[interviste] QYPE intervista ROMASTREETFOOD (seconda parte)

Da Omino71

Anche oggi da intervistatori a intervistati ;)
Dopo la prima parte (http://it.blog.qype.com/?p=320) Qype ha appena pubblicato la seconda e ultima (http://it.blog.qype.com/?p=337) che con estremo piacere vi riportiamo integralmente:
QYPE Siete tremendi. Ma tornando a noi, sul sito ci sono anche ricette. Ne insegnate una anche a noi?
ROMASTREETFOODLe ricette che proponiamo sono di street food o sono in qualche modo legate al territorio o alla stagione. Dato il caldo che fa mi viene in mente una ricetta facile e appetitosa, l’ideale per una cena veloce o anche solo per un aperitivo sostanzioso: polpette di gamberi.300 g di gamberetti sgusciati1 bicchiere di latte30 grammi di burro2 tuorli1 bicchierino di vino secco1/2 cipollina frescaMollica di 3 paniniFarina olio sale e pepeMettete a bagno la mollica nel latte. In un tegame scaldate un cucchiaio d’olio con il burro, fatevi appassire il cipollotto tritatissimo, unite i gamberetti, mescolate, fateli colorire per un minuto, spruzzateli con il vino e lasciatelo evaporare, regolate sale e pepe. Ritirate i gamberetti e tritateli. In una ciotola amalgamate il trito di gamberetti con la mollica di pane strizzata, i due tuorli, regolate il sale.Suddividete il composto in dodici porzioni, dategli la forma di polpettine schiacciate, infarinatele. In un tegame scaldate alcuni cucchiai d’olio, doratevi le polpettine 2 minuti per lato, ritiratele, asciugatele su carta assorbente da cucina. Mettetele in un bel cartoccio di carta oleata e consumatele passeggiando.
QYPEPer finire, raccontateci un segreto. Rivelateci un posto speciale, in qualsiasi città del mondo, che merita di essere consigliato ai lettori.
ROMASTREETFOODNel nostro spazio parliamo sempre di Roma (su RomaStreetFood tutti i posti segnalati sono a loro modo “speciali”), quindi sfruttiamo l’occasione per parlare di due posti “fuori porta”, due segreti che vi sveliamo a malincuore in due angoli del pianeta opposti ma affini per quello che abbiamo trovato e provato. Il primo è dall’altra parte dell’oceano, in Costarica, in un piccolo villaggio della costa caraibica di nome Cahuita, il “ristorante” si chiama “Miss Edith’s”, anche se è segnalato in molte guide non sarà semplice trovarlo (niente insegna, né indirizzo, strade buie e non asfaltate) e spesso c’è chi ci rinuncia commettendo un grande sbaglio: è uno dei posti dove “in assoluto” abbiamo mangiato meglio e in economia, la cucina è quella creola, la specialità è l’aragosta (una zuppa creola di aragosta “da urlo”), da quando ordinate a quando mangiare possono passare anche due ore, quindi andate presto (tanto alle 18 è già buio), armatevi di santa pazienza, portatevi un libro da leggere, ordinate una aranciata (qui non si servono alcolici) e aspettate… sarete ricompensati da una esperienza mistica!
Il secondo è in Grecia e in particolare a Kos, uno dei posti forse meno attraenti delle tante isole greche, un posto inflazionato dal turismo di massa nord-europeo, dove tra menu a prezzo fisso e fastfooderie di ogni genere, sopravvive “nascosta” una Ouzeria a gestione familiare, “Pote Tin Kyriaki”, anche questo locale non è semplice da trovare, ma se siete fortunati e “ci inciampate” sarete ricompensati da una offerta infinita di piccoli piatti, tipici di ogni ouzeria ma serviti in modo unico, rielaborazioni semplici, creative e ricercate al tempo stesso, anche in questo caso molto, molto economici, l’unica alternativa con lo stesso budget è una cocacola e un gyros con le patatine fritte sigh.

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