Intervista Gastronomica ad Umberto Napolitano

Da Anginapectoris @anginapectoris

Umberto Napolitano, lo ricorderete tutti, per successi come Ora il disco va (1976), Oggi settembre26 (1976, 2°classificato alla “Gondola d’oro” di Venezia), Con te ci sto (1977, finalista al Festival di San Remo), Amiamoci (1977, 3° classificato al “FestivalBar”), Hey musino (1978), Come ti chiami (1978), Bimba mia (1978, finalista al Festival di San Remo), Mille volte ti amo (1981, nuova partecipazione al Festival di San Remo). Canzoni che ricordano la mia gioventù e, che spesso riascolto volentieri grazie a youtube, ma grazie a Facebook ho avuto modo di reincontrare virtualmente l’idolo della mia adoloscenza, e, che molto gentilmente si è reso disponibile a concedermi una intervista gastronomica.

Umberto è presidente dell’Associazione Famiglie d’Italia ed ha un suo Blog che aggiorna personalmente.

Umberto Napolitano

Angie: – Quanto conta una buona alimentazione per il tuo lavoro?
Umberto: – E’ importante, perché un buon inizio è il giusto carburante per mettersi in moto. La mia colazione è rappresentata da uno yogurt,un caffè e due fette biscottate, a volte con uno strato di marmellata

Angie: – Hai mai pensato, nel tuo lavoro, di ispirarti alla gastronomia?
Umberto: – Beh, proprio alla gastronomia no, ma l’alimentazione per è importante e ne studio caratteristiche ed effetti, specialmente affrontandoli in un blog, www.famiglied’itamia.it ,del quale sono il titolare

Angie:- Ma cosa significa per te mangiar bene
Umberto: -  Mangiare bene, mangiare sano è alla base della nostra esistenza, perché … noi siamo ciò che mangiamo.

Angie:- Le tue esperienze lavorative?
Umberto: – Io e mia moglie, abbiamo un paio di volte gestito dei ristoranti, o meglio … aperte le attività, fatte funzionare molto bene, grazie ai sani principi gastronomici e gestione del personale e della clientela, e poi vendute  per colpa della mia carriera musicale che mi portava sempre lontano … lasciando le responsabilità maggiori a mia moglie. Però, le persone che ci subentravano erano all’altezza ed il lavoro precedente non veniva sprecato.

Angie:- Hai un ristorante o un locale dove preferisci andare a mangiare? Se sì, dove?
Umberto: – Non esattamente … il ristorante mio preferito è quello casalingo, dove, a volte, mi diletto anch’io

Angie:- Sei mai stato a dieta?
Umberto: – Mi ci metto almeno 2 volte all’anno per smaltire gli eccessi causatimi da una mia preferenza per carboidrati rappresentati soprattutto da succulenti primi.

Angie:- Meglio carne o pesce?
Umberto:- Entrambi, nelle giuste quantità e proporzioni  sono essenziali nella dieta di noi onnivori umani: Il pesce è preferibile alla carne in quanto ha meno grassi saturi … ma entrambi vanno accuratamente scelti perché, purtroppo, soffrono dei mali del millennio: il pesce l’inquinamento, e la carne gli allevamenti selvaggi e senza scrupoli, con eccesso di ormoni e farine sospette

Profiteroles

Angie:- Se fossi un dolce, quale saresti?
Umberto: – Un profiterole, che se anche posso apparire a volte nero fuori … sempre bianco e candido all’interno

Angie:- Vino?
Umberto: – Una buona malvasia, mia madre è di Lipari, da gustare sorseggiandola magari inzuppandogli dei cantucci, ma sempre  mai esagerandone nell’abuso

Angie: – Il tuo punto debole
Umberto: -  Eh … a volte mi alzo la notte e con il mio barboncino Ginger non riusciamo a superare le tentazioni offerte da un frigorifero solo apparentemente dormiente e … sempre pronto a soddisfarti sadicamente se non ti sai trattenere

Angie:- Nel tuo frigo che cosa non manca mai, e nella dispensa?
Umberto: -  del buon parmigiano, mai aggredito … ma sempre assaggiato, della buona insalata, visto che abbiamo la possibilità di usufruire di un piccolo orto personale, yogurt, budini alla soia e, purtroppo … pochi salumi, per un occhio sempre vigile al colesterolo

Angie:- Qual è il piatto che ti piace cucinare di più in assoluto? E quello che ti piace mangiare?
Umberto: -  dei buoni sughi a base di pesce da abbinare a  vari primi, a secondo dell’ispirazione momentanea

Angie:- Come ti definiresti a tavola?
Umberto: – un moderato … con testa

Angie:- Di cosa sei più goloso? e cosa proprio non ti piace?
Umberto: – sono goloso delle buone pastasciutte e le zucchine bollite non mi piacciono proprio … ricordi di fanciullezza, quando mia madre me le imponeva, per il mio bene, almeno 2 volte alla settimana

Pomodori e basilico

Angie:- La cucina e’ fatta anche di profumi, essenze, odori, ne hai uno preferito?
Umberto: – mi piace molto il profumo del basilico su un sugo di pomodoro fresco e su una bella pizza margherita fumante

Angie: – Non puoi vivere senza…
Umberto: – … almeno una pastasciutta ed un risotto a settimana

Angie:- Che cosa secondo te conta nel sedurre una donna? Una buona cena, o anche il saper cucinare?
Umberto: – … una buona cena, vissuta in serenità, assaporando il cibo annaffiandolo con un vinello adeguato ed accompagnandolo con una conversazione sensata, può rappresentare l’occasione adeguata per conoscere e farsi conoscere
… no, non penso che sia essenziale il saper cucinare … è più importante, per me, il saper apprezzare la buona e sana cucina e nel dissertarne …  mai strafare o eccedere in banalità

Angie:- Una tua ricetta per i miei lettori
Umberto: – … tanto amore ed umiltà ogni volta che si decide di cimentarsi in cucina … amore, perché io mi cimento qualche volta solo per la mia famiglia o per qualche amico del cuore … umiltà, perché non bisogna mai cercare di strafare per fare colpo, si rischia l’effetto contrario

Angie: – L’ultimo libro che hai letto?
Umberto: -  The Secret di Rhonda Byrne

Angie: – Il pezzo musicale che ti mette in moto i succhi gastrici…
Umberto: – … non ci ho mai pensato … appena lo scopro te lo faccio sapere

Angie:- Hobby?
Umberto: -  amo a giocare a biliardo , il classico a 5 o a 9 birilli, due palle bianche ed una rossa … me la cavo benino

Angie:- Qual è il tuo sogno più grande?
Umberto: -  … vorrei almeno un  piatto caldo ogni giorno per ogni essere al mondo … e lo dico con sincerità e convinzione

Angie: – Cosa ti dicono più spesso?
Umberto: -  fai questo e non fare quello … io faccio sempre ciò che mi detta il buon senso … infatti amo definirmi  “ il cantautore del buon senso “

Angie:- Ti fidanzeresti con una cuoca?
Umberto: -  sono felicemente sposato, ma quando ho conosciuto mia moglie … era una bambina dolce e delicata che nel tempo è cresciuta diventando una grande donna ed un’ eccellente cuoca

Angie:- Un piatto della tua infanzia
Umberto: – La mia nonna di Salerno, quando andavo in vacanza, mi faceva i fiori di zucca impanati con l’uovo e fritti …  lei me li aveva fatti scoprire ed io ne andavo matto … mi piacciono anche molto le melanzane alla parmigiana

Angie:- Oggi si parla di federalismo. Secondo te, esiste anche in cucina?
Umberto: – Ogni regione ha il suo piatto caratteristico e lo stesso, in ogni caso, come la pizza, si espande nel mondo e poi ognuno lo interpreta secondo le proprie caratteristiche e tradizioni

Pizza napoletana

Angie:- Quale piatto eleggeresti come simbolo dei 150 anni dell’Unità d’Italia?
Umberto: -  Senza alcun dubbio … la pizza

Angie:– Dopo la cucina Italia, c’e’ ne qualcuna internazionale che
preferisci? Se sì, quale?
Umberto: -  Certo, la cucina spagnola e sud americana in genere

Angie:- Come definiresti il tuo carattere, da un punto di vista
prettamente gastronomico?…
Umberto: – delicato e corposo, nutriente e naturale, cotto e salato al punto giusto … per tutti i gusti …


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