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Intervista Gastronomica a Davide Morosinotto

Da Anginapectoris @anginapectoris

Davide Morosinotto, classe 1980 nasce in provincia di Padova e fino alla maggiore età ha vissuto a Este, una cittadina fra i colli sempre in provincia di Padova. Vive da molti anni a Bologna, dove lavora come giornalista e traduttore. Laureato in Scienze della comunicazione con una tesi su Philip K. Dick, grandissimo appassionato di fantascienza. Nel 2004 è arrivato in finale al premio Urania.

Intervista Gastronomica a Davide Morosinotto

Davide Morosinotto

Da alcuni anni si è dedicato alla letteratura per ragazzi: nel 2011ha pubblicato Il libero regno dei ragazzi(Einaudi Ragazzi) eMaydala Express(Piemme), scritto a quattro mani conPierdomenico BaccalarioLa notte dei biplani è il primo romanzo che pubblica con Fanucci Editore.

Ed anche Davide, come  Francesca Battistella ed Elvira Seminara  da me intervistate è presente con la sua opera Il libero regno dei ragazzi (Edizioni EL, Einaudi Ragazzi and Emme edizioni, 2011). nei 10 romanzi che hanno preso parte  alla seconda edizione di Industry Books, in partnership con l’ IBF il rights centre del Salone Internazionale del libro di Torino e che si avvale della collaborazione dell’Associazione Calipso, dell’AIE, dell’ANICA e dell’APT, nell’ambito di una giornata interamente dedicata ai fruttuosi scambi tra due industrie culturali come quelle dell’editoria e dell’audiovisivo che sempre più assiduamente si incontrano con ottimi risultati.

Angie:  - Quanto conta una buona alimentazione per il tuo lavoro?
Davide: – Moltissimo. Nel senso che io e i miei colleghi “immergenti” organizziamo sempre le nostre riunioni al ristorante. A pancia piena arrivano le idee migliori.

Angie:  – Nel lavoro che svolgi ti sei mai ispirato a qualcosa di gastronomico?
Davide: – Io scrivo libri per ragazzi e il gusto, i cibi e le bevande, sono importanti per stimolare la fantasia e dare la sensazione di essere davvero nel mondo del romanzo.

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Maydala Express

Per questo cerco sempre di inserire qualche piatto tipico dei luoghi in cui sono ambientate le mie storie. Ad esempio in “Maydala Express”(Piemme Battello a vapore, scritto con Pierdomenico Baccalario) abbiamo inserito addirittura il menu di un famosissimo ristorante.

Angie:  – Cosa significa per te mangiar bene?
Davide: – Per molti anni ho avuto un’alimentazione abbastanza sregolata e frettolosa, a causa degli impegni di studio e di lavoro, ma soprattutto della pigrizia. Negli ultimi tempi sto cercando di ritagliarmi sempre il tempo per cucinare e mangiare qualcosa di buono: ovvero che abbia ingredienti sani e il giusto equilibrio tra verdure, carni, pasta e pane…

Angie:  – Le  tue  esperienze artistiche e lavorative?
Davide: – Sono nato nel 1980, e più o meno otto anni dopo ho deciso che un giorno sarei diventato uno scrittore. Da allora oltre a leggere più libri possibile ho anche provato a scrivere racconti e romanzi, e a partecipare a concorsi. Sono arrivato in finale di qualche premio importante, come il Campiello Giovani nel 1997 o il premio Urania nel 2004. Alcuni anni dopo ho vinto il Mondadori Junior Award e ho pubblicato così il mio primo romanzo, un fantasy per ragazzi che si chiama “La corsa della bilancia”. Dopo quel primo libro ne sono seguiti alcuni altri, “Maydala Express” “Il libero regno dei ragazzi” (Einaudi Ragazzi), oltre a un romanzo di fantascienza per adulti che è uscito a settembre per Fanucci e si intitola “La notte dei biplani”.

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…ebbene si’ sono un ghost writer e sono fiero di esserlo…

In realtà ho scritto anche parecchi altri romanzi, sette o otto, ma sulla copertina non c’è il mio nome… Ebbene sì, sono un ghost writer. E sono fiero di esserlo.

Angie:  – Hai  un ristorante o un locale dove preferisci andare a mangiare? Se sì, dove?
Davide: – Più di uno, a dire la verità. A Bologna, la mia città adottiva, appena posso faccio un salto allaSpaccanapoli: un posto alla buona dove si mangia una pizza eccezionale… e gigantesca, il che non guasta mai.
Mentre adesso sono appena tornato dalla fiera del Lucca Comics & Games, dove ho fatto onore come sempre alla fantastica carne della Griglia di Varrone.

Angie:  – Sei mai stato a dieta?
Davide: – Parecchi anni fa ho avuto qualche problema con la bilancia. Ora cerco di stare attento…

Angie:  – Meglio carne o pesce?
Davide: – Sono veneto, quindi carne. Non che il pesce non mi piaccia, eh.

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Millefoglie

Angie:  – Se fossi un dolce, quale sareste?
Davide: – Una millefoglie. Tanti strati.

Angie:  – Vino?
Davide: – Rosso. Ho un debole per l’Amarone(quando posso permettermelo) e per i vini del sud, Aglianico eSalice Salentino ePrimitivo

Angie:  – Il tuo punto debole
Davide: – Me ne vengono in mente almeno una decina, ma cerco di tenerli segreti il più possibile.

Angie:  – Nel tuo frigo che cosa non manca mai, e nella dispensa?
Davide: – In frigo mozzarelle e pomodori, nella dispensa il barattolo del caffè. Cerco di tenerne sempre una bella scorta, senza caffè non riesco a ragionare.

Angie:  – L’aspetto che più ti  attira  del  fare da mangiare e se c’è un piatto che ti piace cucinare di più in assoluto?
Davide: – Cucinare secondo me è un momento sociale, un rito per stare con le persone a cui tengo. Bisogna avere tempo, stappare una bottiglia di vino, poi cominciare a preparare e intanto raccontarsi le ultime novità, muoversi con calma sgranocchiando magari uno stuzzichino e aspettando che la cena sia pronta.
Forse proprio per questo mi piace preparare carne e pesce alla griglia, all’aperto.

Angie:  – E quello che ti piace mangiare?
Davide: – Tutte le cose buone.

Angie:  – Come ti definiresti a tavola?
Davide: – Soddisfatto. Non perché sono goloso (e lo sono), ma perché di solito è il momento di maggior relax della giornata, quello dedicato alle chiacchiere, alle persone.

Angie:  – La colazione ideale e quella che invece normalmente fai
 

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Caffè e tiramisù…colazione ideale…

Davide: – La colazione perfetta per me è una tazza di caffè espresso forte e senza zucchero, accompagnato da una fetta di tiramisù del Pompi (dove fanno il tiramisù più buono di Roma e, credo, del mondo intero).
Siccome non vivo più a Roma da un po’, la mia colazione tipica è una tazza di caffè della moka, sempre senza zucchero, e una di quelle tristissime brioche del supermercato.

Angie:  – Di cosa sei più goloso? e cosa proprio non ti piace?
Davide: – La pizza è la mia debolezza. Invece non sopporto i formaggi stagionati.

Angie:  – La cucina e’ fatta anche di profumi, essenze, odori, ne hai uno preferito?
Davide: – Pepe. Basilico. Negli ultimi tempi metterei dappertutto la menta fresca.

Angie:  – Limone o aceto?
Davide: – Né uno né l’altro, se possibile.

Angie:  – Non puoi vivere senza…
Davide: – Una montagna di libri da leggere.

Angie:  – Esiste un legame tra cucina e sensualità? Che cosa secondo te conta di più nel sedurre una donna? Una buona cena, o anche il saper cucinare?
Davide: – Credo che il legame ci sia, eccome: sono due dei grandi piaceri della vita.
Secondo me per sedurre l’ideale è cucinare insieme. E se la fase di preparazione va come dovrebbe, poi magari…

Angie:  – Una tua ricetta per i miei lettori
Davide: – Pasta avocado e zucchine (piatto tipico per quando vengono gli amici a cena e

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Pasta avocado e zucchine

non ho molto tempo per spignattare).

Si fa un soffritto di scalogno non troppo carico, si rosolano le zucchine tagliate a rondelle fino a cottura, aggiungendo basilico abbondante.
Si cucina la pasta aggiungendo all’acqua anche una busta di zafferano per darle un colore brillante.
Al termine si scola e si fa saltare la pasta in padella per una manciata di secondi insieme alle zucchine e a una crema preparata schiacciando un avocado con un goccio di succo di limone, pepe e sale.

Angie:  – L’ultimo libro che hai letto?
Davide: - Incontro nell’abisso di James White. Buona vecchia fantascienza anni ’60.

Angie:  – Il pezzo musicale che mette in moto i succhi gastrici…
Davide: – “Il ballo di San Vito” di Capossela. Salsicce, fegatini, viscere alla brace…

Angie:  – Hobby?
Davide: – Andare in giro in moto, anche d’inverno.

Angie:  – Se fossi un personaggi mitologico chi saresti?
Davide: – Non credo di avere la stoffa per fare l’eroe, o la divinità.

Angie:  – Qual è il sogno più  grande?
Davide: – Continuare a fare quello che sto facendo adesso. Viaggiare, leggere, inventare storie…

Angie:  – Cosa ti dicono più spesso?
Davide: - “Vieni all’aperitivo stasera?”. E di solito rispondo di sì.

Angie:  – Ti fidanzeresti con una cuoca?
Davide: – La mia ragazza cucina in modo eccezionale.

Angie:  – Un piatto della tua infanzia
Davide: – La pearà, una salsa di pane e midollo che serve per accompagnare il lesso ed è un piatto tipico di Verona.
E le lasagne con il ragù e la besciamella, che però in veneto si chiamano “pasticcio”. Chissà perché.

Angie:  – Oggi si parla di federalismo. Secondo te, esiste anche in cucina?
Davide: – In Italia ogni regione (e a volte ogni provincia o città) ha le proprie tradizioni e i propri piatti tipici. Ma il bello della cucina è che unisce, non separa. Non mi piacciono le divisioni.

Angie:  – Quale piatto eleggeresti come simbolo dei 150 anni dell’Unità d’Italia?
Davide: – Forse è una risposta banale, e forse è giusta proprio per questo: la pizza margherita. D’altronde fu creata proprio per festeggiare la regina d’Italia nella sua prima visita a Napoli.

Angie:  – Dopo la cucina italiana, c’e’ ne qualcuna internazionale che preferisci? Se si’, quale?

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Cucina giapponese

Davide: – Adoro la cucina giapponese, a parte il sushi. Mi piace provare cibi nuovi, quindi in realtà potrei fare un elenco bello lungo e con alcune sorprese. Ad esempio, in Finlandia fanno il salmone più buono del mondo.

Angie:  – A quali altri progetti ti stai dedicando in questo periodo?
Davide: – Ho appena finito di scrivere un romanzo fantastico ambientato nel Medioevo, in una città dal fascino irresistibile. Tra poco partirò per un lungo viaggio e ho un nuovo romanzo da scrivere finché sarò lì, è già da molto tempo che raccolgo i materiali preparatori e studio, ormai i tempi sono maturi per iniziare

Angie:  – Come definiresti il tuo carattere, da un punto di vista prettamente gastronomico?
Davide: – Aglio, olio e peperoncino.

Angie:  – A che piatto paragoneresti Berlusconi? e Di Pietro?
Davide: – Di Pietro secondo me è una zuppa rustica.
Berlusconi mi ricorda quel pezzo di formaggio che si aggira da mesi nel mio frigo: non era buono neanche prima, ma adesso è pure scaduto quindi sarebbe ora di….

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Davide Morosinotto

Angie:  – La cucina ti ha mai tradito?
Davide: – Beh, se non si sta attenti fa ingrassare. Ci vuole moderazione.

Angie:  – Se dovessi riassumere la tua filosofia di vita?
Davide: – Cercare di far le cose per bene, tutte, al meglio delle mie possibilità.

Angie:  – classica domanda alla Marzullo: Fatti una domanda e datti una risposta.
Davide: – Ora che l’intervista è finita, che cosa farai? Non vedo l’ora di spegnere il computer e leggere qualche fumetto.


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