Achille Elio Stanziano
Elio, come me e’ un appassionato di cucina, ed il nostro incontro in rete nasce appunto da questa passione, notevole contributo, ha dato alla mia storica rubrica Mangiare Bene , adesso possiamo svelarlo, il cuciniere mascherato , chi altri era se non lui, sotto mentite spoglie?
Nel 2007 pubblica Obiettivo San Diego un avvincente thriller edito da Robin.
Angie: – Quanto conta una buona alimentazione per il tuo lavoro?
Elio: – Ovviamente molto: una buona alimentazione è importante non solo per il lavoro, anche per la vita
Angie: – Hai mai scritto ispirandoti a qualcosa di culinario?
Elio: – Sì, una volta, insieme ad un’amica: ci assegnarono il tema:”La cucina negli scritti di Italo Calvino”. Detesto Calvino, e, quindi, mi ispirai alla cucina messicana, che detesto del pari… Poi l’editore fermò la collana, giusto prima di esaminare il nostro manoscritto… Festeggiai con un sontuoso bucatino alla matriciana…
Angie: – Cosa significa per te mangiar bene
Elio: – Significa alzarsi da tavole più contento di quando ci si è seduti…
- Elio con sua moglie Marina
Angie: – Le tue esperienze lavorative?
Elio: – Dirigente industriale, settore aeronautico, ho avuto la fortuna di lavorare in molti Paesi anche non proprio… dietro l’angolo! Ho sempre portato con me, rientrando in Italia, ricette che mi erano particolarmente piaciute. Ieri sera, per esempio, ho preparato (con successo!) per gli amici di un torneo di burraco, la Shuba, insalata russo-ucraina di verdura ed aringhe…
Angie: – Hai un ristorante o un locale dove preferisci andare a mangiare?
Elio: – Certo! Io sono un cliente fedele, se il cibo è buono, l’oste gentile ed il conto ragionevole!
Angie: – Se sì, dove?
Elio: – A Napoli, ovviamente (vivo lì il 60% dell’anno), ma anche ad Itri, nel basso Lazio. Ed ho ricordi bellissimi di posti assai interessanti a Torino (una delle città dove si mangia meglio), Foggia, Mesagne (vicino Brindisi), Tel Aviv, San Diego, Mosca… quando trovo un buon ristorante ci resto … affezionato!
Angie: – Sei mai stato a dieta?
Elio: – Sì, e pure di recente. Persi 6 chili. Una tristezza! Mi mancano come delle persone di famiglia!
Angie: – Meglio carne o pesce?
Elio: – Qui non si butta niente! Ditemi chi c’è ai fornelli e risponderò a questa domanda!
- La Pastiera napoletana
Angie: – Se fossi un dolce, quale saresti?
Elio: – La pastiera
Angie – Vino?
Elio: – Il Negramaro
Angie: – Il tuo punto debole
Elio: – Le signore che amano la buona tavola
Angie: – Nel tuo frigo che cosa non manca mai, e nella dispensa?
Elio: – Nessun gentiluomo degno di questo nome può fare a meno di formaggi assortiti (dallo stracchino al gorgonzola) e di cipolle di Troppa, sempre a portata di mano
Angie: – Qual è il piatto che ti piace cucinare di più in assoluto?
Elio: – Il sartù di riso: è pieno, intenso, complesso, vario, profumato, appagante!
Angie: – E quello che ti piace mangiare?
Elio: – Il casatiello napoletano: dicono sia “pesante”. Sciocchezze! Le stesse malelingue direbbero che una notte con Penelope Cruz possa essere micidiale per le coronarie!
Angie : – Come ti definiresti a tavola?
Elio: – Un gourmet, ovviamente
Angie: – Di cosa sei più goloso? e cosa proprio non ti piace?
Elio: – I primi piatti italiani: dalle fettuccine alla bolognese, alla pasta ca’norma, ai Manfredi con la ricotta, ai ravioli alla salvia… insomma tutte!!!
Detesto il fegato: da quello alla veneziana al paté de fois gras.
Angie: – La cucina e’ fatta anche di profumi, essenze, odori, ne hai uno preferito?
Elio: – Quello di quando nel forno c’è il casatiello che comincia a dorare…
Angie: – Non puoi vivere senza…
Elio: – Vino rosso pugliese e formaggi
Angie: – Che cosa secondo te conta nel sedurre una donna? Una buona cena, o anche il saper cucinare
Elio: – Saper cucinare, ovviamente!
Angie: – Una tua ricetta per i miei lettori
Elio: – Zucchini freschi, tagliati a dadini, una padella con olio extravergine ed un aglio tagliato a pezzi grossi. Far imbiondire l’aglio, toglierlo, ed, in quell’olio, friggere (in modo non aggressivo, dolce dolce…) gli zucchini. Quando saranno ben coloriti, toglierli e lasciar riposare l’olio con qualche foglia di menta fresca ed il sale. Bollire gli spaghetti e versarli (ancora un po’ da cuocere) nell’olio con la menta. Mantecare con altra mentuccia ed un altro spicchio di aglio spremuto. Servire caldo, con parmigiano o cacioricotta.
Angie: – L’ultimo libro che hai letto?
Elio: – Il “filo che brucia” di Jeffery Deaver: un autore di thriller che ho scoperto da poco, ma sono già al quarto libro suo che leggo, davvero con piacere…
Angie: – Il pezzo musicale che ti mette in moto i succhi gastrici…
Elio: – “satisfaction” dei Rolling Stones
Angie: – Hobby?
Elio: – Fotografia, scrittura, bricolage ed. ovviamente la mia adorata cucina!
Angie: – Qual è il tuo sogno più grande?
Elio: – Dimostrare che l’equazione di Einstein E=mc2 è sbagliata! Così tornerebbero possibili i viaggi nello spazio….
Angie: – Cosa ti dicono più spesso?
Elio: – “Non rompere!” ma, in questi ultimi tempi, sto troppo spesso in famiglia!
Angie: – Ti fidanzeresti con una cuoca?
Elio: – Si, se fosse una donna interessante e sexy… tanto a cucinare ci posso sempre pensare io!
Elio, versione bel tenebroso
Angie: – Un piatto della tua infanzia
Elio: – Il capretto al forno con le patate ed il suo sugo sui bucatini: quello di mia nonna era mitico!
Angie – Oggi si parla di federalismo. Secondo te, esiste anche in cucina?
Elio: – In cucina esiste solo la comunità delle cose buone. Che è democratica (anche cibi semplici possono essere deliziosi), affratellante (a tavola si diventa tutti fratelli – se il cibo è buono), pacifica (davanti ad una buona tavola, chi ha voglia di lanciarsi bombe che non siano alla crema?)
Angie: – Quale piatto eleggeresti come simbolo dei 150 anni dell’Unità d’Italia?
Elio: – La Pizza Margherita, ovviamente: che altro?
Angie: – Dopo la cucina italiana, c’e’ ne qualcuna internazionale che preferisci? Se si’, quale?
Elio: – Due anni vissuti in Francia non mi lasciano dubbi! Quella francese!
Angie: – Come definiresti il tuo carattere, da un punto di vista
prettamente gastronomico?
Elio: – Aperto alle più varie esperienze