Intolleranze e medicina psicosomatica

Da Enrico74

Intolleranze agli alimenti significato psicosomatico

L'intolleranza alimentare può esprimere un disagio profondo, memorie di stress che rimandano al significato simbolico degli alimenti.

Cosa l'intolleranza alimentare ci comunica

Le intolleranze alimentari sono in aumento nel mondo occidentale, caratterizzato da una società stressata, nevrotica e intollerante. Spesso, quando a una persona viene comunicata la necessità di diminuire drasticamente l'uso di un certo alimento fino ad arrivare a eliminarlo completamente dalla propria dieta, il soggetto reagisce spesso con domande del tipo cosa mangerà, oppure con una non accettazione del fatto che per tutta la vita non potrà più nutrirsi con quel dato alimento.
Dal punto di vista psicosomatico, si può notare che quasi sempre quell'alimento che provoca intolleranza alimentare nel soggetto, è anche un tipo di cibo molto apprezzato ed amato, quindi sono presenti sia amore che intolleranza diretti verso quella sostanza. Quel particolare cibo è diventato come una droga e produce una sorta di dipendenza, dimostrazione che l'intolleranza alimentare non è un sem,plice disturbo come potrebbe essere una allergia che, dopo l'assunzione, scatena in tempi brevi una determinata sintomatologia, è qualcosa di molto più profondo che passa attraverso la psiche, per cui il disturbo può essere veramente eterogeneo. 
Oltre alla psiche è coinvolto il cervello e il sistema PNEI (PsicoNeuroEndocrinoImmunologico). E' questo sistema che produce la malattia e che, secondo le proprie necessità, dirige il disagio verso questo o quell'organo. Il disturbo non deve necessariamente essere a carico del canale digerente, ma di qualunque organo o parte del corpo (come per esempio articolazioni, polmoni, cuore, ecc...). 
A questo punto ci si chiederà come un alimento crei dipendenza e attraverso la psiche produca malattie o disordini. La risposta è da ricercare nel passato personale che collega quel dato alimento con un evento traumatico (anche di natura molto sottile) o un derivato di quel alimento che possa collegarsi a un determinato concetto psicologico che sarà connesso con un dato disturbo, una volta che la psiche profonda del soggetto affetto da intolleranza alimentare, avrà collegato l'emozione scatenante con quel dato alimento.
L'alimento viene memorizzato al punto tale per cui quando verrà introdotto nel corpo, anche in piccole quantità, continuerà a "stressare" l'individuo e lo coinvolgerà con disfunzioni o disturbi diversi a carico di questo o quell'organo.

Significato simbolico degli alimenti


Prescindendo dal lato puramente biologico-molecolare, si possono tracciare dei "quadri simbolici" che rientrano nell'ambito della medicina psicosomatica e aprono una porta di riflessione sui significati che determinate intolleranze alimentari possono avere nel vissuto dei soggetti che soffrono di intolleranze alimentari, secondo relazioni di tipo simbolico, eccone alcuni:
Intolleranza al lattosio: il latte e quindi anche i derivati possiedono un collegamento profondo con il latte della madre, quindi il collegamento simbolico può avere significati sia inerenti la persona fisica della madre ma anche del simbolo materno.
Al contrario, un rapporto critico verso la figura paterna si esprime simbolicamente con l'intolleranza ai cereali e specificatamente  al frumento. Questo cereale nelle religioni dell'area del Mediterraneo è simbolo del Padre anche in senso "teologico", tale connessione risale alla nascita dell'agricoltura e delle civiltà stanziali, fenomeni connessi, secondo molti antropologi, con la nascita delle civiltà patriarcali. Queste memorie sono rimaste registrate nell'inconscio collettivo.
L'intolleranza all'uovo banalmente può simboleggiare il figlio, tuttavia non va dimenticata l'associazione con l'uovo primordiale, simbolo della cosmogenesi (formazione del tutto): questa intolleranza quindi può simboleggiare un disarmonico rapporto con il "creato".
Le carni rosse hanno il colore del primo chakra, degli istinti più basilari e aggressivi e rappresentano anche il sangue. L'intolleranza può rappresentare il rifiuto verso l'istintualità e la combattività, si potrebbe poi entrare nello specifico dell'aspetto simbolico dei singoli animali..
Il pesce richiama l'elemento acqueo femminile, non connesso con la maternità però in questo caso: sia la sensazione tattile del pesce sia il suo colore, che è più rosa rispetto alle carni rosse, richiama ambiti emozionali più delicati rispetto alla carne. Per analogia il richiamo che possiede il pesce è con la sfera della sessualità e il secondo chakra (svadhisthana) quello associato al sesso e alla riproduzione. 

Le origini dell'intolleranza alla frutta


Escludendo i casi di intolleranza ereditaria al fruttosio (patologia determinata da un difetto genetico), si possono dedurre significati simbolici anche per la frutta, pur prescindendo dal significato specifico dei singoli frutti nelle varie tradizioni e mitologie ricordo che, nella tradizione taoista, la mela, il melograno e il fico sono simboli di fecondità, la pesca di immortalità.
Mi limiterò a definire i significati alla frutta in generale: la frutta richiama con i suoi colori accesi l'attività della fantasia, l'immagine della bellezza, evidente perfino nell'uso decorativo dei frutti. Al tempo stesso come la bellezza è un bene effimero, anche la frutta appassisce e va a male rapidamente, così l'idea della frutta sarà legata al piacere, evocato anche dalla dolcezza del suo sapore, spesso è anche l'odore di molti frutti a solleticare i sensi.
D'altra parte, la frutta è anche simbolo della bontà della natura, della sua spontaneità e quindi all'abbondanza, raffigurata nella sua celebre immagine della cornucopia. Possiamo dire quindi che il rifiuto della frutta può mascherare una difficoltà a godersi la vita, a lasciarsi andare e a beneficiare dei frutti della terra. 
Può trattarsi di persone troppo ascetiche, troppo dure con sé stesse o che difficilmente sanno apprezzare i lati piacevoli dell'esistenza, può anche essere il caso di persone poco inclini alla fantasia e ai processi artistici.
Come si vede bene, quando si soffre di una qualche intolleranza alimentare, è sempre bene scoprirne prima di tutto il perché trovandone l'origine dentro la propria psiche, poi comprendendone il lato simbolico a seconda del tipo di alimento che ci interessa e dell'organo che ha preferito colpire. 
A questo punto è molto utile l'ipnosi regressiva, con la quale si riesce a far rivivere in stato di semi incoscienza alla persona che ne soffre, lo stress associato a quel dato alimento, ricostruendone il significato simbolico. 
Come si vede, nonostante sia bene affrontare l'intolleranza alimentare con tutti i criteri del caso, sarà bene anche agire a livello più interiore e non solo con una dieta adeguata e l'assunzione di qualche farmaco (naturale o non) al bisogno, in questo modo,  si riuscirà forse a risolvere la problematica invece di imparare a conviverci.

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