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Introduzione al Karate 空手

Creato il 15 febbraio 2012 da Sportnutrizione

Introduzione al Karate 空手“Karate non è un gioco. Non è uno sport. Non è nemmeno una tecnica di difesa personale. Karate è per metà una disciplina fisica, l’altra metà spirituale. Il Karateka, che ha alle spalle gli anni di esercizio e la meditazione richiesta, è un uomo sereno e pacifico. Egli non ha alcun timore. Nel mezzo di una casa in fiamme egli resta calmo. ” (Oyama Masutatsu)

Karate 空手 (letteralmente “mano vuota” o “senza armi in mano”) è un’arte marziale la cui nascita risale al 14° secolo nella prefettura di Okinawa e che ha iniziato a diffondersi nel mondo solo alla fine della Seconda Guerra Mondiale.
Lo studio del karate avviene attraverso tecniche senza armi, specialmente da colpi di pugno e calcio, coadiuvate da tecniche di bloccaggio e spazzate. Il tutto fuso assieme per creare un mix di forza e velocità d’esecuzione unico nel mondo della arti marziali giapponesi. Ai livelli più alti, quando lo studio del karate supera il normale livello sportivo, vengono anche insegnate leve articolari, le proiezioni gli strangolamenti e i colpi ai punti nervosi del corpo umano (punti di pressione o kyusho).

Il karate, come recita la citazione all’inizio dell’articolo, è una disciplina per metà fisica e per metà spirituale. Un connubio tra la forza distruttiva di una marea e la placida contemplazione del mare all’orizzonte. Come ogni arte marziale giapponese basa la sua integrazione spirituale sul KI, e sugli insegnamenti presenti in testi come il LIBRO DEI CINQUE ANELLI e lo HAGAKURE. Ogni vero karateca deve conoscere e rispettare la filosofia che il maestro gli trasmette, al fine di imparare che la forza bruta e la violenza non sono nulla in mano ad una mente priva di valori. Il rispetto della vita, della pace e dell’armonia (wa) deve essere la linea guida che ogni allievo deve seguire per imparare il vero valore della forza e l’errore che commetterebbe nell’utilizzarla a sproposito.
Ovviamente lo studio dei concetti e delle filosofie avviene per piccoli passi, crescendo gradualmente assieme al livello di istruzione marziale di ogni praticante al fine di non sbilanciarne il corretto equilibrio fisico-mentale.
Nell’apprendimento del karate viene dato molto valore alla condizione fisica del praticante, in molti casi superiore a quello di altre discipline similari, in quanto ha un contenuto tecnico più semplice da assimilare ma che richiede uno stato di forma eccellente per poter essere efficace. In particolare gli allenamenti si concentrano sullo sviluppo dell’agilità, della forza e della resistenza aerobica. Il rafforzamento degli arti e delle articolazioni ha come obiettivo la prova della rottura (Tamashiwari), che consiste nel colpire assi di legno e blocchi di pietra al fine di romperli superando i limiti fisici del proprio corpo.

Introduzione al Karate 空手

Purtroppo il karate moderno è sempre più orientato verso alla pratica agonistica, che comporta una focalizzazione degli allenamenti per le gare e per la sola componente sportiva. Di solito vengono insegnate solamente le tecniche necessarie ai programmi d’esame o maggiormente efficaci nei combattimenti (kumite) e nei kata (gare di forma). Questo comporta una grave perdita nello studio tradizionale, in quanto tralascia l’insegnamento di molte tecniche di difesa personale e di estrema difficoltà per intensificare ed interiorizzare solo la componente agonistica.
Nonostante tutto il karate rimane una disciplina molto interessante, che può essere praticata da tutti e che permettere uno sviluppo armonico del corpo e della fiducia in sé stessi. Se non lo si vuole imparare per fini sportivi può essere praticato ad ogni età ed è più efficace di altre attività in quanto allena equamente ogni parte del corpo.


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