Magazine Cucina

Intervista Gastronomica a Silvia Zucca

Da Anginapectoris @anginapectoris

Quando ho proposto a Silvia Zucca il mio questionario gastronomico, l'ho un po' spaventata, be' quasi quaranta domande, non è facile, soprattutto perche' alla vigilia di un esordio letterario, c'e' sempre tanto da fare, ma la nostra Silvia mi ha messo in contatto con il suo ufficio stampa e con la solerte Barbara Trianni, che nel giro di poco mi ha fatto pervenire debitamente compilato il test, e le domande a cui non ha risposto sono state solamente due, per il resto è stata grandemente esauriente nonche' divertente, come daltronde lo è Alice, la protagonista del suo libro.
Cominciamo col dire che i diritti di questo romanzo sono stati venduti in ben 15 paesi prima della pubblicazione, e già si dice in giro, che il suo romanzo sia candidato a divenire il bestseller del 2015.
Un'altra cosa che me l'ha resa particolarmente simpatica all'istante, è il fatto che Silvia ami i gatti come me, ma prima di passare all'intervista, per incuriosirvi di piu' vi lascio visionare il sito ed il book trailer

Angie: - Hai un ristorante o un locale dove preferisci andare a mangiare? Se sì, dove
Silvia: - Da un amico, che da poco ha aperto un'enoteca qui a Milano, Taglieri & Bicchieri.

Angie: - Sei mai stata/o a dieta?
Silvia: - Praticamente ho digiunato dai 14 ai 22 anni. Ora sto tentando di rimettermi al pari.

Angie: - L'aspetto che più ti attira del fare da mangiare e se c'è un piatto che ti piace cucinare di più in assoluto?

Silvia: - In realtà mi viene in mente quello che mi attira di meno... che è lavare i piatti. Ma, a parte gli scherzi, il mio cavallo di battaglia è l' Os Bus, l' osso buco alla milanese. E mi piace cucinare per condividere, quindi leggere negli occhi dell'altro che il piatto che gli ho fatto gli piace.

Angie: - La cucina e' fatta anche di profumi, essenze, odori, ne hai uno in particolare che preferisci ed uno che non ti piace proprio?

Silvia: - Potrei uccidere per il pane appena sfornato. Per l'odore che proprio non mi piace, mi devo ripetere, ma è proprio il kebab, non lo sopporto.

Angie: - Il condimento della tua insalata: limone, aceto o...?
Silvia: - Aceto balsamico. A ettolitri. Come se piovesse.
Angie: - Non puoi vivere senza...
Silvia: - I miei gatti! (o era anche questa una domanda di cucina?)

Angie: - Una "fantasia erotico gastronomica"?

Silvia: - Ho sempre adorato i cosciotti che Asterix e compagnia si divoravano alla fine delle loro avventure. Ecco, lo so che è strano, e non pensare sia una specie di perversione, non lo è assolutamente, ma sentire raccontare dall'uomo che frequento che da bambino sognava anche lui, come me, di addentare quel cosciotto sprofondandoci i denti... Ecco, quando è successo che ci siamo raccontati questa fantasia gastronomico-infantile, ci siamo guardati entrambi in estasi e ci siamo baciati senza soluzione di continuità. Evviva Asterix!

Angie: - Hai mai conquistato qualcuno cucinando??

Silvia: - Galeotta fu la mia cheesecake, in effetti...

Angie: - Il pezzo musicale che mette in moto i succhi gastrici...


Silvia: - La cavalcata delle Valchirie, mi sa tanto di gente che si abbuffa.

Angie: - Un piatto della tua infanzia

Silvia: - I pisarei e fasò!

Angie: - Oggi si parla di federalismo. Secondo te, esiste anche in cucina?

Silvia: - Lì in effetti deve. Anche se non disdegno la cucina fusion, ogni tanto.

Angie: - Quale piatto eleggeresti come simbolo dei 150 anni dell'Unità d'Italia?
Silvia: - Forse una tranquilla pasta al pomodoro può mettere d'accordo tutti quanti.

Angie: a quale piatto paragoneresti Renzi?

Silvia: - La ribollita...?

Angie: - Se tu dovessi abbinare una pietanza a ogni personaggio del tuo romanzo, quali sceglieresti?
Silvia: - Cielo, sarebbe una cosa tipo La grande abbuffata! Nel mio romanzo ci sono parecchi personaggi, ognuno con le sue caratteristiche... Vediamo, Alice potrebbe essere una patatina fritta: difficile stufarsi, una tira l'altra.
Davide sarebbe una chianina, un bel pezzo di manzo che hai voglia di mangiarti in un sol boccone, ma è molto impegnativo.

Angie: - Il sapore delle tue parole?
Silvia: - Cioccolato al sale rosa dell'Himalaya.

Angie: - Tre aggettivi per definirti come uomo/donna:
Ironica, logorroica, romantica...

Angie: - Le donne secondo te, sono piu' brave degli uomini a scrivere? e ad affontare il tuo stesso genere letterario?

Silvia: - Be' essendo il genere di cui scrivo descritto come "femminile" azzarderei un sì per la seconda. Quanto alla prima domanda, non c'è un meglio o peggio ci sono autori bravi, sia uomini che donne, e autori pessimi, sia uomini che donne anche loro.

Angie: - in conclusione, una tua ricetta per i miei lettori

Silvia: - Va be' vi svelo la mia proverbiale cheesecake...

Biscotti Digestive, da ridurre in briciole.
Burro da sciogliere e unire al composto di biscotti, che poi viene steso e pressato come fondo.
Mascarpone - Philadelphia - Ricotta a cui unire zucchero q.b. (da assaggiare a piacere) e uovo (uno o due anche qui a scelta).
Una volta pronta la poltiglia (ehm... il composto) di formaggio, zucchero e uova, lo si versa sopra quello dei biscotti e lo si inforna per circa una ventina di minuti (poi dipende dall'altezza della torta).
Ehm... ovviamente evviva la precisione e i dettagli, vero?


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