Intervista // Massimiliano Bizzi di White

White è il salone fashion avant-garde, che ha cambiato il modo di fare fiera nel mondo. E’ la "cittadella della moda" che seleziona e accoglie aziende in tutto il mondo che fanno tendenza e ricerca. E, quest’anno, sarà presente al Madeinmedi  - nelle serate del 6 e 7 giugno presso il Teatro Greco di Taormina -per incontrare i fashion designer del Mediterraneo. Abbiamo intervistato Massimiliano Bizzi, suo fondatore.

White...un po' di storia, come nasce?
“White nasce nell'anno 2000 in risposta alla richiesta di alcune aziende di moda stanche di partecipare alle solite rassegne. Ho pensato al mio salone come ad uno spazio dove prevalessero l'estetica, il design, dove si potesse lavorare ed al tempo stesso pranzare in giardino ascoltando musica dal vivo. Negli anni il salone si è ingrandito e può contare ad oggi sulla partecipazione di oltre 1000 aziende per quattro edizioni l'anno”.
Dentro White ...arte e cultura, moda e design, tradizione artigianale e designer d’avanguardia. Comune denominatore?
“White si differenzia dalle altre manifestazioni fieristiche grazie alla grande attenzione ed investimento continuo negli ambiti della cultura e dell'arte, del design. Questi ambiti strettamente collegati, trovano la massima espressione nelle mostre di giovani artisti e nei numerosi eventi realizzati anche in location storiche, luoghi di cultura della città di Milano”.
Come avviene il lavoro di scouting?
“Lo scouting è affidato ad un team di esperti nel settore moda, che lavora instancabilmente all'interno della mia azienda. Dopo il primo contatto con un marchio che richiede di poter partecipare alla nostra rassegna, comincia il vero lavoro: la commissione studia il brand, analizza la sua distribuzione al fine di selezionare solo il meglio presente sul mercato mondiale. A White partecipano soltanto aziende e marchi che hanno qualcosa da raccontare e che propongono articoli di altissima qualità realizzati con materiali di ricerca. Lo scouting dei nostri designer avviene attraverso l'analisi dei vari mercati internazionali con continui viaggi in Europa, Stati Uniti, Asia”.
Dal 2000 ad oggi, com'è cambiato White?
“Sicuramente dall'anno 2000 il salone si è evoluto e non soltanto per dimensioni. Sono nate numerose aree tematiche che includono le varie merceologie, molto apprezzate dai buyer e dalla stampa internazionali. Abbiamo realizzato eventi all'interno della rassegna e numerosi "fuori salone" in location storiche e all'interno delle migliori boutique e department stores della città”.
E pensando al futuro...
“Abbiamo in cantiere tanti nuovi progetti di sviluppo della manifestazione, per ora top secret!”
Al Madeinmedi incontrerà giovani fashion designer che vogliono trasformare il loro sogno di moda in professione. Un consiglio?
“Il lavoro di designer è sicuramente molto duro, specialmente in questi ultimi anni per via della crisi del settore moda. Il mio consiglio ai giovani creativi è di puntare sempre alla qualità dei loro prodotti, di non smettere mai di fare ricerca”.