Intervistiamo le De.sa.crè

Da Giammies

Sul blog, oggi, vi regalo una bellissima intervista, quella rilasciata da le "De.sa.crè".Il loro lavoro è quello di "riciclare", ricreando accessori di vario tipo e con le loro esperienze nel settore, assieme ai titoli, ciò che realizzano è qualcosa di unico e davvero particolare.
Ma bando alle ciance, eccovi l'intervista per capire di più su di loro : 
D : Ciao e benvenute sul blog “De.sa.crè, parlateci di voi!Il nostro gruppo sartoriale è formato da 5 elementi. Ognuna di noi ha un trascorso diverso:Pietrina Onida e Carmela Meloni sono due sarte con esperienza trentennale: Carmela, figlia d’arte, è sempre stata circondata dai ferri del mestiere e ha anche frequentato corsi di ricamo e sartoria maschile.  Pietrina, dopo aver concluso “Les Grand Chic” ha frequentato un corso sul riutilizzo e l’infeltrimento della lana sarda. Laura Pira ha vissuto a Londra per più di dieci anni, qui ha frequentato diversi corsi di sartoria, e, tornata in Sardegna, ha avviato la sua produzione di cuscini bio in pula di farro. Valentina Deriu ha frequentato l’accademia di arte drammatica di Roma ed è un’appassionata riciclatrice autodidatta. Io (Viviana Pes) mi sono laureata col massimo dei voti in progettazione della moda presso la Facoltà di Architettura di Firenze svolgendo il tirocinio in un’atelier che si occupa di riciclo e ricostruzione di capi vintage.


D : Come vi siete conosciute?Ci siamo conosciute frequentando un laboratorio di riuso e riciclo sartoriale sull’accessorio moda ecosostenibile. Il corso della durata di due settimane è stato organizzato dal Cesil di Nuoro in collaborazione con “Occhio del riciclone”, una cooperativa sociale romana che si occupa appunto di eco-design. Si trattava di un corso riservato agli “addetti ai lavori”, e ci ha permesso di affinare la nostra tecnica sartoriale e di metterci alla prova utilizzando materiali inusuali.
D : Il vostro lavoro, è un lavoro molto utile per la società, il riciclo e la green economy, sono dei caratterimolto importanti del secolo in cui viviamo, come mai avete deciso di creare qualcosa con degli oggetti riciclati?Abbiamo deciso di dedicarci agli accessori eco-friendly perché crediamo fermamente che sia necessaria un’inversione di rotta. Il mondo dell’eco-design è vasto e ricco. Fortunatamente esistono sempre più consumatori consapevoli che decidono di boicottare l’oggetto industriale per sceglierne uno unico e ricercato. La nostra è una mission, troppi materiali vengono sprecati, buttati, dimenticati.


D : Artisticamente, prendete spunto da qualcosa, oppure, vi fate guidare dalle vostre idee? Ci facciamo guidare da ciò che recuperiamo o che arriva in laboratorio. Quando si lavora con materiali di scarto è necessario invertire totalmente il processo creativo. Ogni pezzo ha già una sua storia, e quando progettiamo una nuova linea ne dobbiamo necessariamente tenere conto. 
D : Quali sono i materiali che lavorate per la maggiore o che vi vengono dati da riciclare?Principalmente utilizziamo banner pubblicitari. Essendo il pvc un materiale plastico ha una grande difficoltà di lavorazione e  non permette errori, perché ogni segno o buco di ago rimane irrimediabilmente visibile. Per chi come noi viene dal mondo della sartoria è stata una grossa sfida. Utilizziamo anche scarti di tappezzeria, campionari, juta, vestiti usati, biancheria per la casa, cinture di sicurezza e, attualmente, stiamo sperimentando anche gli air bag esplosi. Acquistiamo solamente cerniere, bottoni automatici e qualche rara fodera.


D : Invece, il prodotto che realizzate di più?Principalmente realizziamo borse, ma la nostra produzione è molto vasta. Abbiamo confezionato portafogli, astucci per tabacco, ma anche tovagliette per la colazione, centrotavola e perfino rivestimenti per divani (tappezzeria creativa).
D : Per uomo, qualche pezzo totalmente green, lo avete mai ideato, o avete in previsione di provare a crearlo?Si, abbiamo diversi accessori unisex e delle borse dal taglio esclusivamente maschile realizzate con juta e cinture di sicurezza.
D : La manualità, perché è quella che ci vuole prevalentemente, del lavoro, come l’avete acquisita?La manualità si acquisisce solamente mettendosi alla prova, come detto prima, abbiamo quasi tutte un trascorso sartoriale, ma è vero anche che per tutte noi, i materiali di riciclo hanno rappresentato e rappresentano una sfida quotidiana. In fondo è questo il bello dell’eco-design, è un mondo molto stimolante e impariamo qualcosa tutti i giorni.
D : Dove possiamo vedere le vostre creazioni, e poterle anche acquistare?Potete vedere le nostre creazioni sulla pagina Facebook De.sa.crè e contattarci tramite la mail info.desacre@gmail.com. Attualmente è anche possibile acquistare alcuni nostri pezzi nel centro storico di Nuoro presso il “Concept Due Archi” e da “Spazio Mazzini”. Riceviamo anche su appuntamento nel nostro laboratorio al Cesp di Pratosardo (Nu, Via Marisa Bellisario 61), dove diamo la possibilità al cliente di visionare e selezionare i materiali per creare oggetti personalizzati.


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