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Interviste: Capello analizza, la Juve, la nazionale ed il derby di Milano.

Creato il 05 aprile 2011 da Juveincampo

capello01g.jpgLa Juve di adesso: «Ho visto una squadra umile che ha giocato con l'atteggiamento da provinciale: conosco Andrea (Agnelli, ndr), ha le idee chiare e sa quello che vuole. È il presidente giusto...»...«La Juve sa di aver commesso degli errori, ma Andrea ha le capacità per rimediare. Conosco bene Del Neri, so quanto vale: se in una stagione ti capitano una serie interminabile di infortuni, diventa tutto più difficile ed io ne so qualcosa. Quanto tempo ci vorrà perché i bianconeri colmino il distacco dalle due squadre di Milano? Se indovinerà due o tre acquisti, la Juve tornerà competitiva, ma...» «Competitiva sì, ma mai al livello della mia squadra di quel biennio vincente (campione d'Italia 2005 e 2006). Io quelli scudetti li considero nel mio palmares, diciamo mentale: per capire la forza di quella Juve, andatevi a contare quanti giocatori presenti nella finale di Berlino Italia-Francia erano bianconeri...».


La nazionale di Prandelli: «Allenare una Nazionale o un club è cosa piuttosto differente, ma nella vita non si può dire non farò o rifarò mai una scelta...»...«Si fischia meno e questo favorisce il bel gioco. Finalmente ci stiamo allineando agli altri tornei europei e lo spettacolo è migliorato. Mi incuriosisce il lavoro del ct azzurro Prandelli: la sua è un'Italia meno muscolare e più tecnica. Quello che, invece, continua a non piacermi dell'Italia sono gli stadi, davvero obsoleti, brutti, invivibili. E poi, la presenza degli ultrà che delinquono sugli spalti»

Sul derby di Milano: «Di solito in partite del genere vince chi ha più voglia di dimostrare qualcosa. Il Milan ha avuto la meglio meritatamente perché ha voluto far capire alla concorrenza che sono loro, i rossoneri, i primi della classe. Per lo scudetto, però, dico attenti al Napoli: i partenopei sono devastanti là davanti e l'entusiasmo dell'ambiente può fare la differenza»....«Conosco bene Cassano: togliersi la maglietta dopo il gol nel derby è stata una delle sue bambinate, ma il Milan è la famiglia giusta per lui. Un pronostico su Inter-Schalke? Con le tedesche di solito non abbiamo problemi: i nerazzurri potrebbero, poi, pagare a livello di stress il passaggio del turno in chiave lotta scudetto». Le cento parole «tecniche» in inglese hanno lasciato spazio alle mille in italiano. Guai, però, a sconfinare nel recinto da gioco dei Leoni Bianchi. «Il futuro di Franco Baldini alla Roma di DiBenedetto? Alt, DiBenedetto non lo conosco e Baldini è il manager dell'Inghilterra...».

Fonte: La Stampa.


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