Intimidazione al Villaggio Guglielmo

Creato il 17 giugno 2014 da Makinsud

Nei giorni scorsi a Copanello, meta balneare dello jonio catanzarese, la criminalità organizzata ha fatto esplodere davanti all’ingresso del ristorante del Villaggio Guglielmo un ordigno costruito artigianalmente con polvere da sparo e miccia. Fino a poco prima dell’esplosione, intorno all’1.30 di notte, le sale del ristorante erano affollate da trecento turisti

russi. L’ordigno artigianale ha provocato un buco sul posto in cui era stato lasciato, divelto la serranda e mandato in frantumi le finestre ed i lampadari del ristorante del Villaggio Guglielmo. Dopo il forte boato sono giunti sul posto i carabinieri della compagnia di Soverato ed i vigili del fuoco, per effettuare tutti gli accertamenti del caso, acquisendo anche le immagini di diverse telecamere di sorveglianza situate nella zona dell’esplosione.

Per gli inquirenti non ci sono dubbi che l’attentato è di matrice mafiosa e a tal proposito il fascicolo verrà passato di competenza alla Direzione distrettuale antimafia. I vertici dell’azienda Guglielmo, Daniele Rossi e Matteo Tubertini non sono nuovi ad attentati ed intimidazioni da parte della criminalità organizzata. Diverse sono le denunce dei due imprenditori che vanno dalle lettere minatorie, ai proiettili recapitati per posta, taniche di benzina fino al rogo che nell’Agosto 2012 distrusse due camion all’interno della torrefazione Guglielmo. Ma negli ultimi mesi agli imprenditori non era arrivata nessuna richiesta, nessun segnale che potesse prevedere tale aggressione ed accanimento da parte della ‘ndrangheta.

L’azienda Guglielmo non si è voluta fermare ed ha avuto la forza di andare avanti. A tal proposito, ieri mattina gli operai hanno lavorato ininterrottamente per rendere agibile il ristorante e all’ora di pranzo Daniele Rossi ha annunciato su twitter la riapertura della struttura danneggiata: “la migliore risposta al vile atto. I turisti mangiano tranquillamente… grazie ai collaboratori per la notte di lavoro”. L’imprenditore Matteo Tubertini, molto amareggiato per quanto accaduto, ha commentato: “per un atto vile che è un danno gravissimo non solo per l’azienda Guglielmo, ma per tutto il territorio calabrese, per questo motivo mi aspetto, a nome dell’intero gruppo Guglielmo, che tutti i parlamentari calabresi compiano un gesto concreto e significativo contro l’attentato. Gli imprenditori sono abbandonati in un territorio distrutto dalla malapolitica e dalla criminalità”.

Ora l’attività al Villaggio Guglielmo è tornata alla normalità, ricevendo anche la visita del console russo, sperando che non si ripetano più atti vergognosi e codardi che minano la volontà di chi cerca di fare qualcosa per il proprio territorio.


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