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Intervista Dieci Coltelli con Tim Waggoner

Creato il 08 ottobre 2011 da Alessandro Manzetti @amanzetti
Intervista Dieci Coltelli con Tim Waggoner
Intervista Dieci Coltelli con Tim Waggoner:
Coltello 1) I nomi di almeno tre autori contemporanei di genere che scrivono meglio di te e perché
[Tim Waggoner] Ramsey Campbell, Laird Barron, Gary Braunbeck. Mi considero più un narratore che uno stilista della prosa, tutti e tre questi scrittori sono meravigliosi inventori di parole che scrivono in stile quasi poetico. Sono maestri nel creare stati d’animo e atmosfere. Ramsey e Laird propongono idee straordinariamente creative che trasferiscono il loro personale impulso nel genere horror. Gary è un maestro nel realismo del dialoghi, scava in profondità nel cuore dei suoi personaggi, facendoli vivere e respirare tra le pagine.
Coltello 2) Il momento o l’evento che ti ha fatto pensare (per un momento) di cambiare mestiere
[Tim Waggoner] Ai tempi in cui White Wolf Games pubblicava romanzi horror originali, mi hanno fatto una offerta per il mio romanzo The Harmony Society. E 'stato il primo romanzo in cui avevo utilizzato le tecniche e i temi sviluppati nei miei racconti horror, e questo rappresentava un rischio artistico per me. Ma White Wolf cambiò idea, dicendo che non ritenevano più adatto il libro ritirarono la loro offerta. Non ho mai saputo esattamente perché avessero cambiato idea, è stato un duro colpo. Non so se allora ho pensato di smettere di scrivere, ma ero sicuramente molto scoraggiato e depresso. Ma invece di rinunciare ho iniziato a scrivere la prima versione del mio romanzo urban fantasy Nekropolis, da cui poi è nata una serie di tre libri
Coltello 3) Quali compromessi hai dovuto accettare per motivi commerciali ?
[Tim Waggoner] Alcuni anni fa ho avuto l'opportunità di scrivere per Black Flame un romanzo originale da A Nightmare on Elm Street. La proposta iniziale trattava di Freddie Krueger che stava diventando di nuovo umano; anche se lui inizialmente sembrava godersi il ritorno alla mortalità, alla fine  cercava un modo per tornare nel regno del  sogno. Questa proposta era piaciuta molto alla redazione, tanto da mandarla a Newline Cinema per l'approvazione. Nel frattempo avevo iniziato a scrivere il libro. Ero arrivato a circa sessanta pagine del manoscritto quando venni a sapere che Newline aveva rifiutato la mia idea perché temeva che Freddie Krueger come essere umano avrebbe ricordato ai lettori che in origine era un molestatore di bambini e un assassino. Dato che Newline possedeva i diritti in esclusiva, non avevo altra scelta che accettare il loro giudizio. Così sono stato costretto a buttare via le sessanta pagine che avevo già scritto e iniziare una storia completamente nuova,  che è poi diventata il mio romanzo A Nightmare on Elm Street: Protégé.
Intervista Dieci Coltelli con Tim Waggoner
Coltello 4) Conta qualcosa vincere i premi letterari, aiuta a vendere?
[Tim Waggoner] Vincere un premio può certamente contribuire a rafforzare la fiducia di un autore,  vedendo riconosciuto il suo lavoro da colleghi e lettori. In termini di carriera, vincere un premio letterario importante può essere un utile strumento di marketing per concentrare l'attenzione su uno scrittore e il suo lavoro, ma alla fine penso che la risposta dei lettori dipenda più dalla storia in se stessa, a prescindere se possa aver vinto o meno un premio. Ma non fraintendetemi - sarei felice di ottenere tutti i premi letterari che volessero concedermi!
Coltello 5) Quando non riesci a scrivere, in quale modo preferisci deprimerti e a chi telefoni?
[Tim Waggoner] Quando ho difficoltà a trovare le idee per una storia o una scena, spesso parlo con la mia ragazza. Lei mi offre sempre un utile feedback, ma quello che mi serve davvero è qualcuno che mi stia ad ascoltare mentre io blatero sul progetto a cui sto lavorando. Di solito tirare fuori i problemi della storia stimola la mia mente a produrre idee, così riesco a uscire dal problema e a riprendere a correre. Quando non riesco a trovare qualcuno con cui parlare continuo a sgobbare sulla storia, magari prendendomi delle pause per andare in giro sulla rete, controllare la posta elettronica, ecc;  io spesso scrivo in un caffè libreria, così posso vagare per il negozio e guardare diversi libri, magari prenderne uno o due e leggere poche righe nella speranza che qualcosa inizierà a saltare nel mio cervello. A volte passo a lavorare da un progetto all’altro per stimolare il flusso creativo. E se tutto fallisce, spengo il computer e vado a fare qualcosa - qualsiasi cosa - che non ha niente a che vedere con la scrittura, per poi provare a scrivere di nuovo il giorno successivo.
Coltello 6) Cosa pensi quando leggi le classifiche di vendita di libri nel tuo paese?
[Tim Waggoner] Mentre, in un certo senso, l'elenco dei bestseller riflette ciò che un pubblico di massa acquista - di solito un mix di thriller, romance e romanzi mainstream – nell’altro riflette i libri sui quali gli editori sono disposti a tutto per entrare pesantemente sul mercato. Ho sentito una storia (che potrebbe essere falsa) che l'editore de Il Codice Da Vinci ha deciso di testare la teoria che si può costruire un best-seller promuovendolo con un piano di marketing massivo. Hanno scelto il romanzo di Dan Brown, hanno organizzato una incredibile promozione, e il libro ha debuttato sulla lista dei bestseller del New York Times. Non ho idea se questa storia è vera, ma certamente ci suggerisce che un "best seller" non è sempre ciò che sembra.
Intervista Dieci Coltelli con Tim Waggoner
Coltello 7) Cosa rimproveri all’editoria americana, quali sono i suoi limiti?
[Tim Waggoner] La natura dell’orientamento al mercato della editoria americana è il suo limite maggiore, almeno in senso artistico. La narrativa di genere in America vende meglio della narrativa letteraria, e all'interno della narrativa di genere vi è una serie di aspettative - se non proprio restrizioni - in termini di ciò che gli editori pensano che i lettori recepiranno o meno. Un sacco di fantascienza, fantasy, mystery, horror, e romance rientra dentro questi limiti e restrizioni, a volte fino al punto di vedere libri cloni l'uno dell'altro. Le piccole case editrici, soprattutto nel campo dell’ horror, hanno invece una gamma molto più ampia di contenuti, di stile e di approccio.
Coltello 8) Quante volte e perchè hai rifiutato di partecipare a un progetto no profit?
[Tim Waggoner] Non ho mai rifiutato, ma in realtà non mi è stato chiesto molto spesso di partecipare a progetti no-profit. Sono felice di partecipare quando il progetto è per beneficenza e aderisco volentieri anche se si tratta di un progetto interessante per me come artista. Altrimenti, preferisco evitare questo tipo di progetti. Spesso la ragione per cui alcuni progetti sono no-profit è perché sono gestiti da un hobbista e non da un editor professionista

Intervista Dieci Coltelli con Tim Waggoner

The Men Upstairs - in uscita a febbraio 2012 per Delirium Books (cover di Daniele Serra)


Coltello 9) La prima cosa che hai fatto dopo la firma di un importante contratto editoriale
[Tim Waggoner] Cerco di fare qualcosa di divertente per festeggiare, magari andare a mangiare in un bel ristorante o andare a vedere un film. Ma ormai ho pubblicato così tanti romanzi che, anche se sono felice ogni volta che firmo un nuovo contratto, non è più una nuova esperienza. Quindi, non sento il bisogno di indulgere in una grande festa. E 'semplicemente business.
Coltello 10) Ultima domanda: A chi (o cosa) lanceresti un coltello?
[Tim Waggoner] Sono una persona calma, razionale, non violenta, che non tirerebbe mai un coltello a nessuno. Almeno questa è la storia che ho intenzione di raccontare alla polizia quando verranno a bussare alla mia porta.
Intervista Dieci Coltelli con Tim Waggoner

Profilo dell'ospiteTim Waggoner ha scritto numerosi romanzi, due raccolte di racconti  e ha pubblicato oltre cento racconti, , novelle e saggi  nel genere horror, fantasy e thriller. Si è laureato alla Wright State University nel 1989. Ha lavorato come editor e reporter. Attualmente insegna scrittura creativa alla Sinclair Community College in Dayton, Ohio, e cura il corso di Writing Popular Fiction alla Seton Hill University. Alcuni dei suoi romanzi: Dying for It (2001) The Harmony Society (2003) Dark Ages: Gangrel. (2004) Nekropolis (2004) Defender: Hyperswarm (2004) Like Death (2005) Exalted: A Shadow Over Heaven's Eye (2005) A Nightmare on Elm Street: Protege (2005) Pandora Drive (2006) Darkness Wakes (2006) Cross County (2008) Last of the Lycans (2010). In uscita a febbraio 2012 per Delirium Books  il suo nuovo romanzo The Men Upstairs (cover realizzata da Daniele Serra)  Web Site
Intervista di Alessandro ManzettiHWA Co-ordinator Italy
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