Inutile poi lamentarsi...

Creato il 08 agosto 2010 da Beatotrader


Sarò ingenuo ma continuo a scandalizzarmi & indignarmi.
Posso capire i gossip-Tiggì, che sono asserviti da sempre e che dunque fanno il loro "classico" mestiere "d'informazione" mirata e strumentale.
Invece le gossip-testate giornalistiche dovrebbero mantenere la schiena un po' più diritta e cercare d'informare in modo più imparziale e NON fuorviante.
Altrimenti è inutile poi lamentarsi se non le legge più nessuno e se hanno bilanci sempre più in rosso.
Ma per fortuna...esistono (e resistono...) i provvidenziali contributi statali.
Considerando che spesso sono quest'ultimi a garantire la sopravvivenza dei giornali, ecco spiegabile come possano permettersi di coniare dei titoli-fuorvianti come quelli sotto riportati (ed anche l'articolo nella sua interezza aggiunge ben poco al "contesto interpretativo").
Il brutto è che i dati non sono stati falsificati (ci mancherebbe!) ma sono stati presentati ad arte per ottenere effetti mirabolanti rispetto alla realtà delle cose.
Si chiama MANIPOLAZIONE.
L'Italia cresce, produzione industriale record

Le imprese mai così bene dal 2000. Il pil a +0,4% nel secondo trimestre, su base annua +1,1% il dato più alto da inizio crisi...
Secondo trimestre 2010, riparte il Pil
Balzo della produzione industriale L'incremento è dell'1,1% sul 2009, dato più alto dal 2007. Nell'industria registrata una crescita dell'8,2% in un anno (record dal dicembre 2000) e dello 0,6% in un mese
Pil italiano in crescita nel secondo trimestre, a giugno produzione industriale al top dal 2000

06/08/2010

Pil italiano in crescita nel secondo trimestre, a giugno produzione industriale al top dal 2000 ... Segnali incoraggianti, a differenza della locomotiva tedesca, sul fronte della ripresa arrivano anche dalla produzione industriale.....
(QUI addirittura si sono superati pennellando una sfumatura di ulteriore trionfalismo nazional-popolare e cortigiano attraverso l'uso di un "furbetto" paragone con un singolo dato negativo della Germania, che invece nell'insieme sta andando assai MEGLIO di noi)Ne abbiamo già parlato più volte di queste Manipolazioni (quasi)senza pudore da parte dei gossip-mass-media, per cui non mi dilungherò sulle "tecniche fuorvianti adottate".
Vedi per esempio in questo BLOG
La menzogna è contagiosa (la Verità molto meno)Solo due-tre cosette....
1- Si lascia in ombra il fatto che stiamo andando più lentamente della maggior parte della UE
2- Si lascia in ombra come il tanto decantato Indice OCSE (che i Ministri usavano come la Bibbia quando saliva) adesso abbia segnalato una contrazione, un futuro rallentamento ed il probabile raggiungimento del picco nel rimbalzino italiano....(di già?)
Ocse: a Giugno Superindice Italia a 104,1 Verso Rallentamento Ciclico (Asca)

...misurato dall Ocse e sceso a 104,1 punti dai 104,2 punti del mese precedente.

Ocse: a Giugno Superindice Scende a 103,4, Ciclo Ha Gia Raggiunto Picco (Asca)...dell area Ocse e sceso a 103,4 dai 103,5 punti del mese di maggio, segnalando il possibile raggiungimento del picco ciclico , spiega l Ocse.
Italia, leading indicator Ocse giugno 104,1, segnali debolezza (Reuters)Cede un decimo di punto a giugno per portarsi a 104,1 dal 104,2 rivisto al ribasso di maggio il leading indicator sul ciclo italiano a cura dell Organizzazione per la cooperazione e per lo sviluppo economico.
3- Nessuno parla del mitico potere del RE-STOCKING, che dopo un po' svanisce.
Vedi "lo schema" degli USA che come sempre ci anticipano: con l'esaurirsi del re-stocking (e degli incentivi) il PIL si sta smosciando di brutto...
Noi stiamo ristabilendo il livello delle scorte solo in questi ultimi mesi, ma visto che la domanda rimane deboluccia...cosa succederà nel futuro prossimo? (stesso schema degli USA)
Ma il PUNTO FOCALE è sempre lo stesso: partendo da un epocale collasso del -25%/-30%, le variazioni percentuali si amplificano a dismisura.
Pertanto, visto in prospettiva, un +8,2% rispetto all'anno precedente è solo un piccolo passo....anche se comunque è un lodevole passo avanti.
La strada è ancora lunga, moooolto lunga per risalire dall'abisso.
In questa terribile "carestia" di notizie equilibrate, siamo persino costretti a cercare la verità nelle dichiarazioni (da sempre di parte) dei Sindacati...;-)
Produzione industriale: Cisl, da Istat conferma ripresa
venerdì, 6 agosto 2010 - 19:20
ROMA (MF-DJ)--"I dati sulla produzione industriale diffusi oggi dall'Istat, pur confermando la tendenza al consolidamento della ripresa, segnano ancora una perdita di oltre 17 punti di produzione rispetto ai livelli di due anni fa e l'assenza di ricadute positive sulla occupazione".
Comunque i grafici parlano più di mille parole e di mille manipolazioni: li potete reperire nello stesso rapporto ISTAT, usato come materia prima per ricamarci sopra.
Vi consiglio di scorrervi velocemente tutti i grafici in esso contenuti e capirete immediatamente AD OCCHIO NUDO qual'è la Reale Situazione.
Ve ne riporto solo UNO ASSAI ELOQUENTE....
da paragonarsi con i seguenti fioretti giornalistici:
...a giugno produzione industriale al top dal 2000...
...Le imprese mai così bene dal 2000...
...Nell'industria registrata una crescita dell'8,2% in un anno (record dal dicembre 2000)...

Da 105 di Produzione Industriale siamo crollati ad 80 ed in 14 lunghi mesi abbiamo recuperato solo ad 88....
Forse i titoli sopra riportati andrebbero leggermente RIELABORATI E RICALIBRATI...o no?
Detto questo non voglio certo fare il MENAGRAMO e NEPPURE NEGARE che dal bottom siamo risaliti sensibilmente.
Però le COSE vanno dette e spiegate in modo corretto ed imparziale e soprattutto vanno CONTESTUALIZZATE.
Va anche detto che quel mitico ed iper-produttivo 105 di Giugno 2008 era bello pompato anche dai fattori che poi ci hanno portato alla Grande Crisi.
Ma allora va anche detto che se quel livello era pompato, dovremo abituarci ad un New Normal, ad una Nuova Normalità più moscia nella quale sarà molto importante "cadere dalla parte giusta"....
Per esempio:
Lavoro: Cgia, Al Rientro Dalle Ferie 70mila Posti a Rischio
Roma, 7 ago - Al rientro dalle vacanze estive 70 mila lavoratori potrebbero perdere il posto....

Insomma la famosa Sudamericanizzazione di cui vi parlo da tempo immemore.

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