Intrepida[mente]

Creato il 27 ottobre 2013 da Sandalialsole
L'inizio del cineforum, ritardato per ennemila motivi che è lungo star qui a spiegare, segna comunque l'inizio ufficiale dell'autunno-inverno.
Stessa sala, stesse amiche, cambio giorno per motivi organizzativi nostri, con quest'ansia crescente da passaggio al digitale che mi rendo conto disturba non poco chi deve farlo funzionare, il cineforum.
L'esordio è autorale, con L'Intrepido di Gianni Amelio con Antonio Albanese, un titolo che di primo acchito mi ha fatto pensare ai fumetti [da me poco praticati, con un padre e un fratello rigorosamente ancorati a Tex].
Non ne sono uscita convintissima, anche se Albanese è perfetto nel ruolo, anche se Gabriele Rendina è una scoperta, anche se tutta quella Milano raccontata nel film la conosco, la vivo, la ritrovo. Inclusa quella faccenda del Bosco Verticale che mi lascia perplessa, che più perplessa non si può.
Comunque il film alterna momenti struggenti (il primo dialogo tra padre e figlio, quello in cui il figlio regala i calzini al padre) a momenti più stanchi. Una sorta di pencolamento precario, che poi è il tema stesso del film, posto che il precariato di cui si parla non è semplicemente o linearmente quello lavorativo, ma molto più interiormente un precariato di vita.
Forse un po' troppo buonista, soprattutto in certi passaggi chiave, che rischia di perdere di credibilità. Però il finale è un po' come quello delle favole. E alla fine uno esce dalla sala dicendosi che in fondo va bene così.


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :