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[interviste] a.DNA project

Da Omino71

[interviste] a.DNA project
Ieri ve ne abbiamo già parlato, quindi l'introduzione di oggi non sarebbe necessaria, leggetevi quindi prima il post di ieri http://romastreetfood.blogspot.it/2013/01/link-urban-area-second-act-11-gennaio.html, poi l'intervista che segue e infine non dimenticate che stasera avete già un impegno, a partire dalle ore 19 presso l’ex Cinema Preneste di via Aberto da Giussano 59 a Roma e adesso chiacchieriamo con gli a.DNA project...
1) Cos'è a.DNA project? Chi c'è dietro?a.DNA project è un collettivo formato per lo più da fuori sede, studenti e lavoratori precari, accomunati tutti dallo stesso obiettivo: creare un circuito artistico alternativo, tramite il quale artisti che si muovono sul territorio in cui operiamo, riescano ad incontrarsi, conoscersi, per poi lavorare insieme e produrre progetti concreti, in rapporto diretto con le persone che poi fruiranno il lavoro compiuto (che sia un evento, un dipinto, una installazione, un reportage etc…). E’ per noi un’occasione per riuscire a cooperare con l’altro senza restrizioni, avendo ognuno un ruolo ben preciso, riappropriandoci di un’Arte da tempo troppo lontana dalla realtà.
2) Cosa significa per voi la strada? La strada è il luogo per eccellenza in cui avviene l’incontro con la realtà di cui parlavo prima, con chi è diverso, in cui tutti crescono e imparano a camminare da soli. E’ un palcoscenico in cui ogni giorno vengono rappresentate mille storie e dove impari a rispettarle. Scendere in strada vuol dire entrare in contatto con la casualità, può accadere di tutto, ma bisogna restare sempre con lo sguardo alto: sono in troppi quelli chini sui propri passi!
3) Qual'è il vostro rapporto con la città di Roma?Roma è stata la città che ci ha unito e che ci ha fatto stringere i rapporti con le persone che adesso lavorano e collaborano all’interno del collettivo. Non siamo nati qui, ma a.DNA come molti altri collettivi o organizzazioni si. Questo fa pensare che nonostante Roma sia una città per certi versi “difficile”, dove ci si lamenta molto spesso della scarsa offerta e unità artistico-culturale, invece unisce e crea contesti in cui è facile far circolare in fretta un’idea; per farla maturare, però, bisogna desiderarlo davvero ed essere testardi.
4) Spiegateci un pò perchè perdete il vostro tempo dietro agli street artist? Perché pensiamo che, da sempre, l’arte di strada sia quella più diretta, che arriva anche a chi all’arte non si interessa e questo è un po’ la spinta per cui a.DNA continua a lavorare. Uno degli obiettivi che ci poniamo quando pensiamo ad un evento oppure realizziamo un progetto è proprio quello di creare qualcosa che vada oltre il semplice “imporre” un programma definito di attività.
Lo street artist prescinde dai limiti degli spazi imposti, si dà all’osservatore compiendo un gesto incredibile, che è quello di attraversare la linea che lo separa dal fruitore. E’ una rottura drastica. Entra nel quotidiano con forza e si afferma nelle nostre vite come parte integrante di esse. Al momento, secondo noi, è il movimento che più di tutti ha contenuti da esplicare e concetti nuovi da comunicare.
5) Qual'è il vostro rapporto con il cibo?Beh… ottimo! Spesso ci riuniamo e cuciniamo insieme, ognuno qualcosa di tipico della propria città di provenienza. Oppure inventiamo, azzardiamo cucine etniche, per lo più con interpretazioni personali…! Molte volte il risultato è sorprendente, altre… lasciamo perdere va!
6) Situazione tipo "vi trovate a Roma e tra un cinema e l'altro vi viene una fame chimica" dove andate a rifuggiarvi per mangiare o bere qualcosa di buono?"…in preda ai raptus kebab o pizza al taglio, più supplì e peroncino vincono sempre!
7) E se invece vi trovate in un altra cittàTipo Salerno? “O’ Cuoppo de mare” frittura di pesce mista, a portar via.
O Formia: la tiella di polipi di Gaeta… se non l’avete mai provata, fatelo!
8) Dateci un paio di validi motivi per seguire il progetto Roma Urban Area.Ad Urban Area hanno aderito, fin ora, artisti di altissimo livello, tra i quali molti emergenti validissimi, entusiasti di far parte di un progetto che li accomuna tutti senza creare competizioni, esclusivamente per mettersi alla prova con se stessi e lo spazio che gli è stato affidato. Il progetto, oltre alla riqualificazione degli spazi dell’ex cineteatro Preneste tramite interventi artistici, ha come scopo proprio quello di far lavorare spalla a spalla, artisti dell’ultima generazione e quelli attivi nella città di Roma da sempre, ma che non hanno mai avuto la possibilità di incontrarsi in un contesto simile. Tutto il nostro lavoro, sta nel rivalutare uno spazio e farlo tramite i diversi linguaggi e stili che poi comporranno un’esposizione parietale permanente. Un regalo ad uno spazio che è stato per molti anni chiuso e che anche in questo modo riprende vita, accogliendo ciò che ogni artista ha da offrirgli.
Con “Roma Urban Area” progetto video parallelo, invece, pubblicheremo interviste ai migliori operatori nel campo della street e urban art a Roma. Siamo già a lavoro per  incrementare il nostro repertorio di immagini in strada, raccogliendo una lunga serie dei lavori di alcuni artisti che si muovono nella capitale, per poi intervistarli, creando un percorso video in tutti gli spazi che fanno da teatro al movimento. Ogni mini reportage offrirà un punto di vista diverso, lasciando parlare direttamente chi la sreet art la fa, la vive e la promuove tutti i giorni. Pensiamo sia un modo per realizzare quali sono, davvero, gli aspetti fondamentali di questo enorme “contenitore” artistico chiamato street art e cosa ha da offrire alla città di Roma, analizzando i punti in comune e le divergenze tra le risposte degli intervistati.
9) Piccolo spazio pubblicità: avete un progetto o un qualcosa che volete promuovere? Il prossimo appuntamento con “Urban Area”… sarà venerdì 11 gennaio 2013 presso l’ex cineteatro Preneste GPRV (via Alberto da Giussano), nel quartiere Pigneto. Sarà il nostro primo evento del 2013 e ci saranno numerosi artisti a lavoro, tra i quali: Solo, Diamond, Tadh Boy, Kntoner, Murphy e altri…
Vi aspettiamo in molti a sostegno del progetto!
10) Lasciateci una dritta su qualcosa di buono da mangiare e/o da bere (p.e. ricetta, dritta, recensione, etc)Vi consigliamo di cimentarvi nella preparazione del “casatiello napoletano” salato o dolce, non solo per il risultato finale, ma proprio per il gusto di farlo. Magari può essere un consiglio per Pasqua….!

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