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Scritto da Giorgio Riccardi
Esclusiva intervista di Letteratura Horror al grandissimo autore di best-seller Glenn Cooper. Leggi l'intervista anche in versione originale Quando è stato aperto il sito di
Letteratura Horror, certo, non ci saremmo mai aspettarti di poter intervistare nel giro di soli quattro mesi un grandissimo della letteratura mondiale come
Glenn Cooper, eppure la cosa è stata possibile grazie alla grande disponibilità dello scrittore americano autore di best-seller come
La biblioteca dei morti, Il libro delle anime, I custodi della biblioteca, Il marchio del Diavolo, La mappa del destino (solo per citarne alcuni, tutti pubblicati in Italia con
Editrice Nord) che ci ha dato l'onore di essere presente sulle nostre pagine rispondendo a queste nostre domande.Si ringrazia per la traduzione:
Federica Falaschi D) Glenn Cooper, Lei è un autore di successo, soprattutto in Europa e in particolar modo in Italia e, sempre l'Italia è spesso fonte di ispirazione per i suoi romanzi. Ci racconti il suo legame indissolubile con il nostro Paese.R) È vero che ho un legame speciale con i lettori italiani. Conosco abbastanza bene l’Italia per via dei miei affari e del mio lavoro scientifico, ma quando uscì La biblioteca dei morti l’Italia era solo uno dei più dei trenta paesi in cui il libro fu lanciato. Ora invece l’Italia è il primo in termini di vendite. Più la visito, più mi ispira e mi suggerisce storie che desidero raccontare. È la sua storia antica, la gente e la bellezza ovunque. Mi diverto anche a seguire le pazzesche vicende politiche. E credo anche che i lettori italiani si trovino in sintonia con i temi storici, religiosi e filosofici che tratto nei miei libri. Gli italiani sono lettori appassionati che apprezzo molto.
D) I suoi libri sono farciti di riferimenti all'archeologia, alla storia, alla medicina (essendo Lei laureto in archeologia e in medicina). Quanto ha influito la sua conoscenza multidisciplinare nella sua scelta del genere e degli argomenti trattati?R) Tutti gli autori vengono ispirati dalle loro esperienze passate. Dal canto mio, ho avuto la fortuna di avere un vario background accademico quindi è relativamente semplice per me trattare con autorità temi che conosco bene. Queste materie sono pozzi profondi a cui attingere.
D) La sua trilogia di Will Piper ha riscosso grande successo. Qual'è secondo Lei la ricetta di questo successo?R) Credo che alla gente piaccia
Will Piper perché è molto imperfetto eppure è capace di vincere le proprie debolezze e agire in maniera eroica. Alle donne europee piace perché è un “bad boy”. Alle donne americane invece – non piace molto. Credono che sia uno sciovinista e immagino che lo debba essere anche io!
D) Chi sono Will Piper e suor Elisabetta Celestino? Due personaggi tanto diversi, ma anche molto viciniR) Sì, sono ovviamente molto differenti ma anche simili. Entrambi perseguono ostinatamente la verità e hanno la forza interiore e l’intelligenza per superare grandi ostacoli. Questi sono i tratti universali degli eroi.
D) A quale suo romanzo si sente più legato?R) La mappa del destino (2011). Questo libro mi è molto caro perché il Paleolitico è un argomento che, da archeologo quale sono, mi ha sempre appassionato.
D) Già sta lavorando ad un nuovo romanzo?R) Ho appena finito un libro sulla resurrezione di Cristo e una moderna ricerca del Sacro Graal. Spero che sarà disponibile in Italia prima di Natale.
D) Lei è stato un medico e un direttore di azienda di successo, come mai ha deciso di intraprendere anche questa carriera di scrittore? Da dove nasce il suo amore per la scrittura?R) Ho cominciato a scrivere durante le scuole superiori ma è diventata una cosa seria intorno ai 30 anni. Ho scritto sceneggiature per oltre 20 anni, ne ho venduta qualcuna, ma non ho mai avuto molto successo con queste. Comunque, questo tipo di scrittura è stata una base eccellente per i miei romanzi.
D) ...e per il genere mistery-thriller-storico?R) A mio parere, i romanzi gialli possono riportare in vita la storia. Mi piace dare ai miei lettori accurate informazioni storiche impacchettate intorno a un buon giallo. Quando questo è fatto bene si può ottenere il meglio da entrambi i mondi.
D) Chi è stato il suo mentore e quali sono i suoi maestri?R) La mia unica guida è stata la lettura. Un numero infinito di libri. E autori che scrivono meravigliosamente come
John Steinbeck sono stati la mia più grande ispirazione.
D) Qual'è il miglior libro horror-thriller che abbia mai letto?R)
Shining di
Stephen KingD) E il peggiore?R) Non lo dirò mai!
D) Il nostro sito è seguono da molti aspiranti scrittori, che consiglio darebbe loro?R) Semplicemente continuate a scrivere. Ogni giorno. Possono volerci anni per imparare il mestiere. E leggere generi e autori diversi. Osservate come gli altri si avvicinano alla scrittura.
D) Pochi lo sanno, Lei è anche cittadino onorario di Solofra, come è nato questa iniziativa?R) Sono stato contattato da alcuni giovani di
Solofra tramite
Facebook e abbiamo cominciato una relazione online costruita sul loro interesse a restaurare il castello della città. A oggi ho visitato Solofra due volte e adoro la gente e lo spirito della città. È un posto meraviglioso.
D) In conclusione vuol dire qualcosa ai nostri lettori?R) Vorrei dire che apprezzo moltissimo il supporto dei miei lettori. Mi stimola a continuare a scrivere. E spero di tornare in Italia molto presto.
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