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Omar di Monopoli
importante, ed il buon Omar di Monopoli lo troviamo anche nelle pagine della libera enciclopedia dove potrete informarvi sul “chi, come e quando“, ma il mio personale consiglio, è una visita al suo personalissimo blog dal titolo sartoris
Classe 1971, bolognese di nascita, Omar Di Monopoli vive in Puglia, a Manduria.
Ha firmato la sceneggiatura di La caccia prodotto da Edoardo Winspeare.
Nel 2008 vince il Premio Kihlgren Opera Prima – Città di Milano.
Ha pubblicato per Isbn nel 2007 Uomini e Cani (opzionato dal regista Fabrizio Cattani che ne sta realizzando una versione cinematografica con Sergio Rubini protagonista) e nel 2008 Ferro e Fuoco.
Nel 2010 per la medesima casa editrice è uscito La legge di Fonzi, terzo capitolo di questa ideale trilogia neo-western. Anche di questo libro sono stati ceduti i diritti di sfruttamento cinematografico e il TORINOFILMLAB I FILM DEL PROGRAMMA “DAL LIBRO ALLO SCHERMO””>TorinoFilmLab ne ha inserito il trattamento all’interno di un programma di lavoro, affidando alla giovane regista Gaëlle Denis le sorti della pellicola
Gaëlle Denis
attualmente in fase di pre-produzione
Scrittore, grafico e sceneggiatore. Da anni lavora nel mondo della piccola e grande editoria.
Angie: – Quanto conta una buona alimentazione per il tuo lavoro?
Omar: – Immagino si debba rispondere che la buona alimentazione conta a prescindere, ma personalmente non sempre sono così attento come vorrei…
Angie: – Nel lavoro che svolgi ti sei mai ispirata/o a qualcosa di gastronomico?
Gastronomia pugliese
Omar: – Be’, il posto in cui vivo, la Puglia, è terra di sapori antichi e mediterranei. Direi che gusto e cucina sono normale alimento di ogni attività creativa, da queste parti, anche in maniera inconsapevole…
Angie: – Cosa significa per te mangiar bene?
Omar: – Assaporare nella giusta misura i frutti della propria terra, ma, ribadisco, personalmente qualche volta eccedo: sono golosissimo di dolci…
Angie: – Le tue esperienze lavorative?
Omar: – Da anni lavoro nella comunicazione: sono grafico, scrittore e sceneggiatore. Ho pubblicato tre romanzi e sto lavorando al prossimo; miei racconti e articoli sono usciti in antologie, blog, quotidiani nazionali e riviste letterarie…
Omar di Monopoli
Angie: – Hai un ristorante o un locale dove preferisci andare a mangiare? Se sì, dove?
Omar: – Ho un bel po’ di bettole in cui sono solito recarmi, ma non sono un esperto: una pizza, quando è buona, mi soddisfa come il piatto del miglior gourmet…
Angie: – Ti piace invitare amici a cena o a pranzo, o sei più spesso invitato?
Omar: – Invitato, direi, avere ospiti mi piace ma spesso mi comporta anche una certa ansia: sono molto geloso dei miei spazi…
Angie: – Sei mai stato a dieta?
Omar: – Di continuo, ma senza esagerare. La mia dieta consiste nel cercare di controllarmi (riuscirci poi è un altro discorso)…
Angie: – Meglio carne o pesce?
Omar: – Pesce, ma con la pasta…
Angie: – Se fossi un dolce, quale saresti?
Pasticciotti leccesi
Omar: – Cannoli siciliani, of course, ma anche i classici pasticciotti leccesi sono eccezionali…
Angie: – Se fossi un ingrediente?
Omar: – Mmh, la farina: nasce tutto da lì…
Angie: – Vino, e in quale ti identifichi caratterialmente?
Omar: – A casa mia fanno bene il Primitivo (sono di Manduria) quindi la risposta è facile…
Angie: – Il tuo punto debole?
Omar: – Avere troppi punti deboli…
Angie: – Nel tuo frigo che cosa non manca mai, e nella dispensa?
Frisella pugliese con pomodoro
Omar: – Tonno, pomodori, origano e friselle pugliesi…
Angie: – L’aspetto che più ti attira del fare da mangiare e se c’è un piatto che ti piace cucinare di più in assoluto?
Omar: – Sono un cuoco piuttosto “basico” ma adoro i gamberi con le tagliatelle e i peperoni (una ricetta di famiglia, penso poco ortodossa).
Angie: – E quello che ti piace mangiare?
Omar: – Mi piacciono tutti i piatti mediterranei, amo la mozzarella (ma non i formaggi) e
…nutro un fiero amore per gli zuccheri…
poi, ribadisco, nutro un fiero amore per gli zuccheri…
Angie: – Come ti definiresti a tavola?
Omar: – Buona forchetta ma con parsimonia (anche perché sono un jogger dilettante)…
Angie: – La colazione ideale e quella che invece normalmente fai
Omar: – Prima due fette di pane con la marmellata e un succo di frutta, da qualche mese ho imparato a scaldarmi un croissant e un bel caffè nero…
Angie: – Di cosa sei più goloso? e cosa proprio non ti piace?
Omar: – Purtroppo ho una ripulsa fisica per i formaggi (lo so, non va bene per un
Taralli al finocchio
meridionale). Però mi fai felice col pesce, e i taralli al finocchio mi mandano ai pazzi…
Angie: – Che ne pensi dei prodotti surgelati, che dimezzano il tempo in cucina?
Omar: – Sono abituato ai cibi freschi perché vivo in provincia, però hai ragione, i surgelati ti salvano dall’arrivare tardi agli appuntamenti…
Angie: – La cucina e’ fatta anche di profumi, essenze, odori, ne hai uno preferito?
Omar: – Aglio, cipolla e basilico mi ricordano la mamma, che è mancata qualche mese fa,
Olio d’Oliva
però sono affezionato all’odore dell’olio d’oliva perché mi lega alla mia terra…
Angie: – Limone o aceto?
Omar: – Limone…
Angie: – Non puoi vivere senza…
Omar: – Il cinema, internet, e ovviamente la carta stampata…
Angie: – Dici parolacce??
Omar: – Sempre!
Angie: – La parola che dici piu’ spesso?
Omar: – Cazz..
Angie: – Esiste un legame tra cucina e sensualità? Che cosa secondo te conta di più nel sedurre una donna? Una buona cena, o anche il saper cucinare?
Omar: – Esiste un legame evidente ma non sono un integralista di questa prospettiva. Se mi capita di essere in qualche maniera “seduttivo” è solo grazie all’empatia che si crea con la partner, sia in cucina che altrove…
Angie: – Una “fantasia erotico gastronomica”?
…la panna si presta a molte speculazioni…
Omar: – Be’, la panna si presta a molte speculazioni…
Angie: – Hai mai conquistato qualcuno cucinando??
Omar: – No, non necessariamente…
Angie: – Hai mai utilizzato l’ambiente cucina per scrivere e lavorare?
Omar: – Mi distrae troppo…
Angie: – La verve letteraria, lo stimolo per incominciare a raccontare, avviene a pancia piena o a digiuno?)
Omar: – Rigorosamente a digiuno: a pancia piena si è già in totale fase estatica!
Angie: – Preferisci di più il dolce o il salato quando sei preso dal tuo lavoro?
Omar Di Monopoli
Omar: – Come ho già detto prediligo il dolce ma mentre sono alla tastiera devo dire che il salato chiama a raccolta le idee…
Angie: – Hai qualche episodio legato al cibo da raccontare? O una cosa carina e particolare che ti è successa?
Omar: – La convivialità è l’essenza di tutte le mie amicizie più sincere, e le migliori risate della mia vita le ho fatte a tavola…
Angie: – Vai spesso a pranzo/cena fuori, se si’ che tipo di locale prediligi?
Omar: – Posti non troppo illuminati né affollati. Cucina tipica. Musica bassa. Possibilità di sentirsi a proprio agio, senza fastidi…
Angie: – Che fai dopo cena?
Omar: – Se resto a casa leggo, guardo qualche serie televisiva o un film, altrimenti quando sono fuori… dipende dalla stagione. Passeggiare in bella compagnia nelle sere di luglio dalle mie parti è una esperienza rigenerante…
Angie: – L’ultimo libro che hai letto?
Omar: – Il Sospetto di Percival Everett
Angie: – Il pezzo musicale che mette in moto i succhi gastrici…
Omar: – Ascolto ogni genere di musica. Direi un bel blues…
Angie: – Hobby?
Omar: – Resistere…
Angie: – Se fossi un personaggio mitologico chi saresti?
Minotauro
Omar: – Non saprei. Un minotauro, forse…
Angie: – Qual è il sogno più grande?
Omar: – Devo rispondere come Miss Italia? La pace nel mondo…
Angie: – Cosa ti dicono più spesso?
Omar: – Smettila…
Angie: – Ti fidanzeresti con una cuoco/a?
Omar: – Ho avuto una fidanzata cuoca. Ho già dato…
Angie: – Un piatto della tua infanzia
Omar: – Pollo con le patate. Un «must» a casa Di Monopoli
Angie: – C’è un piatto che non hai mai provato e che vorresti assaggiare?
…la polenta. Sembrerà strano ma non l’ho mai provata…
Omar: – La polenta. Sembrerà strano ma non l’ho mai provata.
Angie: – Oggi si parla di federalismo. Secondo te, esiste anche in cucina?
Omar: – Macché, la cucina dovrebbe unire, non “federare”
Angie: – Quale piatto eleggeresti come simbolo dei 150 anni dell’Unità d’Italia?
Omar: – Maccheroni al pomodoro, non c’è bisogno nemmeno di dirlo…
Angie: – Dopo la cucina italiana, c’e’ ne qualcuna internazionale che preferisci? Se si’, quale?
Omar: – Mi è piaciuta una volta una festa a base di cucina senegalese. Davvero buona.
Angie: – A quali altri progetti ti stai dedicando in questo periodo?
Omar: – Da più di un anno stiamo allestendo le riprese per il film tratto dal mio primo romanzo, UOMINI E CANI, ma il momento è complicatissimo e i finanziamenti ogni tanto scompaiono…
Angie: – Come definiresti il tuo carattere, da un punto di vista prettamente gastronomico?
Omar: – Curioso ma con riserve (sono meridionale, non dimentichiamolo!)
Angie: – A che piatto paragoneresti Berlusconi, Renzi, Mario Monti, Vendola, Bersani, Beppe Grillo?
Omar: – Tutti allo stesso modo: una grande insalata, abbastanza amara.
Angie: – La cucina ti ha mai tradito?
Omar: – No, ma la cuoca spesso…
Angie: – Se tu dovessi abbinare una pietanza a ogni personaggio del tuo romanzo, quali sceglieresti?
…direi che comunque prediligerei una cucina brulla e arcaica, come le vicende letterarie che cerco di allestire.
Omar: – Troppi personaggi: direi che comunque prediligerei una cucina brulla e arcaica, come le vicende letterarie che cerco di allestire.
Angie: – Quale personaggio del tuo libro potrebbe essere “la mela proibita”?
Omar: – Nel mio primo libro la protagonista Milena ha tutte le caratteristiche di una “mela proibita”. In quelli successivi in qualche maniera la figura ritorna con altre fattezze. Il concetto è fondamentale, insomma…
Angie: – Prova a descrivere il tuo romanzo – o parti di esso – con metafore culinarie, tipo “nutrimento dell’anima”.
Omar: – L’intera trilogia “western-pugliese” di cui sono autore è stata definita un gumbo (piatto tipico del sud degli USA) a causa dell’eccesso di sapori piccanti insiti nelle mie pagine. Direi che «gumbo esistenziale» calza a pennello…
Angie: – Se tu dovessi scegliere uno scaffale di supermercato (o altro negozio simile), dove immagineresti collocato il tuo libro? E perché?
…Vicino ai pomodori pelati, forse. Perché i miei libri sono decisamente pulp (polposi)
Omar: – Vicino ai pomodori pelati, forse. Perché i miei libri sono decisamente pulp (polposi)
Angie: – Stai pensando alla trama da mettere su carta, sei preso dal vortice dell’ispirazione: dove ti percepisci? (es. in un agrumeto, in un campo di pomodori, in una distesa di mais, in un vigneto ecc.)
Omar: – Vigneto, ma anche campo sterminato di grano (che fa tanto Stephen King!)
Angie: – “Panem et circenses”. Sostituisci ai giochi da circo i libri. Cosa ti evoca a livello sensitivo e immaginifico?
Omar: – Di libri mi piace parlare a tavola, magari a fine pasto. Centellinando un amaro a un ammazzacaffè. Però è importante saper scindere le due cose. La cucina non deve necessariamente essere “celebrale”…
Angie: – quale attore sceglieresti per ricoprire il ruolo del protagonista del tuo libro? E di qualcuno dei “secondari”?
Uomini e cani
Omar: – Be’, il cast del film è già stato selezionato (Fabrizio Cattani alla regia e Sergio Rubini tra gli interpreti)
Angie: – Se dovessi riassumere la tua filosofia di vita?
Omar: – Se c’è una cosa che va fatta, state sicuri che troverò il modo di rimandarla all’infinito…
Angie: – classica domanda alla Marzullo: Fatti una domanda e datti una risposta.
Omar: – La domanda è: riuscirò a sottrarmi a una domanda di questo genere? La risposta è ovviamente NO!