Lisa che prende possesso...
Quando in quel commento ho detto che scegliere un aspirapolvere come questo è anche una scelta bio, non lo dicevo a casaccio. I Dyson sono aspirapolveri privi di sacchetto (diciamola bene: sono stati i primi aspirapolveri al mondo privi di sacchetto) e i loro filtri sono lavabili e permanenti: già solo di riduzione nella produzione dei sacchetti e nello smaltimento dei rifiuti, oltre che nell’evidente minor costo di gestione un prodotto così aiuta.
Dice “vabbè, però è così spaventosamente potente e promette prestazioni mirabolanti (promesse che mantiene e, a dirla tutta, supera)sai quanto consumerà. Minimo minimo forno e Dyson assieme non li potrò tenere accesi”. Invece.
Invece nessun motore Dyson è superiore ai 1.400 watt perché, come dicono loro, una migliore progettazione riduce i consumi: l’AnimalPro ha un caricabatteria che ha avuto il riconoscimento Energy Star (riconoscimento volontario, non per questo di minore importanza: è un po’ il coniglietto degli elettrodomestici, per capirsi). Non solo consuma di meno durante il suo utilizzo, ma funzionando bene la durata stessa del suo utilizzo sarà minore.
Posso tenere Dyson e forno accessi insieme. Invece il mio tostapane- comprato per il sommo motivo che era blu e si intonava alla cucina - non sopporta nessun altro consumo di energia (e non scherzo. Se voglio un toast devo avere tutto spento, altrimenti salta il contatore): direi che è chiaro che una progettazione attenta fa davvero la differenza, anche nei consumi.
Tutto vero, assolutamente. Pure, io credevo che il mio aspirapolvere, con filo ma senza sacchetti, marca bianca comprato 6 anni fa e pagato 80€ facesse egregiamente il suo dovere. Mi affascinavano molto queste belle promesse ma, onestamente, che differenza pratica vuoi che davvero facessero? Valevano mai il prezzo di un Dyson? Ma figuriamoci.
Quando quindi mi è stato proposto di riceverne uno ero sinceramente convinta che tenere pulito un tappeto fosse un lavoraccio (e che eliminare i peli dei gatti fosse impossibile); accettavo la fatica e il risultato mediocre come un dato di fatto su cui non potevo intervenire oltre. Io sì che la sapevo lunga e avevo capito che non è questione di design e progettazione, ma di accettazione e rassegnazione. A me sì che il marketing non mi ingannava. Invece.
Invece da quando ho in casa il Dyson pulire il mio tappeto è diventata questione di pochi minuti e zero fatica, con un risultato che non solo è ottimo nell’immediato ma dura di più nel tempo (il risparmio di tempo e energia si vede anche qui).
E io, che avevo ridotto la presenza di tappeti e tende, contro il mio stesso gusto e quello di Mister Hermoso, che metterebbe tappeti ovunque, posso seriamente pensare di concedermi quel tappeto in camera da letto che tanto avrei voluto (il biondo no, chè mi starebbe troppo male).
Disclaimer: Questo prodotto mi è stato inviato da PR o da azienda a scopo valutativo. Ringrazio l'azienda per questa opportunità. Nessuna condizione è stata posta per l'invio dei prodotti e la recensione rispecchia il mio reale giudizio.