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Intervista Gastronomica a Giuliana Covella

Da Anginapectoris @anginapectoris

La comune amica Francesca Battistella, che avevo gia intervistato, è stata il tramite della nostra conoscenza, poi, ho convinto la bella Giuliana a rispondere alle mie domande e lei ha accettato di buon grado, il risultato, è stata una divertente intervista, in cui tra le altre cose, mi confessa di essere golosa di pastiera…

Intervista Gastronomica a Giuliana Covella

Giuliana Covella

Giuliana Covella, classe 1972, è nata a Napoli, dove si è laureata in Lettere Moderne all’Università degli Studi Federico II. Giornalista professionista, è stata redattrice del quotidiano “Napolipiù-La Verità”, ha collaborato col “Roma” ed attualmente scrive per “Il Mattino”. “Otto centimetri di morte” è la sua prima opera letteraria.

Angie: – Quanto conta una buona alimentazione per il tuo lavoro?
Giuliana: – Moltissimo. Perché il nostro lavoro è stressante per definizione e ci porta spesso a saltare pasti o caricare l’organismo di cibi sbagliati.

Angie: – Hai mai scritto ispirandoti a qualcosa di culinario?
Giuliana: – Sì, per amore…

Angie: – Cosa significa per te mangiar bene
Giuliana: – Vivere amando il proprio corpo.

Angie: – Le tue esperienze lavorative?
Giuliana: – Sono una giornalista professionista e…stressata! Scrivo per il quotidiano Il Mattino, per i settimanali Gente e Io Donna. Ed ho scritto un libro. Adesso sto per finire il secondo.

Angie: – Se non avessi esercitato la professione che svolgi attualmente
cosa ti sarebbe piaciuto fare?
Giuliana: – L’insegnante. Adoro stare a contatto con i giovani e provare a insegnare loro che la cultura non è solo quella dei libri.

Angie
: – Hai un ristorante o un locale dove preferisci andare a mangiare?
Giuliana: – Ultimamente il Morrigan, un ristopub che sta al Vomero. Ma adoro anche la pizza e la cucina tipica che amo gustare da Umberto in via Alabardieri, a Napoli.

Angie: – Sei mai stata/o a dieta?
Giuliana: – Praticamente…da una vita! È la mia fissa mantenere la linea, non essend

Intervista Gastronomica a Giuliana Covella

Torta Caprese

o Giuliana: – decisamente altissima.

Angie
: – Meglio carne o pesce?
Giuliana: – Decisamente pesce.

Angie
: – Se fossi un dolce, quale saresti?
Giuliana: – Una caprese. Invitante, ma calorica!

Angie
: – Vino?
Giuliana: – Non sono una gran bevitrice. Ma se sono in compagnia un goccio lo assaggio.

Angie
: – Il tuo punto debole
Giuliana: – I dolci.

Angie
: – Nel tuo frigo che cosa non manca mai, e nella dispensa?
Giuliana: – In frigo non manca mai lo yogurt. In dispensa biscotti secchi.

Angie: – L’aspetto che ti attira di più del fare da mangiare e se c’è un
piatto che ti piace cucinare di più in assoluto?
Giuliana: – Se sto ai fornelli e accanto a me c’è l’uomo che amo. Spaghetti con le vongole.

Angie: – Quello che ti piace mangiare?
Giuliana: – Mozzarella e pomodori.

Angie
: – Come ti definiresti a tavola?
Giuliana: – Eh..una buongustaia, ahimé!

Intervista Gastronomica a Giuliana Covella

Pastiera Napoletana

Angie: – Di cosa sei più golosa? e cosa proprio non ti piace?
Giuliana: – Adoro la pastiera. Odio la verza.

Angie: – La cucina e’ fatta anche di profumi, essenze, odori, ne hai uno preferito?
Giuliana: – Il profumo del basilico e del pane fresco.

Angie: – Caffè?
Giuliana: – Non potrei vivere senza.

Angie
: – Non puoi vivere senza…
Giuliana: – Senza amare.

Angie: – Esiste un legame tra cucina e sensualità? Che cosa secondo te
conta di più nel sedurre una donna? Una buona cena, o anche il saper cucinare
Giuliana: – Secondo me, sì, esiste. L’eleganza e i dettagli nel preparare un piatto per una donna che si vuole sedurre.

Angie: – Una tua ricetta per i miei lettori
Giuliana: – Tagliatelle con peperoni gialli e rossi, peperoncini verdi tagliati a listarelle, qualche pomodorino ciliegino e panna da cucina.

Angie: – L’ultimo libro che hai letto?
Giuliana: – L’inizio del buio di Veltroni.

Angie: – Il pezzo musicale che ti mette in moto i succhi gastrici…
Giuliana: – Stupendo di Vasco Rossi

Intervista Gastronomica a Giuliana Covella

Venere

Angie: – Un film?
Giuliana: – Eyes wide shut

Angie
: – Hobby?
Giuliana: – Lettura e viaggi

Angie: – Se fossi un personaggio mitologico chi saresti?
Giuliana: – Venere, e scusate se è poco!

Angie: – Dici parolacce?
Giuliana: – Sì, ma solo tra colleghi.

Angie: – La frase che dici più spesso?
Giuliana: – Non si può dire.

Angie: – Cosa invece ti dicono più spesso?
Giuliana: – Che sono ansiosa.

Angie: – Qual è il tuo sogno più grande?
Giuliana: – Avere un bimbo un giorno.

Angie: – Qual è la cosa che ti fa più arrabbiare
Giuliana: – La falsità.

Angie: – Ti fidanzeresti con uno/a chef?
Giuliana: – Se mi affascina, sì.

Angie: – Un piatto della tua infanzia
Giuliana: – Riso al sugo.

Angie: – Oggi si parla di federalismo. Secondo te, esiste anche in cucina?
Giuliana: – Beh, sì, considerato che ogni regione ha le sue specialità.

Angie: – Quale piatto eleggeresti come simbolo dei 150 anni dell’Unità d’Italia?
Giuliana: – Ovviamente, la pizza Margherita.

Angie: – Dopo la cucina italiana, c’e’ ne qualcuna internazionale che preferisci? Se si’, quale?
Giuliana: – Quella spagnola.

Angie: – Come definiresti il tuo carattere, da un punto di vista
prettamente gastronomico?
Giuliana: – Camaleontico.

Intervista Gastronomica a Giuliana Covella
Se dovessi riassumere la tua filosofia di vita? “Credere nei sogni. Quelli non muoiono mai, per fortuna.”

Angie: – A quali altri progetti ti stai dedicando in questo periodo?
Giuliana: – Nuovo libro. Ma la cucina non c’entra.

Angie
: – A quale piatto paragoneresti Berlusconi? e Di Pietro?
Giuliana: – Berlusconi alla panna montata, che si scioglie in fretta. Di Pietro a un casatiello, apparentemente tutto d’un pezzo.

Angie: – La cucina ha mai deluso le tue aspettative??
Giuliana: – Qualche volta sì, specie se il ristorante era quello sbagliato.

Angie: – Se dovessi riassumere la tua filosofia di vita?
Giuliana: – Credere nei sogni. Quelli non muoiono mai, per fortuna.

Angie: – Classica domanda alla Marzullo: Fatti una domanda e datti una risposta.
Giuliana: – Che vuoi fare da grande? Quando lo diventerò ci penserò seriamente.


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