Antonio Maresca ”aka” Antonello
Con Antonello ci conosciamo da un bel po di tempo ed abbiamo condiviso un po di esperienze legate al mondo del web, lo viviamo nella stessa maniera e condividiamo la stessa visione di idee sul pianeta internet.
Per saperne di più su di lui vi invito a dare uno sguardo al suo sito personale, Antonello è un web coaching, e l’incipit della sua presentazione dice tanto sulle sue competenze riguardo la rete italiana:
Mi chiamo Antonio Maresca (”aka” Antonello) e dal 1997 mi occupo di nuove tecnologie ed in particolare dell’affascinante mondo Internet.
Angie: – Quanto conta una buona alimentazione per il tuo lavoro?
Antonello: – Una buona alimentazione è fondamentale per il benessere psico-fisico in generale ed ha enormi ricadute sull’efficienza lavorativa. Il problema è che con i ritmi lavorativi e le continue trasferte si fa fatica a tenere la rotta
Angie: – Hai mai pensato, quando scrivi, di ispirarti alla cucina ed alla gastronomia?
Antonello: – Si certo, una volta ho scritto un post intitolato “lo sciu’ di zio Tonino” … ah dimenticavo per i non partenopei lo sciù è il bignè, ma già chiamarlo così mi cambia il gusto!
Angie: -Ma cosa significa per te mangiar bene
Antonello: – Significa seguire poche e precise regole. Non sono un fautore delle diete rigide ma consiglierei [agli altri visto che predico bene e razzolo malissimo] di darsi delle norme elementari di “igiene” nutritiva
Angie: -Le tue esperienze lavorative?
Antonello: – Mmh … faccio prima a dire cosa non ho fatto! A parte l’ironia presuntuosa direi che ho sempre fatto le cose per passione. Nella mia vita lavorativa due sono le tappe più importanti. Un primo ventennio dedicato ad una videoteca che ha lasciato il testimone all’attuale attività di consulenza e formazione web marketing nel 1997.
Angie: -Hai un ristorante o un locale dove preferisci andare a mangiare?
Antonello: – Si mi affeziono alla cucina ma soprattutto ai gestori. A Sorrento amo andare al Buco, del mitico Peppe Aversa, al Leone Rosso di Tonino Maresca e dall’Antico Francischiello dell’amico d’infanzia Francischiello. Ora mi sono trasferito in Umbria, a Montecchio di preciso, e li non riesco a rinunciare alla tagliata di Angelo della Padella alla Brace.
Angie: -Sei mai stato a dieta?
Antonello: – Ci ho provato ma i ritmi lavorativi non sono degni alleati.
Angie: -Meglio carne o pesce?
Antonello: – Pesce
"Sciù" al cioccolato
Angie: – Se fossi un dolce, quale saresti?
Antonello: – lo sciù di zio Tonino
Angie: – Vino?
Antonello: – Bevo volentieri ma non sono affatto un intenditore anche al ristorante annuso il vino e gli faccio prendere aria con un fare esperto … tutta scena
Angie: – Il tuo punto debole
Antonello: – I dolci e la pasta … in tutte le salse
Angie: – Nel tuo frigo che cosa non manca mai, e nella dispensa?
Antonello: – Non manca mai il parmigiano e nella dispensa deve esserci tassativamente pasta di gragnano e olio umbro
Angie: – Qual è il piatto che ti piace cucinare di più in assoluto?
Antonello: – Spaghetti con le vongole
Angie: – E quello che ti piace mangiare?
Spaghetti con le vongole
Antonello: – Spaghetti con le vongole :
Angie: – Come ti definiresti a tavola?
Antonello: – Moderatamente ingordo. Curioso il giusto ma non rischio quando ho fame!
Angie: – Di cosa sei più goloso? e cosa proprio non ti piace?
Antonello: – Ripeto ai dolci non so dire di no anche se non c’è più posto nello stomaco. Non amo l’aglio e la cipolla … anche se sono consapevole della loro necessaria presenza. Per questo in alcuni piatti l’accetto.
Angie: – La cucina e’ fatta anche di profumi, essenze, odori, ne hai uno preferito?
Antonello: – Amo il profumo della cucina in generale. Non so dirti cosa in particolare ma una cucina “vissuta” e “profumata” mi ricorda le giornate trascorse ad osservare mia madre cucinare per decine di persone.
Angie: – Non puoi vivere senza…
Antonello: – Il pan di Spagna
Angie: – Che cosa secondo te conta nel sedurre una donna? Una buona cena, o anche il saper cucinare
Antonello: – Per conquistarla una buona cena al ristorante con un vino generoso e “complice”. Per non perderla è meglio che tu sappia cucinare
Angie: – Una tua ricetta per i miei lettori
Antonello: – Ti sorprenderò nel dirti che amo puntare sui prodotti e sulla qualità. Prova a fare una pasta in bianco senza la pasta di Gragnano [quella vera] l’olio giusto ed un parmigiano stagionato 30 mesi e mi dirai
Angie: – L’ultimo libro che hai letto?
Antonello: – Marketing 3.0 … mmh deformato dal mio lavoro
Angie: – Il pezzo musicale che ti mette in moto i succhi gastrici…
Antonello: – Purtroppo ascolto poca musica e non ho mai legato il cibo alla melodia
Angie: – Hobby?
Antonello: -Amo lo sport da osservatore, in particolare il basket
Angie: – Qual è il tuo sogno più grande?
Antonello: – Morire sereno
Angie: – Cosa ti dicono più spesso?
Antonello: – Mi dicono che sono troppo suscettibile. Invecchiando cerco di migliora
La pizza margherita
re anche perché le cose che mi fanno star male diventano sempre di meno.
Angie: – Ti fidanzeresti con una cuoca?
Antonello: – Certo, anzi credo che mia moglie avrebbe potuto fare la cuoca con successo
Angie: – Un piatto della tua infanzia
Antonello: – Pasta e patate
Angie: – Oggi si parla di federalismo. Secondo te, esiste anche in cucina?
Antonello: – Certo ed è giusto così. Siamo la nazione dei campanili e dei prodotti tipici che sono la vera peculiarità. Amo scoprire le tipicità che ogni territorio, con orgoglio, ci regala
Angie: – Quale piatto eleggeresti come simbolo dei 150 anni dell’Unità d’Italia?
Antonello: – Sarò scontato ma la Pizza margherita è e sarà l’emblema della nostra nazione
Angie: – Dopo la cucina italia, c’e’ ne qualcuna internazionale che preferisci? Se si’, quale?
Antonello: – Non saprei dirti. Viaggio tanto in Italia ma mi muovo male nel mondo [non volo con piacere]
Angie: – Come definiresti il tuo carattere, da un punto di vista prettamente gastronomico?
Antonello: – Socievole e conviviale. Non ho mezzi termini, la buona cucina la si deve sempre dividere con gli altri.