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Invenzioni da dimenticare o felici incidenti?

Creato il 27 febbraio 2011 da Nicol Lynne
Invenzioni da dimenticare o felici incidenti?Tanti scienziati e inventori in tutto il mondo, nel corso della storia, hanno fatto scoperte eccezionali che hanno cambiato lo stile di vita delle persone e della società, ma non sempre le loro idee hanno portato a risultati degni di brevetto. Nella maggior parte dei casi il progresso scientifico viene associato nell'immaginario comune a ricerche e analisi rigorose, ma la verità è che non funziona sempre così. Un numero sorprendente di creazioni deve la sua nascita alla fortuna o, nei peggiori dei casi, alla sfortuna. Spesso i protagonisti delle più futuristiche scoperte, prima di sventolare le loro realizzazioni ai quattro venti, passano attraverso tappe intermedie (a volte si insabbiano proprio) in quelle che vengono poi considerate le invenzioni più inutili della storia. Naturalmente, passeranno anch'essi alla storia, ma attraverso un punto di vista opposto. I peggiori in assoluto, invece, rimarranno nella memoria delle persone solo per aver vinto il 'prestigioso' e temutissimo Landfill Prize, ossia il “premio discarica”!
Invenzioni da dimenticare o felici incidenti?A titolo di esempio partiremo dal conosciutissimo caso di Alexander Fleming, ossia dalla scoperta della penicilina. Nel 1922, infatti, lo studioso aveva un forte raffreddore che durava da parecchi giorni e da bravo scienziato qual'era pensò bene di prelevare un campione delle proprie secrezioni nasali per incubarle su piastre adatte alla cultura batterica. Questo fu solo il primo passo della sua roccambolesca avventura. Mentre studiava i campioni di batteri una lacrima cadde sulla piastra, fatto che lì per lì non fu considerato degno di nota. Pochi gioni dopo, però, Fleming grazie proprio a quella disattenzione scoprì un enzima capace di distruggere le cellule batteriche che battezzò lisozoma. La fortuna però era dalla sua parte e decise di trasformare ogni sua disattenzione in studi che avrebbero cambiato il futuro dell'uomo. Nel 1928 Fleming di dimenticò di ditruggere una coltura di batteri di stafilococco dal suo laboratorio e senza porsi la classica domanda che precede ogni partenza, ossia 'mi sono dimenticato qualcosa?', partì spensierato per una bella vacanza. Al suo ritorno trovò la coltura contaminata da una muffa sospetta la quale, una volta esaminata, fu ritenuta in grado di impedire la crescita dei batteri. Fleming aveva scoperto nientepopò di meno che il primo antibiotico!
Invenzioni da dimenticare o felici incidenti?L'invenzione dei rutilanti post-it ha fatto molto parlare di sé. Nel 1970 un ricercatore della 3M, il chimico Spencer Silver, cercava di sviluppare la formula per una colla molto potente. Ogni suo tentativo, tuttavia, fu fallimentare e il suo compito divenne sempre più frustrante. Le sue formule lo portavano puntualmente alla creazione di adesivi deboli, poco appiccicosi e facilmente removibili, la qual cosa richiò di farlo impazzire. Ci vollero quattro anni e un collega esasperato della 3M per capire come utilizzare quella simpatica, ma per ora inutile invenzione. Arthur Fry, membro attivo del coro della chiesa, era da parecchio tempo che si arrovellava il cervello a causa della continua caduta dei fogli volanti del libro degli inni. La frustrazione di Silver unita all'esasperazione di Fry fece scintille: la colla da tre soldi inventata qualche anni prima era a dir poco perfetta per tener fermi i segnalibri e riconoscere i brani da cantare. Il gioco era fatto. 
Invenzioni da dimenticare o felici incidenti?Però, non tutte le ciambelle escono col buco. Tra le invenzioni più inutili che ancora fanno parlare di sé c'è l'impedibile asciuga-orecchie. Compatto, dotato di batterie ricaricabili e di spie luminose, l'asciuga-orecchie pecca soltanto in utilità. Un getto di aria calda da inserire nell'apposito orifizio permetterà al fortunato possessore di mantenere correttamente asciutte le sue orecchie ogni giorno. Quanto a voi... vi siete asciugati le orecchie oggi?
Che dire della forchetta girevole? Dalla forma simile a quella di una normale forchetta, la versione girevole della più tradizionale posata permette di avvolgere gli spaghetti senza alcuna fatica o difficioltà. Ma sarà davvero così? La sua caratteristica peculiare si trova precisamente nel manico che mediante una forgiatura ad elica rappresenta una soluzione innovativa nell'utilizzo della posata. Una forchetta che invoglia a consumare allegramente un piatto di pasta o un piatto di pasta talmente invitante da essere mangiato con qualsiavoglia diavoleria purchè gli spaghetti entrino in bocca? 
A costo di apparire impopolare e a titolo puramente scientifico mi addentro nel magico mondo delle invenzioni giapponesi. Sappiatelo, è dalla terra del sol nascente che provengono le invenzioni più assurde e strampalate: 

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Dispenser fazzoletti
'portatile

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Il dormi-in-piedi


       

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L'ombrello totale

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L'accendino a energia solare


Che dire... il cervello umano funziona in modo imprevedibile e le sue applicazioni sono inimmaginabili!

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