra i vostri colleghi illustratori e copertinisti quali sono quelli che seguite con maggiore attenzione ed interesse?
Diramazioni: Mah, per la verità noi ce ne stiamo un po' appartati, non siamo sempre aggiornati sulle ultime novità, per così dire. Controlliamo sempre se Dave McKean produce qualcosa di nuovo. Tra gli illustratori italiani che ci avevano colpito c'è Stefano Ricci, apprezziamo anche Gipi che ormai è molto conosciuto e altri, alcuni già citati qui sopra (alla prima domanda).
Nick: Progetti futuri, a cosa state lavorando e cosa ci dovremmo aspettare da Diramazioni nel prossimo futuro?
Diramazioni: Stiamo lavorando ad un'edizione limitata "dipinta a mano" del disco Nortt per Avantgarde Music, nuovi progetti e idee nell'aria (a lungo termine): un progetto in collaborazione con Daniele, nuovi Tarocchi, dipinti a tema mitologico-arboreo (uomo verde). E poi speriamo che arrivino nuove proposte interessanti…
Nick: Bene ragazzi, è tutto. Vi ringrazio ancora per la vostra disponibilità. Nel salutarvi mi accomiato con la classica domanda finale di Nocturnia: esiste una questione che avreste affrontato con piacere, una domanda a cui avreste risposto volentieri e che io invece non vi ho rivolto?
Diramazioni: Le domande andavano benissimo così. Grazie a te!
sito: www.diramazioni.it
shop: www.diramazioni.etsy.com
blog: diramazioni.tumblr.com