Magazine Diario personale
"Nonci vedremo mai più.....vero?" chiesi
Tremavo e piangevo.
Mi sentivo così piccola in confronto all'uomo con cui stavo parlando.
"No...non è vero....sai perchè?" disse l'uomo, di cui non riuscivo adistinguere i lineamenti del volto.
Mi abracciò, stringendomi a sè e bisbigliandomi qualcosa all'orecchio:
"Perchè ogni volta che ti affaccerai alla finestra, io ti guarderò. E ungiorno saremo di nuovo insieme.
Io e te."
Mi baciò la fronte.
Le sue labbra erano gelide come il ghiaccio.
Poi si allontanò, affiancato da un altro ragazzo, e svanì come nebbia davantiai miei occhi .
L'ultima cosa che feci fu urlare dalla disperazione, sentendo che avrei persola cosa più rara e
preziosa mi fosse stata donata.
L'oscurità mi avvolse, ma continuai a credere di non esser sola.
Credevo che lui fosse là fuori, ad aspettarmi a barccia aperte, pronto perportarmi via con Lui.
Ogni notte attesi, davanti alla finestra.
Le notti si fecero sempre più nere e senza stelle.
Lui non c'era.
Così smisi di ammirare il cielo notturno e la solitudine iniziò a nutrirsidelle mie carni.
Infine il nulla.
Nonricordo più nulla.