Maggio è il mese della prima campagna nazionale di informazione dedicata a celiachia e sensibilità al glutine, promossa da DS - gluten free, con il supporto scientifico del Dr. Schär Institute, il patrocinio dell’Associazione Italiana di Dietetica e di Nutrizione Clinica (ADI) e dell‘Associazione Italiana Gastroenterologi & Endoscopisti Digestivi Ospedalieri (AIGO).
Crescono le evidenze scientifiche sulla sensibilità al glutine.
Sempre più frequenti le testimonianze di pazienti
«La diagnosi di sensibilità al glutine - afferma Maria Dotti che ha accettato di rendere la sua testimonianza a favore delle persone che potrebbero trovarsi nella sua stessa situazione – ha cambiato la qualità della mia vita. Ho scoperto che i miei "mali" avevano una causa e soprattutto una cura, ho capito che il cibo deve essere un piacere e non un problema. Da allora apprezzo ogni giorno la piacevole sensazione di benessere che avevo dimenticato e di questo devo ringraziare i ricercatori che hanno fatto luce su questa patologia. Spero che molti pazienti possano ricevere una diagnosi appropriata, evitando così anni di inutili sofferenze.»
«Il mio iter di paziente sensibile al glutine – racconta Fortunata Marchese – è stato lungo e difficile perché è una patologia ancora poco conosciuta che richiede da parte del medico una grande predisposizione all’ascolto del paziente; il mio auspicio è che la sensibilità al glutine diventi sempre più una diagnosi largamente condivisa, con un proprio iter pre e post-diagnostico.»
La dieta senza glutine, la terapia per celiachia e sensibilità al glutine:
La dieta senza glutine è “la terapia” per la malattia celiaca e per la sensibilità al glutine. – spiega Letizia Saturni, specialista in scienze dell’alimentazione presso l’Università Politecnica delle Marche e membro del Dr. Schär Institute – Parlare con cognizione di causa della dieta senza glutine è importante e significa diffondere il messaggio che si tratta di un’alimentazione tipicamente mediterranea che prevede un abbondante consumo di prodotti vegetali, la sostituzione grazie all’ampia e sicura gamma di prodotti gluten free a disposizione di tutte le fonti alimentari di glutine cereali e derivati quali pasta, pane e pizza solo per citare i più noti, nonché uno stile di vita adeguato che prevede il controllo della contaminazione da glutine. A volte sembra difficile considerare l’alimentazione senza glutine come terapia e pertanto si può essere tentati di attuare una dieta aglutinata “fai da te”. La comunità scientifica è invece unanime nell’affermare che è fondamentale sia per il celiaco che per il soggetto sensibile al glutine ricevere indicazioni precise da specialisti qualificati».
Una settimana dedicata all’informazione su sensibilità al glutine e celiachia
La prima settimana nazionale di informazione su celiachia e sensibilità al glutine è realizzata con il patrocinio dell’Associazione Italiana di Dietetica e di Nutrizione Clinica (ADI) e dell’Associazione Italiana Gastroenterologi & Endoscopisti Digestivi Ospedalieri (AIGO). Obiettivi dell’iniziativa sono informare l’opinione pubblica chiarendo le differenze fra celiachia e sensibilità al glutine, evitare le diagnosi fai da te e sottolineare la necessità di consultare sempre il medico in caso di sintomi ripetuti, favorendo direttamente l’emersione del cosiddetto “iceberg celiaco”, ovvero i casi non ancora noti di celiachia.
www. glutensensitive.net per le prenotazioni, numero verde 800.198.941 attivo dal 21 maggio
A partire da giovedì 3 maggio sarà possibile prenotare un colloquio telefonico compilando il form sul sito www.glutensensitive.net, acquistando una prelazione per essere richiamato durante la settimana della sensibilità al glutine dagli esperti. Da lunedì 21 a venerdì 25 maggio dalle ore 9.00 alle ore 18.00, sarà possibile, chiamare direttamente il numero verde 800.198.941 per ottenere il colloquio telefonico
«Nell’ultimo anno si è assistito ad un interesse crescente da parte della comunità scientifica nei confronti della sensibilità al glutine – spiega la Dott.ssa Elisabetta Buscarini, Presidente di AIGO – che rappresenterebbe una nuova patologia legata all’ingestione di glutine in assenza di altre malattie ed in particolare di una celiachia conclamata. I sintomi attribuiti alla sensibilità al glutine sono aspecifici e teoricamente legati agli effetti diretti del glutine sulla mucosa intestinale. E’ opinione dell’Associazione Italiana Gastroenterologi ed Endoscopisti Digestivi Ospedalieri (AIGO) che tale disturbo sia di notevole interesse scientifico ed è intenzione di AIGO approfondirne la conoscenza, attualmente insufficiente, attraverso lo sviluppo di studi ad hoc che ne permettano l’inquadramento clinico e l’individuazione di markers diagnostici ad oggi assenti.»
«La sensibilità al glutine e la celiachia hanno un’unica terapia conosciuta al momento: la dieta senza glutine – dichiara il Prof. Lucio Lucchin, Presidente di ADI – E’ quindi nostro compito, come specialisti della nutrizione, anche alla luce delle frequenti false credenze e delle difficoltà iniziali a modificare gli stili di vita, dare precise indicazioni al pubblico su come e quando adottare la terapia della dieta aglutinata, in modo da evitare la diffusione di informazioni non corrette e l’esplosione incontrollata di “diete fai da te”. Il patrocinio di ADI alla settimana dedicata a celiachia e sensibilità al glutine è quindi soltanto una conferma che la nostra società scientifica è sempre disponibile a promuovere campagne di informazione al pubblico che veicolano messaggi chiari e scientificamente corretti.»
Cosa è la sensibilità al glutine?
Essere sensibili al glutine significa avere sintomi simili a quelli della celiachia e dell’allergia al grano senza essere affetti da nessuna delle due patologie. Si tratta di una situazione che, al contrario della malattia, sembra essere transitoria e potrebbe risolversi dopo un periodo di alimentazione senza glutine. La sensibilità al glutine è causa di mal di testa, nausea, irritazione intestinale, stanchezza, dolori muscolari e molti altri problemi a cui, se si ignora la propria condizione di sensibilità, non si sa dare spiegazione.
Qual è la causa?
Probabilmente un grano "troppo pesante". Secondo gli esperti la “colpa” sarebbe del grano “moderno”, che viene definito “pesante”, perché molto ricco in glutine. Il grano di oggi sarebbe, eccessivamente concimato e conterrebbe una quota di glutine superiore del 12% rispetto al normale, a cui il nostro organismo stenta ad abituarsi.
I sintomi che si associano alla sensibilità al glutine sono molti, tra i principali ricordiamo:
• Dolore addominale, anche con bruciore alla bocca dello stomaco, nausea e vomito, gorgoglii e gas intestinale, stitichezza e diarrea.
• Fatica, intorpidimento di braccia e gambe, crampi muscolari e dolori articolari.
• Mal di testa, confusione mentale, collasso, eczemi.
Bastano pochi e semplici esami per escludere allergia al grano e celiachia:
Gli esami per escludere un'allergia al grano sono i prick test ed i rast test. I primi vengono eseguiti inoculando sotto la pelle del braccio, in modo indolore, una piccolissima quantità di grano. Se la pelle si gonfia e si arrossa in corrispondenza del "buchino" significa che si è allergici. I Rast test sono invece esami del sangue che misurano la quantità di specifici prodotti contro il grano.
Gli esami del sangue per la celiachia ricercano anticorpi specifici contro il glutine, detti antigliadina, anticorpi specifici contro la mucosa intestinale (antiendomisio) e anticorpi anti-transglutaminasi (Ttg). Per la diagnosi definitiva di celiachia è infine necessaria una biopsia (cioè il prelievo di una piccola parte di tessuto) dell'intestino tenue che rileva eventuali danni ai villi intestinali.
Un sospetto di sensibilità al glutine e quindi una dieta senza glutine può essere presa in considerazione solo quando le due reazioni al glutine (celiachia ed allergia al grano) sono state escluse con certezza.
Maggiori informazioni
Ufficio Stampa Dr. Schär
Weber Shandwick Italia
Marisa Santospirito msantospirito@webershandwick.com – cell. 335 7698071
Andrea Comaschi – acomaschi@webershandwick.com – cell. 345 9742071
Maria Elena Badini Confalonieri – mbadiniconfalonieri@webershandwick.com - Tel. 02 57378425