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[intervista] Standard574

Creato il 13 maggio 2013 da Omino71

[intervista] Standard574Seppure a intervalli assolutamente irregolari, tornano le nostre interviste: l'ospite di oggi è una nuovissima leva dello stickering capitolino (anche lui di adozione, ma non dimenticate mai che romano non è solo chi nasce in questa città) che ci racconta un pò delle sue nottate a base di colla e caffeina nell'intento di mantenere sempre alta questa nobilissima disciplina della street art, dalla quale tutto è partito (almeno per noi).

Quindi ecco a voi STANDARD574 https://www.facebook.com/standard574 e se volete incontrarlo di persona venite giovedì 16 maggio allo STRIKE spa di via Partini 21 per l'evento "URBAN AREA _stick-in'side" a cura dalla a.DNA collective: in programma, oltre alle sticker combo di Standard574, una expo di omino71 tutta a base di sticker e un dj set da paura con il king dei king: ICE ONE... v'abbasta?1) Chi è Standard574?Standard è l’adolescente confuso e in cerca di se stesso che mi accompagna da quando è nato il bisogno di lasciare tracce del mio passaggio ovunque mi trovo.

2) Cosa significa per te la strada?Libertà e possibilità. Non essendo un artista e non facendo nessuna ricerca stilistica, il tutto si riduce a ciò che faccio e lascio per strada; senza di essa non credo che Standard avrebbe motivo di esistere.
3) Qual'è il tuo rapporto con la città di Roma?Vivo a Roma da 3 anni e la frequento da una decina di anni. Nonostante il caos, i ritmi veloci e l’essere un puntino in mezzo ad un numero infinito di persone, mi manca ogni volta che mi allontano. Non riesco ad immaginare una casa che non sia questa.
4) Spiegaci perché perdi il tuo tempo ad attaccare sticker per strada?Pura e semplice compulsione. Ho iniziato da ragazzino con le tag ed i graffiti, ed il passaggio agli adesivi è avvenuto per un bisogno di maggiore velocità di azione e per la possibilità di ricoprire vaste zone in minore tempo. Poi non sono abbastanza hard core per il mondo dei graffiti J
5) Qual'è il tuo rapporto con il cibo?Purtroppo faccio parte di quella piccola fetta che mangia per nutrirsi, non sono una buona forchetta. Vado pazzo solo per i dolci!
6) Situazione tipo: "ti trovi a Roma e tra uno sticker e l'altro ti viene una fame chimica" dove vai a rifugiarti per mangiare o bere qualcosa di buono? Dopo ore di camminate, sia in compagnia che da solo, faccio svariate colazioni nei bar che incontro lungo la mia strada. Arrivo alle 6 con gli occhi rossi dalla caffeina.
7) E se invece ti trovi in un altra città?Se mi trovo in Italia l’iter è sempre quello: bar caffè cornetto bar caffè cornetto. All’estero dipende dal paese e cosa offre, l’unica sicurezza è che non cerco caffè perché il nostro espresso è difficile da imitare!
8) Dacci un paio di validi motivi per venire giovedì allo Strike?Musica da paura di un DJ che ha fatto la storia con i Colle Der Fomento  e se non sei stato adolescente negli anni 90 devi esserci per capire,  intrattenimento e live painting di Omino71 che è tornato in pompa magna a fare sticker combo dopo qualche anno dai suoi ultimi epici sticker shows, ma soprattutto verrai a contatto con la realtà degli stickers (non nuova, ma per fortuna con un seguito che aumenta in continuazione) sia romani che da ogni parte di Italia e del mondo, forse universo. Fra 10 anni potrai dire ai tuoi figli che c’eri!
9) Piccolo spazio pubblicità (progetti, iniziative, etc, se vuoi puoi anche ribadire l'appuntamento di giovedì con link al'evento etc)Per ora collaboro con l’aDNA collettivo, un gruppo di ragazzi con idee e voglia di fare a tonnellate (per seguire tutti i loro progetti cliccate qui https://www.facebook.com/pages/aDNA-Collective/202844489754266 …è un ordine!) e sono in procinto di distribuire nei negozi la mia linea di magliette, che spero di poter sfruttare per collaborare e dare visibilità ad artisti che ho conosciuto e che meritano. Purtroppo in Italia dal punto di vista della street art c’è ancora molto lavoro da fare prima che venga riconosciuta non solo da chi la segue, ma da chiunque si imbatta in un’opera per strada. Bisogna trovare modi e media a cui la gente è abituata per permettere una più facile “istruzione” a ciò che li circonda e che loro ignorano, e la maglietta è il modo più semplice e diretto che conosco; una persona che non ha il minimo interesse o non ne è al corrente nota più facilmente un bel disegno su una t-shirt che su una parete! Non cambierò il mondo, ma do un apporto personale che se fatto da tante persone, ognuno nel modo in cui crede migliore, potrebbe aiutare questo movimento ad essere riconosciuto per quello che è e non per quello che le maggiori testate spesso (per fortuna non sempre) definiscono vandalismo ed espressione negativa di un disagio. Mi sono dilungato troppo ma se stai ancora leggendo colgo l’occasione per dare il link dell’evento https://www.facebook.com/events/373320936107425/?fref=ts che è il primo di molti organizzati per Urban Area. Bevete, ballate, divertitevi e se avete adesivi dateve da fa nel locale!
10) Lasciaci una dritta su qualcosa di buono da mangiare e/o da bereIl posto che più di tutti consiglio e che è la tappa fissa di ogni mio amico o ospite è senza ombra di dubbio le fraschette di Ariccia! Mangi da Dio (uno dei pochi casi nei quali non mi limito a nutrirmi, ma mangio con gli occhi di fuori come se non mangiassi da un mese), bevi vino casareccio, canti stornelli e spendi poco. Se non ci sei stato vacci o sei un folle!

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