Intervista su BadComics
Da Robbertopoli
Ciao Roberta! Grazie per essere con noi. Allora, partiamo dall’inizio: come a quando hai iniziato a pensare di fare del disegno la tua professione?
Ciao Giulia! Grazie a voi per questo spazio! =)Posso dire con certezza che ho sempre e solo disegnato fin da quando ero piccola, e sentendomi dire “brava” ho continuato a farlo. L’idea concreta di voler trasformare questa capacità in professione è arrivata solo qualche anno fa. Non credo sia stato merito di un solo evento, ma di una serie di cose che mi hanno portata a capire che era la strada giusta per me. “Davvero” di Paola Barbato è stato il primo scalino, l’idea di un gruppo a cui fare riferimento, sia privatamente che nelle fiere, è stata una tra le scoperte migliori che io abbia fatto in quegli anni. Sono passata dal disegnare nella mia camera, a disegnare con altre persone, a confrontarmi, scoprendo di avere molte più cose in comune con loro di quanto mi aspettassi. Le prime paure, le prime incertezze, me le hanno fatte sparire loro. Qualche anno dopo ho incontrato un professionista a Lucca – di cui non voglio fare il nome solo per non palesare la mia ammirazione per lui – che mi ha semplicemente dato la possibilità di star lì al suo fianco mentre disegnava. In quella mezz’ora di chiacchierata e di consigli, non solo ho capito che stare dietro uno stand mi dava più emozioni di quante me ne desse la parte opposta, ma l’idea di essere lì a fare il proprio lavoro e di accogliere una persona qualsiasi, giovane, alle prime armi, e di darle dei consigli, mi ha letteralmente illuminata. Scegliere di essere un professionista, e allo stesso tempo di aiutare gli esordienti, è quello che mi aspetto da me stessa tra qualche anno.
Per dare indietro tutto ciò che ho ricevuto.
Per leggere il resto clicca qui!
Potrebbero interessarti anche :