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Intervistando Pier

Da Bimboverde
Che cosa ti ha spinto, Pieraccio, ad iniziare la tua carriera di blogger ?
Come disse una volta Alice, il blog nasce spesso da una sorta di disagio. Quando è partito il mio primo blog avevo bisogno di capire alcune cose di me, avevo bisogno di un punto esterno al mio mondo a cui accedere ovunque mi trovassi. Così naque la diligenza.
 
Le cose che stanno dietro, è il tuo nuovo sito, ci sono differenze con la diligenza?
Si. Alcuni argomenti non vengono più affrontati, semplicemente perchè hanno smesso di essere problematici. La diligenza era un luogo pubblico, spesso giocoso e scanzonato, ma ora le cose sono cambiate.
Le cose che stanno dietro ha un taglio più intimo e riflessivo, si interessa molto poco delle cose del mondo esterno, predilige i monologhi. Il titolo è giocato sull'inganno dello specchio, noto all'uomo ma non agli animali che non riconoscendosi, cercano il loro riflesso dietro la superficie.
 
Parliamo un po' del tuo rapporto con la città dagli amori in salita, la cosa che ami di più di Genova, quello che ami di meno.
Genova si ama e si odia contemporaneamente, è meschina e nobile, è ricercata e popolare. Questo viene ben rappresentato dal suo centro storico, dove nello stesso palazzo è possibile trovare la prostituta e il banchiere, il professore universitario e il marinaio.
Tutti convivono in un gioco di mondi paralleli che si intrecciano e si influenzano. Credo che Calvino, scrivendo le città invisibili abbia raccolto molte delle suggestioni che vivono a Genova. Come accade per moltissime grandi città del passato, vive il suo tempo in una lenta ed inesorabile decadenza, malinconica e nostalgica.
 
C'era una volta una gatta...... .
Che aveva una macchia nera sul muso.
 
Una volta un noto blogger ha scritto qualcosa sul carattere dei mobili : Le sedie sono timide, i lampadari divertenti, le credenze disponibili, le tende sono spesso tristi . Che cosa ne pensi dalla tua prospettiva di "addetto ai lavori "?
I mobili che restauro portano con se il carattere di chi li ha creati, decidendone misure e proporzioni, levigandone i pezzi. Come succede per le persone, ogni pezzo ha una sua anima, un'energia che porta con se. Ed essendo mobili con un vissuto importante ognuno può facilmente stabilire con essi dei legami affettivi.
 
Parlaci, Pier, del tuo amore per la pittura e per Pollok.
« Quando sono "dentro" i miei quadri, non sono pienamente consapevole di quello che sto facendo. Solo dopo un momento di "presa di coscienza" mi rendo conto di quello che ho realizzato. Non ho paura di fare cambiamenti, di rovinare l'immagine e così via, perché il dipinto vive di vita propria. Io cerco di farla uscire. È solo quando mi capita di perdere il contatto con il dipinto che il risultato è confuso e scadente. Altrimenti c'è una pura armonia, un semplice scambio di dare ed avere e il quadro riesce bene. » Pollok
 
Molto spesso mi succede di esprimere alcuni stati d'animo con l'uso del colore e del disegno, senza la preoccupazione di dover mostrare a qualcuno il mio lavoro e senza alcuna necessità di apprezzamento estetico. Il quadro esprime e fissa uno stato d'animo del momento, e lo ferma nel tempo come fosse la pagina di un diario. E' questa piena libertà d'azione che mi ha condotto a preferire certi quadri di Pollok e ad imitarne la tecnica prescindendone il risultato. Libertà.
 
Credi nella precisione, nella giustizia , nell'ordine ?
Si, anche se mi rendo sempre più consapevole del fatto che raramente sono ripagati.
 
La consueta domanda da spiaggia : raccogli pietre bianche, non raccogli nulla, vetrini verdi o traparenti ?
Generalmente vetri verdi, raramente sassolini strani, ma mai tutti, un paio, al massimo tre. Mi piace pensare di poter lasciare qualcosa anche a chi passerà dopo di me.
 
Se potessi aprire un negozio, a quale attività ti dedicheresti e come sarebbe la sua insegna ?
Brocantage ovviamente :)
L'insegna sarebbe probabilmente una vecchia insegna recuperata, di quelle in lamiera dipinta e un pò sbiadita. Esposta senza troppa importanza per la congruità con la nuova destinazione.
 
Puoi incontrare un personaggio storico per tre minuti e mezzo......
Credo che incontrerei volentieri Corrado Maria Deodato Moncada (Noto, 5 gennaio 1736 – Catania, 23 ottobre 1813), la sua vita mi ha sempre affascinato moltissimo.
 
Barone , sempre sia lodato, apre un blog. Devi aiutarlo a cercare un titolo......
Facile ... Il Blog di Barone.
Anche se non credo lo farà mai, si esporrebbe troppo e non è nel suo stile.

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